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6° GF Saint-Vincent 10-giugno-2012

[comunicato stampa]
Il nuovo percorso della Granfondo Saint-Vincent darà sicuramente del filo da torcere ai più agonisti, ma chi ama guardarsi intorno, si troverà immerso tra colli, montagne e castelli respirando cultura.

Sarà un percorso quasi totalmente rinnovato quello che troveranno i 1500 granfondisti che domenica 10 giugno prenderanno il via da Saint-Vincent per la 6a Granfondo Saint-Vincent.

Un percorso nato dall’esigenza di dare al ciclista delle nuove emozioni, come spiega Mauro Benedetti, capo organizzatore: “Sentivamo l’esigenza di cambiare un po’. Il vecchio tracciato è sempre molto valido ma capiamo la volontà dei cicloamatori di scoprire nuovi angoli della Valle d’Aosta in bicicletta. Per questo punteremo anche verso Aosta”.

Non sarà più il Col de Joux la meta comune dei granfondisti e dei mediofondisti, ma tutti, quest’anno, avranno il piacere di affrontare il Colle di San Pantaleone.

I percorsi sono senza ombra di dubbio per scalatori e metteranno a dura prova i più agonisti, che saranno impegnati a “fare la corsa”. Le maggiori soddisfazioni le avranno invece i ciclisti più pacati che saranno capaci di non tenere lo sguardo solo sul manubrio, ma di ammirare il territorio circostante, trovandosi immersi tra colli, montagne e castelli in un paesaggio unico nel suo genere.

La granfondo partirà da Saint-Vincent, sede di uno dei più famosi casinò d’Italia. Il Casinò arrivò a Saint-Vincent nel 1921 dopo che il paese fu frequentato da tutta la haute societé dell’Italia settentrionale: nelle estati dal 1827 al 1829 la regina Maria Teresa, moglie di Vittorio Emanuele 1 di Sardegna, soggiornò insieme alle tre figlie principesse al castello Challand seguendo le cure termali della Fons Salutis.

Ci si dirigerà quindi a Quart, dove i ciclisti potranno osservare il primo castello del percorso. La struttura risale al XIV secolo e faceva parte dei possedimenti dei Savoia; parte della stessa venne però eretta già nel 1185. Il castello era centro giurisdizionale di un vasto territorio.

Attraversato l’abitato di Saint-Christophe, paese alle porte di Aosta, si giungerà a Fénis dove i ciclisti passeranno davanti al MAV e al Castello di Fénis, fortezza del Medioevo. Il Museo dell’Artigianato Valdostano è nato quatto anni fa dall’esigenza di avere un centro di raccolta della miglior selezione delle opere degli artigiani della Valle d’Aosta. L’allestimento, poi, è un originale mix tra le varie tendenze europee.

Il castello di Fénis è il simbolo del patrimonio architettonico della regione. E’ conosciuto per la sua bellezza perché appare proprio come il classico castello delle favole.

A Chambave inizierà la salita vera: la lunga ascesa del Colle San Pantaleone, 17 chilometri con pendenza media del 7,5% e punte del 12. Salendo i ciclisti si troveranno di fronte il castello di Cly che ospita una cappella romanica a pianta rettangolare con abside.

Impossibile restare impassibili di fronte agli scenari che la salita sa regalare. Sia guardando la montagna, dove la Natura ha sapientemente mescolato i vasti pascoli con il granito, sia guardando a valle dove il senso di dominio ci pervade il corpo. Giunti allo scollinamento, a ripagare dello sforzo, è la visione del Cervino, che si para davanti ai nostri occhi con tutta la sua imponenza. La discesa verso Torgnon è un vero spettacolo. A chi piace guidare la bici troverà qui un vero “parco giochi”, chi invece è più attento al panorama si troverà immerso in un fantastico scenario alpino.

Terminate le fatiche per i mediofondisti, i lunghisti avranno ancora un bel po’ di strada da compiere. Presa la statale verso Ivrea, poco prima della “Monjiovetta”, la discesa che porta a Verres, andranno ad affrontare l’inedita scalata al Col d’Arlaz che li transiterà nella Val d’Ayas, giungendo a Challand, quindi a Brusson e terminando le fatiche con la bella salita del Col de Joux immersa nei boschi alpini. Non è da meno la discesa verso Saint-Vincent, altamente panoramica, che per numerosi chilometri lascia il ciclista a dominare l’intera vallata.

La fatica sarà tanta, ma mentre l’acido lattico lascerà le gambe in poche ore, le emozioni provate sul percorso resteranno nel cuore per molto, molto tempo!

E’ possibile iscriversi alla Granfondo Saint-Vincent alla quota di 30€ fino al 26 maggio, quindi a 35€ fino al 1° giugno, dopodiché a 40€ fino al giorno della gara.

Tutti i dettagli e le informazioni sono disponibili sul sito della manifestazione all’indirizzo
http://www.gfsaintvincent.it/.

Sono ancora sottoscrivibili fino a domenica 22 aprile gli abbonamenti alle cinque prove della Coppa Piemonte 2012, al costo di € 145,00.

Ulteriori dettagli sul circuito su http://www.coppapiemonte.it/.

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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