Cascina, 12 marzo 2015 – Jens Debusschere (LOTTO SOUDAL) ha ottenuto il successo nella seconda tappa della 50a Tirreno Adriatico, vincendo la volata di gruppo sul traguardo di Cascina. Il campione nazionale belga ha battuto Peter Sagan (TINKOFF SAXO) e Sam Bennett (BORA – ARGON 18).
Adriano Malori (TEAM MOVISTAR) ha conservato la Maglia Azzurra di leader della classifica generale.
PODIO DELLA TAPPA
1 – Jens Debusschere (LOTTO SOUDAL) in 3h30’18” media 43,651 km/h
2 – Peter Sagan (TINKOFF SAXO) st
3 – Sam Bennett (BORA – ARGON 18) st
DICHIARAZIONI DALLA CONFERENZA STAMPA POST GARA
Vincitore di tappa: Jens Debusschere (LOTTO SOUDAL)
Fiducia mattutina: “Poca, ma ho avuto buone sensazioni sin dalla scorsa settimana. L’impressione però era che la miglior forma stagionale fosse in arrivo e ieri ho fatto un buon prologo. Speravo di poter ottenere un buon risultato, ma vincere qui contro tutti questi sprinter non era esattamente il mio piano stamattina. Volevo fare il meglio possibile e così ho fatto”.
200m finali: “Nel momento in cui ho lanciato il mio sprint ho avvertito alle mie spalle una caduta o uno scontro tra corridori. Non pensavo ancora alla vittoria quando ho allungato. Pensavo che Cavendish o Viviani fossero a ruota e che mi avrebbero superato. Ma la velocità era altissima e non è facile sorpassare quando vai a 70 km/h. Pensavo che forse uno o due corridori potessero battermi ma fortunatamente nessuno c’è riuscito”.
Pietra miliare: “Questa vittoria è molto importante per me. È il successo più grande della mia carriera. Il campionato belga è stato un grande traguardo ma qui il livello è molto più alto. Sono sempre felice di vincere con questa maglia [di campione belga]. È stupendo vincere così presto in stagione, soprattutto in una corsa WorldTour”.
Talento in crescita: “L’anno scorso è stato il primo anno in cui sono riuscito a giocare un ruolo importante in certe gare, anche vincendone alcune. Mi sento più forte di anno in anno ma non sono il tipo di corridore che fa grandi salti in un solo anno. Spero di poter continuare così nelle stagioni a venire e spero di poter ottenere ancora più vittorie.”
Mentori: “Tutto ciò che so degli sprint, della preparazione, l’osservazione e la posizione, l’ho imparato da Andre [Greipel] e [Marcel] Sieberg. Mi hanno insegnato molto su come vincere le volate, come ad esempio studiare i dettagli quando ci sono ancora due o tre giri di circuito da correre, capire la direzione del vento e che linee seguire nelle curve. Questo è il mio quinto anno da pro, dunque ho avuto il tempo per imparare e loro mi hanno insegnato tutto”.
Maglia azzurra: Adriano Malori (MOVISTAR TEAM)
Primo giorno da leader: “Tutto bene. Gli ultimi 60km erano stressanti. Dovevamo correre in testa al gruppo, come in tutte le gare dove hai la maglia di leader. L’importante è che Nairo [Quintana] abbia finito bene la tappa”.
Sviluppo professionale: “Ricordo i primi 2 o 3 anni da pro. I big della crono sembravano molto lontani. Ai Campionati del Mondo di Firenze ho capito che correvo il rischio di sprecare la mia carriera e lì ho deciso di fare molto più attenzione ai piccoli dettagli. Sono riuscito a raggiungere un livello molto alto e so che posso ancora migliorare”.
Il futuro: “Forse un giorno sarò capace di vincere brevi gare a tappe che comprendono una crono, ma i Grandi Giri sono da escludere per me. Non ho il fisico di Wiggins e anche lui li ha corsi solamente un anno e poi ha rinunciato”.
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