Mondiali 2019: Samuele Battistella campione in linea U23

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Il giovane italiano di 20 anni Samuele Battistella ha approfittato del declassamento dell’olandese Nils Eekhoff per salire sul gradino più alto del podio nella corsa in linea  U23 ai mondiali nello Yorkshire.

Samuele Battistella ha atteso più di un’ora prima di poter assaporare la vittoria dopo che inizialmente era passato in seconda posizione sulla linea del traguardo dietro Eekhoff. I commissari hanno in quel lasso di tempo rivisto i video della gara riscontrando che l’olandese era rientrato sul gruppo di testa grazie alla scia della vettura della sua nazionale dopo essere caduto a 100km dall’arrivo. Incredulità e lacrime per lui dopo la decisione dei commissari.

Battsitella ha quindi battuto a sorpresa due dei principali favoriti della vigilia: il britannico Thomas Pidcock (3°) e lo svizzero Stefan Bissegger (2°).

Battistella il prossimo anno correrà nel World Tour per la NTT, nuovo nome della Dimension Data.

Commenti

  1. Airone del Chianti:

    Sul traguardo c'erano tanti occhi.
    Proprio questo qualcuno ha dato ordine alla regia compiacente di staccare sul gruppo.
    A Bergen invece, siccome Moscon stava sui coglioni a tutti, lo hanno ripreso fin sotto la doccia per coglierlo in fragrante.
    Secondo te, la giustizia sportiva può basarsi su queste circostanze arbitrarie?
    Sicuramente bisogna cercare che la legge valga e sia applicata a tutti. Io credo che i mezzi (satellitari) per smascherare cose pacchiane possano esserci se li si vuole usare. Se invece sta bene chiudere un occhio e seccare solo chi ha la sfiga di essere beccato, andranno avanti così.
  2. samuelgol:
    Sicuramente bisogna cercare che la legge valga e sia applicata a tutti. Io credo che i mezzi (satellitari) per smascherare cose pacchiane possano esserci se li si vuole usare. Se invece sta bene chiudere un occhio e seccare solo chi ha la sfiga di essere beccato, andranno avanti così.
    A squadre e corridori andrebbe bene andare avanti così. Hanno chiuso sempre due occhi (non uno) e il comportamento si è generalizzato in piena impunità, come ai primi tempi dell'era doping. "se lo fanno tutti..."
    Ovviamente sotto il profilo sportivo non può andare bene ed è giusta una stretta. Però con i mezzi giusti non a casaccio.
  3. jan80:
    ...che poi si voglia salvare qualcuno o meno dalle riprese e' vero.....
    Finora, andando a casaccio, si è cercato di colpire quelli che stavano sui coglioni al sistema.
    Moscon a Bergen ha pagato le vicende con Reza e Reichenbach più che quel traino che avranno fatto altri venti corridori in quella gara.
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