Liegi 2020: Deignan e Roglic siglano due vittorie memorabili

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Nel serratissimo calendario di quest’anno, stravolto dalla pandemia di coronavirus, si è svolta oggi una inedita Liège-Bastogne-Liège autunnale che ha regalato grandi emozioni, con le vittorie in campo femminile di Lizzie Deignan (Trek-Segafredo) ed in campo maschile di Primoz Roglic (Jumbo-Visma).

La Deignan ha siglato una vittoria d’altri tempi tra le donne, con un attacco sulla Redoute ed una fuga vittoriosa di 30km “coperta” dalla compagna di squadra Ellen van Dijk, giunta poi terza. Una vittoria d’istinto per la Deignan, come lei stessa l’ha definita, senza calcoli, ma partendo quando ha sentito le gambe buone. Inseguita da una tenace Grace Brown (Mitchelton-Scott), che però gli è giunta alle spalle a +9″. Bella vittoria per la ciclista inglese che interrompe il dominio olandese almeno momentaneamente.

 

Più scontata la gara maschile, che è rimasta cucita sino alla salita finale della Roche aux Faucons, a parte una fuga velleitaria di Michael Schär (CCC). Ultima côte che ha scremato il gruppo dei migliori lanciando al traguardo i favoriti della vigilia: Julian Alaphilippe (Deceuninck), Marc Hirschi (Sunweb), Tadej Pogačar (UAE) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Il finale in volata sembrava dovesse essere uno scontato affare a due tra Alaphilippe e Hirschi, le due ruote più veloci, ma il neo-campione del mondo francese ha avuto 50mt di follia finale, prima scartando sulla sinistra scompostamente chiudendo la porta a Hirschi che è stato in piedi per miracolo e poi esultando a braccia alzate ai -20mt e facendosi infilare sulla linea del traguardo per 15cm da un caparbio Roglic.

Alaphilippe è stato retrocesso al 5° posto e multato, quindi il podio è Roglic 1°, Hirschi 2° e Pogačar 3°, ma l’immagine di Alaphilippe infilato a braccia alzate resterà nella storia. E forse nella testa del francese, che è sembrato sicurissimo dei propri mezzi e probabilmente galvanizzato dalla maglia iridata, ma anche nervoso per tutta la gara (segnata da due cadute ed un cambio di una scarpa a dire la verità). Anche prima del rettilineo finale ha quasi causato una caduta per aver scartato violentemente a destra mentre si guardava indietro. Le sue capacità sono indiscutibili, ma oggi è sembrato veramente poco lucido.

Un plauso invece a Roglic, il meno veloce dei 4, ma che ha tenuto duro veramente sino alla linea, conquistando una vittoria che gli ridarà morale dopo la batosta del Tour. Grandi segnali da Hirschi, ormai entrato nel novero dei grandi, e Pogačar, un corridore come non se ne vedevano da decenni.

Bella gara anche per Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix), eccellente 6°, che sembra tirato a lucido per Fiandre e Roubaix e Tom Dumoulin (Jumbo-Visma) ancora super-gregario per Roglic, ma in bella forma. Punto interrogativo per Chris Froome (Ineos), ritirato, che continua a non dare segnali positivi di alcun tipo.

Purtroppo stagione finita per Greg Van Avermaet (CCC), che si è scontrato violentemente contro un divisorio stradale mal segnalato. Per lui lussazione acromioclavicolare, tre costole fratturate, pneumotorace e piccola frattura della prima vertebra toracica. Un augurio di pronta guarigione.

 

 

Commenti

  1. samuelgol:

    Può darsi sia andata così. Magari si è sentito al di sopra e ha commesso errori di valutazione. Del resto anche loro essendo giovani accumulano esperienza col tempo e le doti fisiche che dai 30 in poi lentamente li abbandonano, sono compensate dalle doti di esperienza che li aiutano nella gestione delle gare. I campioni, e Alaphilippe lo è, imparano e migliorano dai loro stessi errori. Errori che Alaphilippe, sono sicuro, non ripeterà.
    Sono d'accordo su tutta la linea.
  2. Gara non esaltante che negli ultimi 100 metri ha immediatamente cambiato registro:)))::)))::)))::)))::))): era da un bel po' non vedevo così tanti imprevisti tutte assieme.
    Mi ha impressionato il 6° posto di MVdP sopratutto dopo quello che ha combinato il giorno precedente. Per chi se l'è perso vedi di seguito
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