Elite Nero rollers interattivi

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Nero è il nome dei rollers interattivi dell’italiana Elite, ovvero l’evoluzione moderna dei vecchi rulli liberi.

I Nero sono dei rollers, su cui la bici non viene vincolata, ma si pedala liberamente, con in più l’interattività, ovvero la possibilità di accoppiarli ai vari software di realtà virtuale o per eseguire allenamenti programmati. A questo si aggiunge la possibilità di simulare salite sino al 7% tramite una resistenza magnetica, ed un sistema flottante, che rende i Nero capaci di assorbire spostamenti rapidi in sella o fuorisella, rendendo meno difficoltoso l’utilizzo. Il sistema flottante si basa su quattro rotelle in plastica che consentono di assorbire i movimenti avanti/indietro lungo l’asse del rullo indotti dalla bici.

La costruzione dei Nero è molto “plasticosa” e con una finitura abbastanza basica. Questo non ha grandi ripercussioni, in quanto la struttura di fissaggio è in metallo e piuttosto robusta, e ad ogni modo non deve sopportare grandi stress, come nel caso di rulli in cui la bici sia fissata in modo solidale. Il gradino retrattile laterale concepito per facilitare il salire/scendere dalla bici (in quanto l’altezza aggiuntiva dei Nero necessita altrimenti di un bel saltino) prende gioco molto rapidamente, essendo incernierato con un perno in plastica.

L’installazione dei Nero è molto facile e rapida. Basta aprirlo (si ripiegano a libro grazie alla cerniera centrale, diventando un approssimativo cubo dal peso di 9kg) avendo prima messo in posizione gli elastici che collegano il rullo posteriore a quello anteriore, allungare il telaio alla lunghezza desiderata, fissarlo serrando la rotella posta nella parte inferiore dei Nero e collegare la presa di corrente.

Questo è sicuramente un grande pregio dei rollers: non necessitano di montaggi o smontaggi di ruote, adattatori per quick-release-freni a disco o contrario, copertoni specifici e calibrazioni. Si aprono, si collegano alla rete elettrica, si monta sopra con la bici e si è pronti. L’unica accortezza è allungarli alla giusta lunghezza in base all’interasse della propria bici, che chiaramente varia in base al modello e, soprattutto, alla taglia. Il dato può essere facilmente trovato con un metro misurando il punto di contatto a terra tra il copertone anteriore e quello posteriore, o cercando la misura dell’interasse (wheelbase) nel sito del produttore della propria bici in base a modello e taglia. Nelle istruzioni dei Nero è ben presente l’avvertenza di aspettare un po’ di tempo che gli elastici siano ben tesi prima di iniziare l’allenamento nel caso l’interasse sia superiore a 1044mm, cosa necessaria solo in caso di taglie XL e oltre.

Ovviamente i Nero si possono utilizzare anche senza corrente come rulli liberi classici. La rotondità di pedalata è ottima grazie ai due volani posti sui rulli posteriori.

Il senso dei Nero è però chiaramente quello di utilizzarli in modalità interattiva, cosa che si può fare tramite i protocolli ANT+ e Bluetooth integrati. Nel caso ad esempio di Zwift l’accoppiamento è immediato e senza alcun problema.

La rumorosità è piuttosto elevata, ed ovviamente crescente all’aumentare della velocità. Più alta di un rullo a trasmissione diretta, anche se non moltissimo di più. Certamente non a livello di quelli “a ventola” (tipo Lemond per intenderci). Nel video sotto potete farvi un’approssimativa idea (anche del movimento consentito dal sistema flottante).

L’utilizzo con software tipo Zwift è piuttosto divertente: le asperità vengono riprodotte in tempo praticamente reale. Sino al 7% però. Quindi gli aficionados dell’Alpe de Zwift e salitomani virtuali vari devono orientarsi verso altri prodotti. Oltre il 7% lo sforzo non aumenta, quindi 10 o 15% di pendenza cambia niente.

I Nero trasmettono anche il wattaggio, ma questo non è misurato tramite un misuratore di potenza, ma calcolato, quindi non è né preciso né costante. A livello di misurazione direi che sovrastima di un 30W circa, maggiormente tenendo potenze sotto i 200W. Il punto è che la misurazione non è costante tra una sessione e l’altra con differenze sempre nell’ordine dei +-15W.

Tutto questo ha un’importanza relativa se utilizzate i Nero su Zwift sulla maggior parte dei percorsi (tranne quelli con le salite più dure), in quanto il realismo è ottimo ed il divertimento è assicurato. Diverso è se volete uno strumento con cui fare allenamenti precisi, ripetibili e/o gare varie. In questo caso è decisamente meglio orientarsi su rulli a trasmissione diretta. Idem se siete appassionati di sprint, in quanto la potenza massima del sistema è 830W. Oltre i watt non vengono rilevati, quindi se ne esprimete 1000, sempre 830 verrà comunicato al software. Inoltre sprintare sui Nero non è propriamente facile, in quanto alzandosi sui pedali la ruota posteriore si alleggerisce e tende a slittare e scomporre la bici con tutte le conseguenze del caso (a meno che non siate dei funamboli dei rulli liberi).

Tramite la app Elite potete accoppiare i Nero al vostro misuratore di potenza, se ne avete uno, migliorando la precisione dei vostri allenamenti nel caso di ripetute ed altro training strutturato. La lettura però non mi è sempre parsa costante nella risposta dal rullo. Anche qui quindi, sono utilizzabili anche per questo genere di esercizi, ma rulli DirectDrive sono sicuramente meglio.

Conclusioni

Perché comprare i Nero? Sono un attrezzo divertente, non specifico per chi cerca la massima precisione nella misurazione della potenza, ma in accoppiata con Zwift fanno il loro lavoro garantendo un grande realismo nella pedalata e nelle sensazioni in sella. Questo ovviamente grazie al fatto che sono liberi ed occorre un minimo di pratica e concentrazione per usarli, almeno all’inizio. Un giocattolo per chi prende il ciclismo virtuale dal lato più divertente e non per i nerd che contano il watt in più o in meno.

Prezzo di listino: 692.62

Sito Elite Nero

Commenti

  1. FrancescoChiapperini:

    Grazie molto utile.
    Non ho mai fatto calibrazione con software Elite. Domani controllo questa schermata su sono sempre andato veloce, una volta che mi individuava il pm..
    Provato questa mattina: in effetti quando associavo il tutto nella schermata iniziale di zwift associavo solo il pm, e non l'etichetta "controllabile".
    Oggi ho provato a farla associando il rullo. Domattina provo, credo che tu mi abbia aiutato molto ad individuare dove potenzialmente stava il punto (ora incrocio le dita).
    Super grazie!
  2. bene, per qualche sfiga passeggera (tempi o ordine di accensione per esempio) non si è connesso prima di fare il giro libero,
    perchè quando hai fatto gli allenamenti ERG, se lo sentivi funzionare sicuramente era connesso anche lui
  3. Aggiorno: l'ecosistema funziona. Certo, mi devo accontentare di una simulazione con al massimo il 6% di gradiente, ma almeno ho sensazioni differenti nelle gambe. Grazie!
    Ne approfitto a questo punto. Come mai se imposto automaticamente l'attività da Strava a Garmin non si aggiorna i i parametri di performance e training load?
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