Leonardo Basso positivo al coronavirus

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Leonardo Basso (Team Ineos) è stato testato positivamente al coronavirus, pur non presentando sintomi.

Avendo il corridore italiano fatto la ricognizione del percorso della cronometro dei campionati italiani con Filippo Ganna, ed essendosi allenato con Salvatore Puccio e Gianni Moscon, tutti corridori Ineos, l’intero quartetto italico è stato messo in isolamento per 14 giorni, come da protocollo in vigore.

I 4 corridori non parteciperanno come previsto alla corsa in linea dei campionati italiani di domani. Il Team Ineos ha messo in isolamento anche 4 membri dello staff in quanto “contatti secondari” anche se si erano avvicinati ai corridori con mascherina e rispettando il distanziamento.

Anche la AG2R-LaMondiale ha un caso di positività nello statunitense Larry Warbasse.

Commenti

  1. Una valanga in aumento di positivi tutti senza sintomi è a dir poco strana, mi sa il tour, giro e vuelta a questo punto lo vince chi riesce a non farsi mandare a casa, bastano 2 positivi in squadra, anche se visto lance per 7 anni è sempre risultato negativo all'antidoping, dubito sia più difficile nascondere un positivo al corona rispetto ad un dopato.
  2. andry96:

    Guarda che gli fanno il tampone eh
    Ma li leggi i messaggi o rispondi per sentito dire???
    Leggi quello che scrive il ministero della salute....
    Te lo riposto cosi lo vedi meglio....
    Cit" ministero
    I test sierologici, pur risultando importanti nella ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale, non sono attualmente dirimenti per la diagnosi di infezione in atto, in quanto l’assenza anticorpi, non esclude la possibilità di un’infezione in fase precoce, con relativo rischio che un individuo, pur essendo risultato negativo al test sierologico, risulti contagioso. Inoltre, per ragioni di possibile cross-reattività con altri patogeni simili (come altri coronavirus della stessa famiglia), il rilevamento degli anticorpi potrebbe non essere specifico per SARS-CoV-2, quindi persone che in realtà hanno avuto altri tipi di infezioni e non COVID-19 potrebbero risultare positive alla ricerca degli anticorpi per SARS-CoV-2.

    Inoltre, si conferma che non esiste alcun test rapido basato sull'identificazione di anticorpi (sia di tipo IgM che IgG) diretti verso SARS-CoV-2 validato per la diagnosi di contagio virale o di COVID-19.
  3. zuzzurellone:

    Ma li leggi i messaggi o rispondi per sentito dire???
    Leggi quello che scrive il ministero della salute....
    Te lo riposto cosi lo vedi meglio....
    Cit" ministero
    I test sierologici, pur risultando importanti nella ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale, non sono attualmente dirimenti per la diagnosi di infezione in atto, in quanto l’assenza anticorpi, non esclude la possibilità di un’infezione in fase precoce, con relativo rischio che un individuo, pur essendo risultato negativo al test sierologico, risulti contagioso. Inoltre, per ragioni di possibile cross-reattività con altri patogeni simili (come altri coronavirus della stessa famiglia), il rilevamento degli anticorpi potrebbe non essere specifico per SARS-CoV-2, quindi persone che in realtà hanno avuto altri tipi di infezioni e non COVID-19 potrebbero risultare positive alla ricerca degli anticorpi per SARS-CoV-2.

    Inoltre, si conferma che non esiste alcun test rapido basato sull'identificazione di anticorpi (sia di tipo IgM che IgG) diretti verso SARS-CoV-2 validato per la diagnosi di contagio virale o di COVID-19.
    Li leggo i messaggi, ma tu continui a parlare di sierologico quando agli atleti fanno regolarmente il tampone
    Che non cerca gli anticorpi ma il virus
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