Nils Eekhoff vuole fare ricorso

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Sul recente caso dei mondiali su strada U23 in Yorkshire, per cui l’olandese Nils Eekhoff, dopo aver tagliato il traguardo per primo è stato squalificato per essere rientrato sul gruppo dietro un’auto non è stata ancora scritta la parola fine.

Eekoff, supportato dalla propria federazione, ha ora deciso di fare ricorso al TAS di Losanna. Il motivo è la diversa applicazione delle norme da corsa a corsa.

Per Eekohff non si tratta di far valere il principio per cui “lo fanno tutti”, ma di far valere un’applicazione consistente delle regole. Nel caso il ricorso sia accolto sulla base del principio che un organo direttivo sia obbligato ad implementare una regola in modo consistente il precedente potrebbe avere delle implicazioni notevoli nel ciclismo, sport in cui le eventuali “prove” a supporto di un’infrazione o meno non sono facilmente, o sempre, reperibili vista la natura “itinerante” dello sport. Oltre al fatto che Samuele Battistella si vedrebbe privato del titolo mondiale a mesi di distanza.

Commenti

  1. Quando è capitato a Moscon, il provvedimento è stato accettato.
    Ho la sensazione che l'Olanda ne faccia un fattore di lesa maestà.

    In linea di massima si puo' essere daccordo. Fino a qualche anno fa questi comportamenti venivano accettati... Ne venivano accettati anche di peggiori... Come l'aiuto delle moto ai corridori di casa, Tour in primis ma anche Giro d'Italia.

    Il provvedimento per la scia di un mezzo a motore dovrebbe essere oggettiva e non discrezionale, come di fatto lo è...
  2. Gamba_tri:

    Pare ci sia un tratto a 100km orari.
    Se è così di cosa parliamo? Un tratto a quella velocità e non scendendo in un drittone super ripido? Cito le frasi da scuola elementare: "signor maestro, ma non vale!!!"
  3. Ser pecora:

    Il fatto è successo ai -100km.
    Il punto è che le regole possono essere precise quanto si vuole (2', 2km, etc.), ma per la natura del ciclismo la grossa parte la fa il contesto.
    Fa una differenza fondamentale se bisogna rientrare ai -100 (su quanto?) o sui -10. Se in quel momento il gruppo "va a spasso" o sta tirando forte, etc..perché ad esempio, se si ammette che, di fatto, una volta forato uno non può rientrare sul gruppo (e se il gruppo viaggia a 50km/h non puoi, chiunque tu sia) tanto vale togliere sul nascere la possibilità di assistenza: fori, ti ritiri. O no, magari hai la fortuna che in quel momento tutti stiano facendola a bordo strada o ci sia un passaggio a livello chiuso o etc.etc.. tutti motivi per cui esiste la regola non scritta che PUOI rientrare dietro auto o con la "borraccia incollata". Ovvio che se poi c'è questa regola non scritta la squalifica appaia come un'ingiustizia, proprio perché arbitraria.
    Di fatto non c'è un corridore (di quelli che erano in gara) che abbia detto che la squalifica sia giusta.
    Personalmente non accetto compromessi:
    Fori? Ok per un'assistenza immediata e relativa spintarella all'avvio, fine.
    Per rientrare, divieto di scia da auto o moto!
    Il tuo ds fa rallentare due gregari e SOLO con essi rientri.
    Detto ciò è ovvio che le regole necessitano di controllo.
    La proposta dei minigps on bike e l'obbligo per ogni auto di una cam posteriore (ma che sia sempre in funzione!) mi pare attuabile e di costo basso, nonché poco cervellotica, e il costo è una tantum.
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