[Test lunga durata] Cannondale Supersix Disc alla GF Fiuggi

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GF Città di Fiuggi Valerio Agnoli –Pilea. La seconda gara con la Cannondale Supersix.

Ci siamo lasciati qui appena due settimane fa per l’esordio in gara con la Cannondale Supersix in test. Ci spostiamo per la seconda gara sempre nel Lazio, questa volta a Fiuggi, per la 5^ edizione della Gf in onore del campione locale Valerio Agnoli, nelle altre edizioni sempre presente come testimonial. Agnoli è un ragazzo disponibile e simpatico che si è sempre prestato a premiare personalmente i concorrenti. Stavolta non c’era, impegnato al Giro d’Italia come gregario del suo amico e capitano Vincenzo Nibali.

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Fiuggi, cittadina termale della provincia di Frosinone circondata da ottimi vigneti e uliveti, si trova in un territorio ricco di salite anche lunghe, ed è stata teatro anche dello scorso raduno preolimipico della nazionale durante il quale Nibali ha seminato un po’ di inarrivabili Kom su qualche salita e discesa di zona. 

Una gara fatta già 3 volte per me, che stavolta, visto il percorso in parte rinnovato, ho provato lo scorso 1 maggio.

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Relativamente pochi i km del lungo, “appena” 107, ma senza un metro di vera pianura, nemmeno nel giro di lancio dentro il paese. Ben 2100 mt di dislivello infatti, distribuiti in brevi strappi, in salite lunghe e pedalabili come quella che dai Monasteri Benedettini di Subiaco porta a Jenne per 8 km sempre intorno al 5/6% nella straordinariamente panoramica Valle dell’Aniene

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Salite dure e brevi come quella di Roiate che in appena 3.2 km sale ben 280 mt per un 9% medio a gradini veramente taglia gambe per giungere nella classica piazza con al centro una fontana

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Una gara resa ancor più impegnativa dalla formula che premia anche le cronoscalate delle prime due salite e che fomenta ancor più gli animi di chi, vedendosi passare a fianco da chi punta solo alle cronoscalate, per non sbagliare cerca di andargli dietro come a cascata fanno poi tutti gli altri.

Confermato il setup già utilizzato nella prima gara, quindi uniche modifiche alla dotazione di serie sono una sella San Marco Aspide al posto della Fizik e la guarnitura Rotor Inpower dotata di misuratore di potenza con corone 52-36.

Più che indicata la cassetta di serie 11-28, che sarà verosimilmente sempre conservata anche nelle gare a venire.

La Gara

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Partenza dal centro della parte nuova della cittadina di Fiuggi, griglie strettamente rispettate, dopo le squalifiche che negli scorsi anni colsero chi dal confronto dei dati del cronometraggio risultò non nella propria griglia. Ci aspettano dei primi km problematici, che in ossequio ai desideri dell’amministrazione locale, avverrà attraverso un giro anche nella parte vecchia del paese. Personalmente riesco a stare abbastanza avanti e non percepisco grosse problematiche che, imbuti a parte, non mi risulta ci siano state nemmeno dietro. Tuttavia sono sempre situazioni potenzialmente da evitare. Fortunatamente tutto si svolge al meglio e appena usciti ci aspetta la prima salita cronometrata che essendo su strada larga e poco pendente viene di fatto percorsa in gruppone compatto a velocità elevata. Prima discesa filante in cui tutti cercano di stare avanti prima della seconda salita di Roiate, velenosa come poche. Già so che sarà lì che mi staccherò dai migliori come puntualmente accade. Di lì in poi e sino all’arrivo saremo più o meno sempre lo stesso gruppo, prima di una quarantina, poi man mano assottigliatosi col susseguirsi delle salite.

Salendo una di queste, quella del paese di Trevi nel Lazio, una ambulanza ci supera a sirene spiegate. Un brivido ci corre nella schiena. La risposta sarà in prossimità di un curvone in fondo un rettilineo bello largo e che invoglia a mollare i freni sulla successiva discesa, non troppo tecnica, ma con asfalto vecchio e reso sdrucciolevole. Lì sulla curva l’ambulanza ferma soccorre uno sfortunato partecipante a terra. I successivi km li facciamo come paralizzati e disorientati almeno sino all’attacco della successiva salita ove la pax termina e si ricominciano le danze.

In cima,  ai -20 km, provo anche ad andarmene via da solo. Ho davanti una discesa con qualche curva tecnica e un’altra salita. Se prendo un buon margine prima di questa e riesco a scollinarla anche con poco, all’arrivo mi risparmio la volata. Purtroppo nell’attraversamento del paese di Piglio, unica zona un po’ trafficata, alcune macchine mi rallentano e piuttosto che prendere rischi mi adeguo, ma vengo riassorbito dal gruppo che seguiva. Quando la staffetta mi riprende, capisco che stanno arrivando e che il tentativo è fallito. Doppiamente fallito perché per lo sforzo mi staccheranno sull’ultima salita, dopo che sulle precedenti ero sempre abbastanza agevolmente tra i primi. Amen, ci si diverte anche a sentirsi attaccanti e non sempre e solo attendisti della volata finale.

All’arrivo vengo informato dell’identità del ciclista infortunato e sulle sue condizioni sono tutt’altro che rassicuranti. Un ragazzo che conosco, registrato qui sul forum col nick di Kaiser Jimbo. Questo mi fa passare in secondo piano una giornata di meteo perfetto per pedalare, un evento ottimamente organizzato, come nelle precedenti edizioni, con l’unica già detta criticità della partenza e con un percorso fra i più belli delle Gf fatte escluse quelle alpine. Un grosso in bocca al lupo a Luca di una piena guarigione.

La Supersix

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Mi piace molto in salita. Non leggerissima in assoluto con quell’allestimento, ma rigida e reattiva al tempo stesso, soprattutto con asfalto liscio, appare veramente efficiente in salita ancor più su pendenze impegnative.

In discesa con asfalto liscio sembra molto precisa, un compasso nelle curve ad ampio raggio. Con lo sconnesso meglio essere più cauti. E’ reattiva anche in discesa.

Nessun problema di fischi alle pastiglie dei freni, nemmeno a seguito di discese più lunghe che stavolta mi son capitate. Il banco di prova migliore sotto ogni aspetto tecnico sarà la prossima tappa, la 3Epic alle 3 Cime di Lavaredo. Li avrò salite lunghe, più e meno pedalabili, discese tecniche e persino un tratto di sterrato.

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