Succede molto molto raramente che un professionista prenda posizione contro una soluzione tecnica di un proprio sponsor. E’ successo oggi grazie a Fran Ventoso (Movistar), corridore iberico 33enne che è stato costretto al ritiro alla recente Paris-Roubaix dopo che in una caduta è stato tagliato da un disco del freno di un corridore che aveva tamponato. Il taglio è stato cosi’ profondo da arrivare quasi all’osso. Meno grave, ma sempre tagliato con un disco del freno anche Nikolas Maes (Etixx-QuickStep).
La lettera aperta di Ventoso è stata pubblicata su Facebook con corredo di foto (-attenzione, solo per stomaci forti!-).
La conclusione di Ventoso è categorica: i freni a disco non avrebbero mai dovuto essere introdotti nelle corse su strada.
La posizione di Ventoso è stata in qualche modo suffragata da altri corridori, seppur in modo “obliquo” tramite i vari social. Tra questi Joaquim Rodriguez, Manuel Quinziato e Giovanni Visconti. Quinziato in particolare si è espresso a favore almeno di una copertura di sicurezza dei dischi.
Abbiamo interpellato qualche azienda per avere dei pareri. In particolare una fonte anonima ci ha riferito che visti gli esiti dell’incidente di Ventoso, anche se non ci fosse stato il disco il corridore si sarebbe quantomeno rotto la tibia sul dropout. Ad ogni modo era già stata presentata una richiesta alla commissione tecnica dell’UCI per l’introduzione di una copertura di sicurezza dei dischi. Richiesta che a quanto pare non ha mai avuto risposta.
Vista l’attenzione del mondo amatoriale verso il professionismo, sarà questo incidente la pietra tombale sulla soluzione tecnica dei freni a disco per la strada?