Nastrare un manubrio da corsa

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Ben trovati sul Tech Corner

In questo mio primo articolo “ufficiale”, vorrei potervi levare alcuni dubbi circa la nastratura del manubrio da corsa, operazione che se ben eseguita valorizza moltissimo l’immagine ed il comfort della bici… ma se mal eseguita diventa punto dolente per l’occhio…e per le mani del ciclista!

A tal proposito, puó essere utile dare uno sguardo a questo post circa il cablaggio.
E’ inutile nastrare un manubrio con un cablaggio inadatto o guaine messe male sul manubrio.

Ad esempio, non é bello girare con un manubrio cosí conciato…

Carciofone
Carciofone2

Meglio cosí, o no?

Molto meglio...
Direi....

Per quanto riguarda la “nastratura” in sé, é bene fare chiarezza che esistono piú modi di nastrare la curva manubrio, anche nell’ambito della stessa tipologia di piega e di utilizzo.
Per evitare confusione, riassumeró le varie tipologie in pochi punti:
-curva tradizionale (tonda, compact o anatomica) con moderni comandi integrati cambio/freno
-curva a sezione “alare” (la maggior parte sono in carbonio) con moderni comandi integrati cambio/freno
-curva tradizionale (piú spesso tonda, ma anche compact o anatomica) con le sole leve freno senza comandi cambio
-curva da pista senza leve freno né comandi cambio

Nastratura di curve moderne tradizionali

Partiamo con la prima tipologia, la piú diffusa essendo usata sulla stragrande maggioranza delle moderne bici da corsa.
Prendo spunto e ripeto alcune cose dal già aprezzato articolo sul BDC-forum.

E per maggior chiarezza uso una combinazione piuttosto comune: piega Deda e comandi Dura Ace 7900.
La piega con una curvatura facile, leve con un gommino ampio e lungo che puó facilmente coprire i difetti che il corpo molto largo (i comandi 7800 erano piú “sottili” in zona manubrio) puó lasciare al momento di far girare il nastro.

Si parte dal basso.
Perché ha solo vantaggi, il piú importante dei quali é che se dovete cambiare le guaine o spostare i comandi, non dovete rifare tutto il nastro ma solo la metà superiore.
Non sarà un caso infatti che tutti i professionisti e meccanici di squadre professionistiche o dilettanti usino questo sistema, perché di fatto svantaggi non ce ne sono, e se fatto correttamente il nastro non di disfa come qualcuno é portato a credere.
Per la cronaca: decenni fa si iniziava il nastro partendo dall’alto per un sacco di motivi:
-non era cosí comune il nastro elettrico per chiudere il nastro manubrio
-i comandi cambio erano al telaio e le leve freno non avevano i cavi da far passare sotto il nastro (cambiare le guaine non era un problema)
-il nastro manubrio era quasi sempre in cotone: per nulla elastico, spesso senza colla, e molto sottile, piú sicuro chiuderlo in basso con i tappi.
Sono passati gli anni ed abbiamo diverse esigenze sulla bicicletta da corsa, non vi sono piú motivi di vivere negli anni antichi, a meno che ci si dedichi al Vintage. Ma questo é un’altro discorso.

Si parte!
Punto basso della piega, verso l’esterno ed in alto.
Quindi -guardando il nastro come da seduti in sella- sul lato Destro si avvolgerà in senso antiorario (vedi foto in basso); e si avvolge il nastro in senso orario sul lato Sinistro.
Lasciate un certo quantitativo di nastro “a sbalzo” in fuori, regolandovi con il tipo di nastro che avete, e lo spessore interno del manubrio: piú “duro” é il nastro (tipo quelli in pelle, etc) e piú stretto é l’interno del manubrio, meno nastro si lascia.
Esempio: nastro “soffice” tipo quelli “cork”, o Specialized Roubaix, o Lizard Skins, etc; si lascia circa 1/2 larghezza del nastro. Per nastri “duri” tipo il Fizik a doppio colore e cucito o il Bike Ribbon cucito, o il Brooks in pelle; in questi tipi si lascia circa 1/2cm fuori e non piú, altrimenti inserire i tappi di chiusura diventa molto complicato.

Il nastro va tirato un poco forte all’inizio, per evitare che faccia la “gobbetta”, un trucco é quello di andare un poco piú in avanti del dovuto (=spira piú distante) per il primissimo 1/2 giro

Alcuni tipi di nastro (come questo, Fizik) hanno delle perforazioni o scritte: é bene avvolgere le spire regolari in modo che siano equidistanti, non c’é bisogno di usare il righello ma solo un poco di occhio.

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Avvolgete tenendo il nastro con una buona tensione, “laschi” “gobbe” e parti diseguali vanno evitate. Tirate il nastro in modo che si conformi alla piega e non il contrario.
Dove la piega fa curve, ovviamente la parte nel raggio interno avrà una spira piú corta: notare in questo tipo di nastro come nel raggio interno vi siano solo due serie di forellini

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Ora arriva il bello: siamo arrivati ai comandi.
Guardate la foto, siamo sul lato destro del manubrio. Il nastro va girato fintanto che arriva al comando nella parte frontale del manubrio e deve essere appena vicino al bordo inferiore del comando. Nella foto é legermente sopra.
Giriamo il nastro in modo che vada verso l’esterno destro ed in alto, tirate per evitare pieghe e laschi (“pull”). Si va a finire all’interno ed in posizione alta (frecce verdi)

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Come si vede dalla prossima foto siamo andati sulla parte alta del comando, il nastro gira verso l’esterno e sta per 3/4 sul comando e per il resto sul manubrio
Ora giriamo il nastro a scendere in giú e verso l’interno nuovamente, tirate bene per evitare pieghe e laschi (“pull”):

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Visto cosa succede? Abbiamo fatto una “X”

Ora passiamo il nastro -nuovamente, ma leggermente piú in alto del precedente avvolgimento- sulla parte frontale della piega, parte bassa del comando, giriamo verso l’esterno.
Attenzione in caso di comandi tipo Ergopower a non mettere il nastro sulla apertura del comando.

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La posizione del nastro ora, a differenza della parte alta che abbiamo appena fatto, é che quí stiamo con il nastro per metà sul comando e metà sulla piega, tirate bene per evitare pieghe e laschi (“pull”), andiamo a finire….

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Come nella foto n.4: verso l’interno ed in alto, se avete fatto bene noterete che il nastro si sovrappone quasi per metà della larghezza sul precedente passaggio di nastro nello stesso verso, anche in questo punto preciso tirate bene per evitare pieghe e laschi (“pull”)::

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Siamo sulla parte alta della piega, il nastro si sovrappone per circa metà della larghezza ai precedenti passaggi, la prima spira dopo che si é passato il comando deve essere ben tesata.

Continuiamo ad avvolgere tenendo sempre la stessa distanza delle spire (in questo caso lascio tre file di fori):

Arrivati alla giusta distanza dal manubrio (40-55mm) si fa il taglio diagonale nella parte del nastro che guarda verso l’attacco, taglio lungo 8-12cm e che inizia nella parte alta della piega:

Per chiudere il tutto usiamo il nastro da elettricista, avendo tempo lo si puó tagliare a metà per farlo sottile come questo in foto (che puó essere reperito in negozi specializzati).
Qualcuno suggerisce di dare un tocco veloce con il saldatore (o vecchio coltello riscaldato), in modo da “fondere” uno strato di nastro adesivo, per eliminare possibili scollamenti. Mi sembra una buona idea!
Volendo si puó usare anche della tela adesiva, o del nastro per cerchi tipo lo Schwalbe che é molto sottile.
Sconsiglio di usare le fascette adesive in dotazione con in nastro: sono troppo rigide e non seguono bene la curvatura della fine del nastro stesso.

Non dimenticate di mettere i tappi di chiusura, e di rigirare con cautela i gommini delle leve.
Se avete seguito bene queste istruzioni, vi torvate un lavoro ben fatto come questo: notare come dietro ai comandi non ci sono pieghe, né “vuoti”.

Ad essere bravi, ci vuole meno di due minuti….

Nastratura di curve integrate

Diamo ora uno sguardo ai manubri a sezione “alare”.
Come metodologia ed esecuzione della nastratura é praticamente identica alla nastratura per curva tradizionale; con la differenza che il nastro finisce prima, in quanto la parte “piatta” la si tiene quasi sempre scoperta.
Raccomando di porre parecchia attenzione al cablaggio prima di nastrare, e di provare quanto piú possibile freni e comandi cambio. Questo é dovuto alle curve “secche” che le guaine spesso sono costrette a fare per via del cablaggio interno, e che una buona nastratura puó nascondere. O una maldestra nastratura puó mettere ancora piú in mostra un cablaggio disordinato e creare punti di pressione sulle mani quando si é in presa vicino ai comandi.

Nelle foto seguenti un “vecchio” manubrio Cinelli Integralter, scelto proprio per la difficoltà di ingresso delle guaine vicino ai comandi, il che mi consente di evidenziare possibili errori.

Si noti come la guaina cambio crei una piccola gobba. Possiamo creare degli spessori con dei pezzetti di nastro per rendere questo meno visibile, e la gobba meno pronunciata.

Nastratura di curve con leve “Vintage”

Con la prossima tipologia di curva non ci allontaniamo troppo dalle precedenti, ma trattandosi di bici piú spesso Vintage, si é scelto di nastrare “alla vecchia maniera” avvolgendo tutto il nastro senza che i comandi siano montati.
C’é un perché importante in questo: le leve di una volta avevano dei gommini poggiamani corti, spessi e che non gradiscono di essere girati. Se ci aggiungiamo che con gli anni si rovinano e si creano crepe nella gomma, meno li si tocca e meglio é.
Il trucco quindi sta nel posizionare le leve sul manubrio, bloccare le fascette a manubrio e lasciare solo queste ultime mentre si nastra, cosí che rimangano “affogate” nel nastro e non vi siano spazi vuoti tra leva e nastro manubrio.

Per fare questo é necessario posizionare le leve prima di fare ogni altra cosa.
Righello alla mano, e non mettetele troppo alte: in quegli anni le leve stavano molto piú in basso di oggi! Vi accorgerete che una posizione troppo alta non consente una presa uniforme del corpo leva sul manubrio; quindi non eccedete 1cm.

Segnate con un pennarello, e bloccate la fascetta in posizione con del nastro adesivo.
Assicuratevi che i filetti siano in buone condizioni, per non impazzire dopo a rimontare la leva.

Per rendere le cose piú saporite, ho scelto di mettere i cavi sul manubrio anziché fuori (troppo facile!). Facciamo il cablaggio freni quindi.
Notare come la guaina freno finisca giusta sulla fascetta

E notare anche come questo manubrio abbia una doppia serie di scanalature per la guaina: anteriore e posteriore (freno e cambio). In questo caso ne serve solo una, e quella posteriore la copriamo con una striscia ricavata da del vecchio nastro manubrio

Si parte con la nastratura,e si continua per il primo tratto come abbiamo visto sopra

Arrivati a dove dovrebbe essere la leva c’é la differenza: ora usiamo i famosi “pezzetti aggiuntivi” di nastro sempre inclusi con il nastro manubrio

Il pezzetto aggiuntivo va posizionato in senso grossomodo orizzontale al manubrio. In genere basta che sia largo 6-8cm.
Il nastro manubrio ovviamente va sopra il pezzetto aggiuntivo

Attenzione a come si passa vicino alla parte iniziale della guaina freno

Si finisce come per la nastratura “normale”

Ora infiliamo il cavo freno nella leva, mettiamo due gocce di olio medio dentro la guaina (che fa sempre bene) ed infiliamo il cavo freno nella guaina in modo da evitare di impazzire in seguito…
Avviciniamo la leva tirando il cavo freno, se siete bravi non dovrebbe essere difficile “acchiappare” i filetti della fascetta.

Puó essere necessario agiustare un poco la guaina (una bella frenata energica quando in seguito si regolano i freni, sistemerà tutto).
Aggiustate l’angolo del corpo leva con il manubrio, con il righello come in foto, poi serrate.

E ricontrolliamo che le due leve stiano sulla stessa altezza…

Se necessario, montate nuovi gommini usando dell’alcool o sgrassante spray. Anche la lacca per capelli va bene: fa scivolare e poi quando evapora “incolla”

Eccoci alla fine di questo particolare caso: notare come dietro alle leve non ci siano “carciofoni”, “gobbe grosse” o parti di manubrio in vista. Tutto pulito ed ordinato

Nastro in pelle con comandi integrati

Ora invece vediamo la nastratura come sopra, ma con delle leve cambio/freno integrate, su curva “tradizionale” e nastro in pelle.
Useremo i “pezzetti aggiuntivi” per dare una idea di come -in certi casi- sia piú facile fare in questo modo

Il nastro in pelle tipo Brooks é poco elastico, quindi va tirato decisamente forte. Ma fate attenzione che dove tirate non vi sia una giuntura del nastro!

Come si vede in foto, il nastro in pelle puó evidenziare il cablaggio, questo cliente ha voluto il cavo cambio che corresse nella parte posteriore del manubrio (che non aveva scanalatura adatta), in modo che non avesse due guaine all’inteno del comando, ed avere piú spazio per i pollici.
Giusta osservazione, ma la guaina che passa nella parte posteriore é visibile…

Il risultato é comunque ottimo:

Curva da Pista

Le curve manubrio da pista sono sicuramente le piú facili da nastrare, visto che su pista non si usano del tutto i freni; e se usate in città spesso non vi si usano leve freno tradizionali ma leve tipo Ciclocross sulla parte piatta.

Consiglio di nastrare sempre come abbiamo fatto finora, iniziando nel solito modo.

Raccomando comunque di porre attenzione nella zona dove le leve dovrebbero essere: la parte interna della curvatura ha ovviamente un raggio piú corto, e le spire devono essere avvolte im modo da essere larghe il giusto nella parte frontale, e larghe la metà nella parte interna.
Tirate sempre bene il nastro per evitare vuoti e gobbe.
Notare le frecce che indicano la direzione in cui tirare il nastro:

Su pista, tradizionalmente il nastro finisce quasi a metà della curvatura, piú o meno dove normalmente vi sono le leve freno, visto che si sta sempre in presa bassa.
In utilizzo “urbano” invece é preferibile nastrare come nella piega da strada, visto che molto probabilmente si spende quasi tutto il tempo in presa alta.

Se decidete di mettere gli insertti in Gel (Cinelli, Fizik, Specialized), é buona cosa fermarli con del nastro avvolto a spirale intorno. Non c’é bisogno di fare un “salame”, basta fare delle spire larghe che lo tengano in posizione

Poi vi sono degli altri modi di nastrare, con due nastri di colori diversi, o intrecciati…. ma queste sono lavorazioni particolari di cui parleró appena mi si presenta l’occasione di fare delle foto a riguardo.

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