In seguito alle rivelazioni ottenute durante l’inchiesta dell’operazione Aderlass, la Cycling Anti-Doping Foundation (CADF) starebbe testando di nuovo i campioni prelevati dall’antidoping durante il Tour de France 2017 nei laboratori accreditati di Seibersdorf in Austria e Colonia, in Germania. Questo per poter trovare una sostanza dopante prima non rilevabile, che sarebbe stata scoperta e prodotta negli USA. Queste le rivelazioni del quotidiano belga Het Nieuwsblad.
Secondo alcune dichiarazioni di esperti antidoping raccolte dal quotidiano belga, durante il periodo 2016-2017 ci sarebbero state delle sostanze dopanti non facilmente reperibili o addirittura sperimentali, per cui non esistevano protocolli di rilevazione affidabili da parte dell’antidoping. In seguito ad alcune rivelazioni emerse durante l’operazione Aderlass queste sostanze sarebbero state identificate e quindi creati dei protocolli di testing affidabili da parte dell’antidoping.
Nn resta che attendere i risultati.
Uno spunto interessante potrebbe venire dai chetoni che sono considerati in zona grigia, o almeno lo erano fino a non molto tempo fa ora non so. Adesso una sostanza "grigia" è consentita, ci son squadre che la usano, mentre nel caso di un elenco di sostanze consentite la logica vuole che una sostanza grigia non dovrebbe essere permessa almeno fino a quando non sdoganata come sostanza "pulita".
Non ho detto che fosse cosa semplice da fare, probabilmente è inapplicabile come da te scritto.
Sul doping e antidoping odierno preferisco aspettare ancora qualche anno prima di esprimermi, diciamo che mi piace pensare che i più siano puliti ma se dovessi metterci la mano sul fuoco non lo farei.
Chiedo venia se ho sforato in OT.