La violenta grandinata al Dauphiné

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Le immagini sono diventate subito virali: nella tappa di ieri del Criterium du Dauphiné si è abbattuta una violenta grandinata subito dopo che Primož Roglič (Jumbo-Visma) aveva tagliato il traguardo e molti corridori stavano ancora scalando il Col de Porte.

Un compagno di squadra di Roglič, Tony Martin, ha dovuto cercare riparo sotto un albero assieme ad alcuni spettatori

Altri corridori che hanno voluto proseguire sotto il diluvio ne hanno pagato le conseguenze, come mostrano qui Tim Declerq (Deceuninck-QuickStep) e Maxxime Chevalier (B&B Hotels – Vital Concept)

foto: twitter

Un evento piuttosto raro al Dauphiné, ma ovviamente non un caso isolato, basti ricordare il Dauphiné Libéré del 1953 (che si correva a giugno però)

Commenti

  1. never give up!:

    in ogni caso potevano fermarsi in qualche bar...come è successo lo scorso anno alla sportful...temporale e grandine sul Rolle :yoga:

    o alla GF Gimondi :mrgreen: (in Maggio :shock:)
    [MEDIA=youtube]0QzF187JBg0[/MEDIA]
    Infatti quella sul Rolle l'anno scorso l'ho presa tutta.
    Chissà perché queste cose succedono sempre quando quelli forti sono già passati.

    Eccheccazz già si è mortificati dalla consapevolezza di essere delle seghe, almeno il meteo potrebbe dare una mano ed invece niente, anzi ci si mette pure lui.

    Comunque quelli che si fermarono andarono in buona parte in ipotermia, solo in cima al Rolle si ritirarono in 200/300.

    I chicchi fanno veramente male, ogni colpo lo senti di brutto e poi a casa lo vedi anche...
    Inoltre quelli che colpiscono il telaio fanno un rumore assurdo, sembra che si stia fracassando tutto.
  2. Ipercool:

    Ancora peggio, io esco (uscivo...) anche con la neve, quando ho tempo mi cambio ed esco, prima non guardo neanche fuori.
    Infatti ne ho presa tanta, ma forte non sono diventato lo stesso, vabbè.

    Se sei una sega di base e se in più hai anche una camionata di anni puoi solo cercare di divertirti, ma che se grandina la becchi devi fartene una ragione. :mrgreen:
    Allora hai sbagliato sport. Potevi fare il calciatore. :))):
  3. Forza spal 73:


    Bello slogan, sicuramente condivisibile se fosse vero. Invece secondo me non lo è. Ovvero, che il nostro paese abbia un futuro fosco se non si dà una raddrizzata, ne sono persuaso, ma non c'entra nulla il pensare alla ripresa del calcio anzichè alla ripresa della scuola, perchè una cosa non è mai stata e non è alternativa all'altra e perchè non è vero che la gente ha pensato al calcio. Se ne è parlato pubblicamente più del calcio perchè i protagonisti del calcio hanno visibilità mediatica che i protagonisti della scuola (bambini, ragazzi e genitori ) non hanno, ma sono convinto che se avessi chiesto alla gente di dover scegliere, semmai fosse stato necessario, fra le 2 cose, la gente avrebbe scelto la scuola (i ragazzi ovviamente no :mrgreen:), un pò per comodità personale (il non saper a chi lasciare i figli), un pò per ragioni didattiche e sociali degli alunni.
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