Io ho un principio di fondo: sono tollerante con tutti, salvo con i non tolleranti.
Se mi si dice che una tappa del Giro (o una Strade Bianche, visto che le Tolfe sono a 500 metri da casa mia) crei "problemi" o "disagi" ci sono due risposte possibili.
La prima è che questi "probemi" e "disagi" sono in realtà capricci, visto che i problemi veri, le fantomatiche "emergenze", vengono comunque gestite: e che comunque, nell'ottica di una convivenza tra diverse necessità ed esigenze, sono ampiamente sopportabili per poche ore.
La seconda è che sono disagi inaccettabili. Ed allora per coerenza, visti i pericoli per la salute e la sicurezza della popolazione causati dal traffico nelle città, lo stesso giorno le FFOO fermano le autovetture e verificano l' "assoluta necessità" dell' uso del mezzo privato, proprio come durante il lockdown. C'hai un bus/treno che ti porta in città? Lasci qua le chiavi grazie, fermo amministrativo per un mese.
Il problema è che invece si vorrebbe la tollerenza per le proprie esigenze ed il pugno di ferro per quelle degli altri.