[Comunicato stampa]
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Il grande ciclismo abita qui, al Giro del Trentino: come previsto, la prima tappa con arrivo in salita ha regalato uno spettacolo superbo – tra corsa e paesaggi della Valsugana – preannunciando altre due puntate memorabili da qui a venerdì. Né si può dire che la montagna abbia partorito un topolino: Kanstantsin Siutsou, compagno di squadra di Bradley Wiggins, è un signor corridore e la sua vittoria solitaria a Vetriolo Terme è assolutamente meritata, su questo non si discute. “Bradley ci aveva lasciato libertà di provare qualcosa, e a 9 km dal termine ho sfruttato l’opportunità, visto che nessuno teneva il gruppo in quel momento. Quella di oggi era una tappa di resistenza, come piace a me, e ho messo a frutto l’ottimo lavoro svolto in allenamento nelle ultime settimane”, il commento del bielorusso.
Encomiabile intanto il francese Maxime Bouet, vincitore della prima semitappa a Lienz, che si è difeso egregiamente (ventesimo a 2’23”) e contro ogni previsione si è ripreso la maglia di leader con un margine residuo di 3’19” sullo stesso Siutsou. “Mi era dispiaciuto perdere la maglia – le parole dell’atleta transalpino – ma in qualche modo è stato un bene, perché ha permesso alla squadra di lavorare al meglio e portarmi in buona posizione nel finale. Adesso mi rimangono tre minuti, possono essere pochi o tanti: abbastanza per sperare in un podio. Adesso temo Siutsou, ma Wiggins pedala con una facilità impressionante…”
A 8 km dall’arrivo il bielorusso ha attaccato in compagnia di Pierre Rolland e Stefano Pirazzi, liberandosi poi della loro compagnia in bello stile. Sembrava che l’azione del biondo atleta del Team Sky dovesse solo fare da staffetta alle grandi firme, ma cosi non è stato: benché Vincenzo Nibali abbia scatenato la bagarre ai -3, Siutsou ha tirato dritto con passo sicuro precedendo di 4” un bravissimo Mauro Santambrogio (un bel nome nuovo per il Giro d’Italia) e di 19” proprio Nibali, sulla cui ruota, implacabile, c’era Bradley Wiggins. Quinto, una manciata di secondi più indietro il vincitore dello scorso anno, Domenico Pozzovivo, che dunque si conferma in lizza per il successo finale anche stavolta, malgrado una concorrenza ancora più serrata.
Tirando le somme, la tappa di Vetriolo Terme ha detto chiaramente che il Team Sky è al momento il padrone di questo Giro del Trentino, e che Sir Bradley Wiggins ha una buonissima gamba. Nibali è apparso combattivo ed anche lui sostenuto da un’ottima squadra (spicca nell’ordine di arrivo la settima piazza del giovane Aru). Cadel Evans non ha brillato ma si è difeso bene (10° a 45”). Incoraggiante la prova di Ivan Basso (che ha incassato poco più di un minuto da Wiggins e Nibali), mentre si può parlare di una prestazione deludente per Michele Scarponi e Franco Pellizotti, naufragati ad oltre 4’ dal vincitore.
Che questi siano verdetti definitivi, è tutto da verificare: di certo, l’ulteriore esame di venerdì a Sega di Ala darà una drastica sforbiciata alle speranze rosa di molti. La sensazione è che il refrain delle prime due giornate del Giro del Trentino possa diventare il tema dominante del Giro d’Italia (Sky vs. Astana, Wiggins vs. Nibali) con tutti gli altri nei panni di outsider: ma chiaramente la controprova di Sega di Ala è determinante per dirlo con qualche certezza. Nel frattempo domani, giovedì, il Giro del Trentino riparte da Pergine Valsugana e arriva a Condino, dopo 176,1 km, in una tappa apparentemente più leggera ma pur sempre con due GPM, uno dei quali a 16 km dalla conclusione. Diretta su Raisport2 ed Eurosport dalle 14,30 alle 16,00.
Classifica generale:
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