Dopo tappe segnate dalle accuse di mancanza di “spettacolo” ne è arrivata una tanto “pazza” quanto inaspettata. Tappa da sprinter quella Millau-Lavaur di 168km, vinta dal fenomenale Wout Van Aert (Jumbo-Visma), che ha avuto ragione in volata di Edvald Boasson Hagen (NTT), 2° e Bryan Coquard (B & B Hôtels – Vital Concept) 3°. Tappa corsa a velocità impressionante, 47,54 km/h di media. Gran merito di questa media è della Bora-Hansgrohe, che ha spinto fortissimo sull’acceleratore da subito, sulla côte de Luzençon (2,9 km, 6,1 %) già al 10° kilometro, cercando di far fuori i velocisti come Ewan, Nizzolo e Bennett e portare cosi in carrozza Peter Sagan al traguardo. Piano riuscito a metà, visto che i tre velocisti suddetti hanno perso le ruote del primo gruppo, ma Sagan è stato vittima di noie meccaniche nel finale e si è dovuto accontentare della 13^ piazza.
Sulle strade ventose della Franca-Comtea hanno fatto la differenza le squadre meglio organizzate e più forti tout-court, come ovviamente Jumbo-Visma e Ineos. A farne le spese in particolare Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates). Il giovane sloveno ha perso 1’28” e la maglia bianca in favore di Egan Bernal (Ineos), retrocedendo in classifica generale al 16° posto.
Anche Sam Bennett (Deceuninck) ha perso la maglia, quella verde appena conquistata il giorno precedente. Torna quindi sulle spalle di Peter Sagan per soli 9 punti, ma il duello sta diventando appassionante. Ma lo slovacco deve fare attenzione nello specchietto retrovisore dall’arrivo di un Van Aert ad abbaglianti accesi.
Altro perdente di giornata assieme a Pogačar è Mikel Landa (Bahrain-Merida), arrivato proprio assieme allo sloveno. Una perdita importante di tempo per un contendente alla classifica generale. Idem per Richard Carapaz (Ineos) anche lui vittima di un problema meccanico come Sagan ed ora 21° a +2’02”. Una bella grana per il “piano B” della Ineos.
Adam Yates (Mitchelton-Scott) sempre in giallo, tallonato a soli 3″ da Primoz Roglic (Jumbo-Visma) ed ora anche dal sorprendente Guillaume Martin (Cofidis) a +9″. Salgono di 3 e 2 posizioni anche Thibaut Pinot e Romain Bardet, che si stanno dimostrando solidi e ben supportati anche in tappe che in passato gli hanno riservato brutte sorprese.
Oggi prima tappa pirenaica, con il col de Menté, Port de Balès e col de Peyresourde, che sulla carta promette “spettacolo”, ma in questo Tour niente pare scontato.
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