Il vostro sogno è correre per una squadra Pro? La squadra bretone Arkea-Samsic cerca possibili compagni di squadra per Nairo Quintana, Warren Bargui, Nacer Bouhanni & C.
E per trovare nuovi corridori si sta affidando ad un concorso online.
La Arkéa-Samsic puntualizza che per loro è fondamentale valutare l’insieme dei vostri allenamenti e dati, quindi una cosa da NON fare è cominciare ad allenarsi come dannati prima di iscriversi o manipolare i dati in modo non razionale.
Il concorso è partito questo Aprile. A giugno finirà la Fase 1 di selezione, basata sui criteri fisici. Chi passerà questa prima prova riceverà una mail di contatto. Da giugno inizierà la Fase 2, basata sui criteri di valutazione delle prestazioni in competizione. A Luglio (sempre che la stagione riprenda normalmente nonostante il Covid-19) 20 atleti saranno contattati direttamente dalla Arkéa-Samsic per un’intervista telefonica o via Skype. Chi supererà la valutazione passerà alla Fase 3, che sarà basata su “criteri umani”, che porteranno alla selezione di 1 o più atleti per la fine Luglio. La Arkéa-Samsic precisa che ovviamente non cercano solo atleti “con motore”, ma corridori con reali prospettive, quindi che sappiano e capiscano anche come si corre, a livello tattico, integrazione in una squadra, etc.. (quindi, si presume, non il 45enne in crisi di mezza età che si crede un fenomeno per essere arrivato n-esimo alla Gf).
Chi verrà finalmente selezionato entrerà a far parte del Team Sviluppo della Arkéa-Samsic, e sarà seguito dal Performance Team, ovvero lo staff di esperti che si occupa dell’analisi delle prestazioni di tutti gli atleti della squadra. In base alle indicazioni di questo reparto ai selezionati potrà essere proposto un contratto breve come stagista o un contratto come neo-professionista.
Mi pare evidente che cerchino un giovane da prendere come neo-pro, quindi con un contratto meno oneroso di un pro, pure che sia in scadenza.
In un periodo in cui non possono selezionare nessuno dal vivo perché non ci sono gare né raduni.
noi vediamo sempre la cosa dal nostro punto di vista per cui si tratta di spettacolo / sport, dimenticandoci che per le squadre si tratta di lavoro.