[Comunicato stampa]
Milano, 12 giugno 2020 – Il calendario completo delle corse per la stagione 2020 è stato ufficializzato dall’Unione Ciclistica Internazionale (UCI), comprese le classiche di un giorno di RCS Sport.
Si parte il primo agosto con “la classica del Nord più a Sud d’Europa” che si svolgerà nello scenario unico delle crete senesi. Lo scorso anno Julian Alaphilippe e Annemiek Van Vleuten si imposero nella bellissima Piazza del Campo a Siena rispettivamente nella gara maschile e femminile. La Milano-Torino di mercoledì 5 agosto (nel 2019 vittoria di Michael Woods a Superga su Alejandro Valverde e Adam Yates) sarà il trampolino di lancio per la prima Classica Monumento della stagione, la Milano-Sanremo di sabato 8, quando si aprirà la caccia al titolo conquistato da Julian Alaphilippe nel 2019. Mercoledì 12 agosto il GranPiemonte (nel 2019 vittoria di Egan Bernal al Santuario di Oropa) farà da antipasto a Il Lombardia di sabato 15. La Classica delle foglie morte, che storicamente chiude la stagione del grande ciclismo internazionale, quest’anno verrà corsa nel giorno di Ferragosto. Nel 2019 vinse l’olandese Bauke Mollema, davanti ad Alejandro Valverde ed Egan Bernal.
RCS Sport ha commentato: “Prendiamo atto del calendario pubblicato oggi dall’UCI. Come da tradizione le Strade Bianche apriranno la stagione delle corse di un giorno, la Milano-Sanremo sarà la prima Classica Monumento mentre Il Lombardia prenderà il via il giorno di Ferragosto. A questo punto pensiamo a ripartire in sicurezza e ad organizzare le corse nel miglior modo possibile. Queste date in calendario possono essere una nuova sfida per entrare nella storia del ciclismo, dal momento che queste corse non si sono mai disputate in questo periodo, e possono diventare simbolo di ripartenza del nostro paese e del nostro sport.”
Queste le date delle corse di un giorno di RCS Sport:
- Strade Bianche e Strade Bianche Women Elite: 1 agosto
- Milano-Torino: 5 agosto
- Milano-Sanremo: 8 agosto
- GranPiemonte: 12 agosto
- Il Lombardia: 15 agosto
io per qualche anno ho seguito le classifiche del Prestigio, ed i primi sette o otto sono sempre passati tra i pro, con fortune alterne.
se uno è forte, la squadra che lo prende la trova comunque, ed in questo l'UCI non c'entra proprio nulla... o secondo te le squadre dovrebbero essere obbligate e prendere chi dice lei? mi sembra un ottimo modo per fare fuggire gli sponsor, cioè quelli che tengono in piedi il grosso del baraccone.
quando leggo queste cose, mi pare che ci si rifaccia ad un'epoca 'romantica' del ciclismo (senza il 'maledetto' business), che non è mai esistita, o forse si, fino all'inizio del secolo scorso... ricordiamoci che Alfredo Binda fu pagato per non partecipare al Giro, perché altrimenti questo perdeva di interesse e si sarebbero vendute meno copie della Gazzetta. anno 1930.
io ho scritto che più o meno è quello che avviene ora, perlomeno con le classifiche del Prestigio, che è più o meno la stessa cosa... dico qualcosa di sbagliato?
poi, non capisco allora cosa dovrebbe fare l'UCI... obbligare le squadre a prendere i migliori dilettanti (cosa che comunque già avviene)? o qualcos'altro che mi sfugge? in ogni caso, non mi risulta che all'epoca di Saronni e compagnia l'UCI imponesse alle squadre di tesserare determinati neo pro.
magari se tu fossi così gentile da spiegare...
Poi con una bella partenza a 13,45 e arrivo stimato dopo le 18!
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