[Test] Casco Bontrager XXX WaveCell

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Bontrager ha presentato recentemente il proprio casco dotato di tecnologia WaveCell, il XXX, sigla che denota i prodotti top di gamma dell’azienda americana.

Il XXX WaveCell è un casco che grazie a questa tecnologia viene dichiarato come 48 volte più sicuro rispetto ad un casco “standard” in polistirene espanso (EPS). Nello specifico, queste “48 volte” sono state misurate valutando due caschi, ambedue in EPS, ma aggiungendo la calotta WaveCell in uno dei due, e poi sottoponendoli al test AIS 2 (BrIC), dove BrIC sta per Brain Injury Criteria, ovvero i criteri per stabilire un danno cerebrale da rotazione della testa in seguito ad un urto violento. Il test a cui sono stati sottoposti i caschi è stato di calzarli sulla testa di un manichino e verificare con accelerometri l’impatto e la rotazione della testa facendogli scontrare a 6,2m/s con un angolo di 45° entro un’incudine. Per chi volesse qui può leggersi tutto il test pubblicato su Accident Analisys and Prevention.

Ebbene il WaveCell assorbe 48 volte meglio questo urto rispetto allo stesso casco senza. Questo grazie alla capacità di deformarsi gradualmente e dissipando quindi meglio l’urto. WaveCell è una tecnologia sviluppata dal  Dr. Michael Bottlang, ingegnere biomeccanico e chirurgo ortopedico,  e dal Dr.  Steven Madey, chirurgo ortopedico specializzato in chirurgia microvascolare. Questi due medici hanno fondato l’azienda Go-To-Ortho nel 2017, ed ora Trek/Bontrager ne ha acquisito la tecnologia WaveCell in esclusiva.

In sostanza il WaveCell non è più sicuro rispetto un casco normale su urti con accelerazione lineare (che è già buona), ma su quelli con accelerazione rotazionale. Che poi è lo stesso effetto ricercato da un’altra tecnologia: il MIPS.

Detto questo, il XXX WaveCell è un casco molto curato nelle rifiniture, con la calotta di rivestimento che copre anche i bordi inferiori, non lasciando parti in EPS a vista. Con un sistema di ritenzione con rotella BOA, molto efficace. Inserti antibatterici staccabili. E sulla parte posteriore sopra la rotella di chiusura due inserti riflettenti. A impreziosire il tutto anche due targhette metalliche con il logo Bontrager.

 

Per fortuna non posso esprimermi sull’efficacia o meno della tecnologia WaveCell, quello che posso dire è che non si tratta di un materiale morbido (è la calotta in materiale verde che si vede nelle foto), ovvero se si preme con un dito non si deforma facilmente. Più o meno allo stesso modo del sistema Koroyd utilizzato da Smith per i suoi caschi OverTake. A differenza del Koroyd, il WaveCell ha le celle (appunto) di dimensioni maggiori, quindi l’aria filtra meglio, ed in generale è un casco più fresco dello Smith (che lo è particolarmente poco).

Quindi nel complesso un ottimo casco con una tecnologia interessante che guarda alla cosa più importante per un casco, ovvero la sicurezza. Un appunto il peso: in taglia L il WaveCell pesa quasi 400gr, ovvero un casco piuttosto pesante. A me personalmente non da fastidio, ma a qualcuno potrebbe far storcere il naso.

Una cosa invece che ho notato è che tende, anche ben serrato, a “cadere” un po’ sulla fronte, spostando anche un po’ gli occhiali verso il basso, in particolare su buche.

Il prezzo consigliato è di 249,99 Euro ed è disponibile in 5 colori. Bontrager offre anche il casco Specter con tecnologia WaveCell, dal prezzo più contenuto.

Sito Bontrager

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