Nuova Rose Backroad

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[Comunicato stampa]

Dopo il lancio della Reveal da endurance, ROSE bikes presenta la gravel BACKROAD, evoluzione della precedente con un telaio disegnato in Germania per offrire maggior comfort e orientamento al fuoristrada, ma sempre con un rapporto qualità/prezzo imbattibile.

Il telaio della nuova Backroad con geometria specifica per gravel pesa 1020gr, ed offre passaggio cavi integrato in una soluzione integrata nella serie sterzo per non interferire col montaggio di borse al manubrio, oltre all’attacco manubrio ammortizzato RedShift.

Foderi bassi ed un sistema di serraggio del reggisella integrato offrono maggior comfort, con una flessibilità verticale di 5N/mm. Il reggisella è a profilo a D allungata da 490mm di lunghezza, con due setback: 8 o 25mm per offrire differenti livelli di flessibilità e posizionamento in sella. La serie sterzo è da 1 ½“ to 1 ½“, mentre il movimento centrale è BB86 con un foderi bassi fortemente asimmetrici per garantire massima rigidità in questa zona.

Telaio e forcella consentono di montare copertoni sino a 47mm in 700c e 50mm in 650b. La parte inferiore del tubo diagonale è coperta da una protezione contro sassi proiettati dalla ruota anteriore. I portaborraccia sono installabili in diverse posizioni per offrire massima versatilità.

La nuova Backroad può essere già ordinata con un prezzo di partenza di 2499eu montata con il gruppo GRX RX600 di Shimano. Ma sono disponibili altri quattro montaggi con gruppi:  Sram Force 1×11, Force eTap AXS, Shimano GRX RX810 o GRX RX810 Di2.

Per i gravel-riders più orientati al fuoristrada è disponibile il montaggio AXS MULLET BUILD, con comandi Force eTap e trasmissione X01 Eagle; ruote 650b.

La Backroad è disponibile con la grafica “midnight laser grey”  e con le ruote GC FORTY DISC ROSE. Questa versione ha un prezzo di 4649eu con scelta tra i montaggi elettronici GRX RX810 o Force eTap AXS. 

Per ulteriori informazioni consultare il sito:  www.rosebikes.com

Commenti

  1. golias:

    A me al contrario non piacciono e trovo che siano fuori luogo per una gravel.. a meno che uno non la usi esclusivamente su sentieri non ne vedo l'utilità ma anzi difetti, salti improponibili su strada, ma già di per sè la gravel è una moda che non comprendo.
    Il monocorona ha dei limiti possenti se la usi anche su strada. I salti tra pignoni sono davvero molto importanti e se, come nel mio caso, pedali in un range di cadenza ben definito per caratteristiche personali, è un bel casino.
    Relativamente al "non comprendere" l'idea di una gravel, è molto semplice: ti ritrovi con una bici che montata con ruote e copertoni stradali ti permette di andare per asfalto esattamente allo stesso identico modo di una normale bici da corsa con il vantaggio che, cambiando ruote e relativi copertoni, puoi andare per sterrati e, se hai il manico, divertirti in fuoristrada.
    Al limite, uscendo con , per esempio, dei copertoni da 35 come gli Schwalbe G ONE che sono estremamente scorrevoli su strada nonostante le dimensioni, puoi uscire per un giro stradale senza precluderti la possibilità di farti qualche bel sentiero o argine di fiume semplicemente perchè ne incroci l'inizio e ne hai voglia.
    E te lo dico per aver provato: tra le bici che ho posseggo una gravel che attualmente è quella che uso di piu, direi praticamente sempre. A seconda dell'uscita che prevedo di fare, semplicemente cambio ruote. In verità al momento sono mesi che esco con, per l'appunto, dei 35 slick su strada e non disdegno, se capita, di farmi qualche sentiero o strada bianca in tutta comodità e sicurezza.

    P.S. In origine l'avevo montata monocorona ma l'ho convertita a doppia Di2.
    Il monocorona mi è rimasto solo sulla ciclocross
  2. SoftMachine:

    Il monocorona ha dei limiti possenti se la usi anche su strada. I salti tra pignoni sono davvero molto importanti e se, come nel mio caso, pedali in un range di cadenza ben definito per caratteristiche personali, è un bel casino.
    Relativamente al "non comprendere" l'idea di una gravel, è molto semplice: ti ritrovi con una bici che montata con ruote e copertoni stradali ti permette di andare per asfalto esattamente allo stesso identico modo di una normale bici da corsa con il vantaggio che, cambiando ruote e relativi copertoni, puoi andare per sterrati e, se hai il manico, divertirti in fuoristrada.
    Al limite, uscendo con , per esempio, dei copertoni da 35 come gli Schwalbe G ONE che sono estremamente scorrevoli su strada nonostante le dimensioni, puoi uscire per un giro stradale senza precluderti la possibilità di farti qualche bel sentiero o argine di fiume semplicemente perchè ne incroci l'inizio e ne hai voglia.
    E te lo dico per aver provato: tra le bici che ho posseggo una gravel che attualmente è quella che uso di piu, direi praticamente sempre. A seconda dell'uscita che prevedo di fare, semplicemente cambio ruote. In verità al momento sono mesi che esco con, per l'appunto, dei 35 slick su strada e non disdegno, se capita, di farmi qualche sentiero o strada bianca in tutta comodità e sicurezza.

    P.S. In origine l'avevo montata monocorona ma l'ho convertita a doppia Di2.
    credo anch'io che l'uso della gravel qui in italia sia quello , a meno di avere a disposizione centinaia di km di sterrati come negli stati uniti , la sua peculiarità e la possibilità di avere una bici dalle due personalità , che ti da una liberta nella scelta dei percorsi , senza dover pianificare , una liberta che non ritrovi nella bdc , con mtb puoi farlo ma e troppo limitante , per questo motivo ritengo il mono sia un po stretto , forse un domani con
    13 o 14 rapporti se ne riparlerà
  3. SoftMachine:

    Il monocorona ha dei limiti possenti se la usi anche su strada. I salti tra pignoni sono davvero molto importanti e se, come nel mio caso, pedali in un range di cadenza ben definito per caratteristiche personali, è un bel casino.
    Relativamente al "non comprendere" l'idea di una gravel, è molto semplice: ti ritrovi con una bici che montata con ruote e copertoni stradali ti permette di andare per asfalto esattamente allo stesso identico modo di una normale bici da corsa con il vantaggio che, cambiando ruote e relativi copertoni, puoi andare per sterrati e, se hai il manico, divertirti in fuoristrada.
    Al limite, uscendo con , per esempio, dei copertoni da 35 come gli Schwalbe G ONE che sono estremamente scorrevoli su strada nonostante le dimensioni, puoi uscire per un giro stradale senza precluderti la possibilità di farti qualche bel sentiero o argine di fiume semplicemente perchè ne incroci l'inizio e ne hai voglia.
    E te lo dico per aver provato: tra le bici che ho posseggo una gravel che attualmente è quella che uso di piu, direi praticamente sempre. A seconda dell'uscita che prevedo di fare, semplicemente cambio ruote. In verità al momento sono mesi che esco con, per l'appunto, dei 35 slick su strada e non disdegno, se capita, di farmi qualche sentiero o strada bianca in tutta comodità e sicurezza.

    P.S. In origine l'avevo montata monocorona ma l'ho convertita a doppia Di2.
    Il monocorona mi è rimasto solo sulla ciclocross
    SI comprendo ma evidentemente il luogo in cui si vive determina le scelte, da me o vai con una o vai con l'altra.. difficile avere possibilità di uso per entrambi, con la bdc faccio lunghi percorsi in strada (non mi sognerei di fare percorsi off-road lontano km da casa a meno che non sia un percorso programmato ove ci sia un passaggio obbligato su sterrato.. cosa già fatta anche con bdc ovviamente con dovuti accorgimenti e pene :oops: )
    Per argini, sentieri o cmq percorsi fuori asfalto o mezzo mezzo ho un ibrida che sopperisce bene a queste esigenze avendo forcella ammortizzata (che in fuori strada si dimostra ottimale) con la quale ho anche fatto trasferimenti importanti da 200 km e oltre, certo in salita il peso (10 e passa kg) lo sento ma ho la tripla che aiuta come aiuta nei passaggi impervi.
    Le gravel le vedo come ne carne ne pesce.. però evidentemente sono io che ho delle fisse visto che cmq stanno prendendo piede.. così come le E-bike ma siamo OT ;-)
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