Giro 2020: Démare, Sagan e Ballerini: la vittoria è questione di millimetri

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[Comunicato stampa] Joao Almeida incrementa il vantaggio nella generale grazie a due secondi di abbuono conquistati al traguardo volante.

Villafranca Tirrena, 6 ottobre 2020 –  Arnaud Démare (Groupama-FDJ) ha ottenuto la sua seconda vittoria di tappa al Giro d’Italia (dopo la 10a frazione a Modena del 2019). Ha battuto al photofinish Peter Sagan (Bora – Hansgrohe) e Davide Ballerini (Deceuninck-Quick Step) sul traguardo di Villafranca Tirrena, nell’ultima tappa della Corsa Rosa in Sicilia. La Maglia Rosa Joao Almeida (Deceuninck-Quick Step) ha aumentato a due secondi il suo vantaggio su Jonathan Caicedo (EF Pro Cycling), dopo averlo battuto al traguardo volante.

LE PILLOLE STATISTICHE

  • Seconda vittoria al Giro per Arnaud Demare dopo la Ravenna-Modena del 2019. Per Arnaud Demare è l’11^ vittoria stagionale: plurivittorioso tra i professionisti quest’anno. Nel 2020 la sua prima vittoria è stata la Milano-Torino del 5 agosto.
  • Secondo podio di tappa Al Giro per Peter Sagan, di nuovo secondo dopo la tappa di Agrigento.
  • Primo podio di tappa al Giro per Davide Ballerini. Prima di oggi il suo miglior risultato era stato il 5° posto nella tappa 10 del 2018 a Gualdo Tadino.

La Maglia Rosa Joao Almeida subito dopo aver preso due secondi di abbuono transitando in seconda posizione al traguardo volante di Barcellona Pozzo di Gotto

RISULTATO DI TAPPA
1 – Arnaud Demare (Groupama – FDJ) – 140 km in 3:22’13”, media 41.540 km/h
2 – Peter Sagan (Bora – Hansgrohe) s.t.
3 – Davide Ballerini (Deceuninck – Quick – Step) s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1 – João Almeida (Deceuninck – Quick – Step)
2 – Jonathan Caicedo (EF Pro Cycling) 2″
3 – Pello Bilbao (Bahrain – McLaren) a 39”

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – João Almeida (Deceuninck – Quick – Step)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Peter Sagan (Bora – Hansgrohe)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Jonathan Caicedo (EF Pro Cycling)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – João Almeida (Deceuninck – Quick – Step), indossata domani da Harm Vanhoucke (Lotto Soudal)

CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa Arnaud Demare: “Dopo aver tagliato il traguardo non ero sicuro di aver vinto. Ho visto Ballerini festeggiare e ho pensato di essere arrivato secondo fino a quando non mi hanno chiamato per il podio.
Sono super felice. È stato un finale molto particolare, volevamo mantenere alta la velocità perché Gaviria e Viviani [poi rientrato] erano attardati di 25-30 secondi. All’ultimo km il mio compagno di squadra Miles Scotson ha accelerato e ha provato ad andare via da solo, la Cofidis ha dovuto lavorare per riprenderlo e così ho potuto salvare energie prezione per lo sprint finale. Ho avuto buone gambe ma anche un po’ di fortuna”.

La Maglia Rosa João Almeida: “Quando ho visto Caicedo provare a prendere l’abbuono allo sprint intermedio ho deciso di reagire. Sono riuscito a batterlo e ad incrementare il vantaggio nella generale: un altro giorno in Maglia Rosa! Domani abbiamo altre salite impegnative da affrontare, mi aspetto attacchi da parte di alcuni corridori. Spero di poterli seguire e rimanere in testa alla classifica generale.”

La Maglia Ciclamino Peter Sagan: “Quando ho tagliato il traguardo non sapevo se avessi vinto, fatto secondo o terzo. In uno sprint così serrato a volte vinci a volte perdi. La nostra tattica era di rendere la corsa dura sulla salita. Sono soddisfatto della squadra, i miei compagni hanno fatto un ottimo lavoro. Adesso sono in Maglia Ciclamino anche se solo per pochi punti, spero di continuare a tenerla”.

La Maglia Azzurra Jonathan Caicedo: “Non sono un corridore veloce. Ero in una situazione in cui avrei potuto prendere il comando della corsa quindi ho tentato la fortuna per prendere l’abbuono al traguardo volante. Non ha funzionato ma continuerò a lottare per la Maglia Rosa. Sono molto motivato”.

Commenti

  1. Sagan sembra che negli ultimi paio d'anni abbia perso un po di smalto in volata e la sensazione è che sia in fase calante o quantomeno che il suo meglio lo abbia già dato.
    Ricordo che ha cominciato a vincere a 20 anni, ne ha 30 e va per i 31. Di solito chi comincia presto a vincere, finisce anche presto di vincere...
    Fra qualche giorno al Giro o alle classiche del prossimo anno sicuramente mi smentirà... :-)xxxx
  2. Ser pecora:

    È una cosa che mi pare sottovalutata quando si parla di Sagan, che è il campione che è, ma ha anche un numero record di secondi posti: 113 vittorie in carriera, ma 105 secondi posti e 53 terzi posti. E nei secondi posti ce ne sono alcuni di "peso": due alla Sanremo, uno al Fiandre, due alla Omloop, due alla Strade Bianche, uno alla Harelbeke.

    E se nelle classiche ci sta anche, nei grandi giri, più da sprinter, la cosa diventa più evidente:
    Su 172 tappe corse al Tour ne ha vinte 14, ma ha 24 secondi posti e 13 terzi posti.

    Secondo me è uno che avrebbe potuto vincere molto di più, ma mi è sempre parso che a volte gli manchi qualcosa, e non certo a livello fisico. Veramente quei 10cm che a volte gli sono rimasti nelle gambe anche contro avversari che potrebbe battere in volata 9 volte su 10 normalmente (Ciolek e Kwiatkowski ad es.).
    Concordo, per un motivo o per un altro, ha davvero una infinità di secondi posti pur essendo oggettivamente un corridore molto veloce, se non velocissimo per non essere uno sprinter puro.

    Spesso battuto da un avversario oggettivamente superiore per condizione di forma o caratteristiche rispetto al percorso, o semplicemente perché il suo essere generoso, accumulare molti giorni di gara ed essere un potenziale vincitore su svariate tipologie di percorso fa sì che sia spessi in ballo per la vittoria senza essere dominante o magari avendo speso di più del velocista puro di turno.
    A io avviso esserci sempre è un gran pregio in questo ciclismo molto specializzato e mirato su pochi obbiettivi stagionali, ma giocoforza il rovescio della medaglia è che non si possa sempre vincere.

    La cosa davvero "strana", se vogliamo, è che probabilmente finirà la carriera senza aver messo in bacheca una Sanremo quando, sulla carta, parrebbe il corridore perfetto per questa Monumento.

    Ciò detto gli auguro di cuore una vittoria al Giro, se la merita.
  3. Ser pecora:

    È una cosa che mi pare sottovalutata quando si parla di Sagan, che è il campione che è, ma ha anche un numero record di secondi posti: 113 vittorie in carriera, ma 105 secondi posti e 53 terzi posti. E nei secondi posti ce ne sono alcuni di "peso": due alla Sanremo, uno al Fiandre, due alla Omloop, due alla Strade Bianche, uno alla Harelbeke.

    E se nelle classiche ci sta anche, nei grandi giri, più da sprinter, la cosa diventa più evidente:
    Su 172 tappe corse al Tour ne ha vinte 14, ma ha 24 secondi posti e 13 terzi posti.

    Secondo me è uno che avrebbe potuto vincere molto di più, ma mi è sempre parso che a volte gli manchi qualcosa, e non certo a livello fisico. Veramente quei 10cm che a volte gli sono rimasti nelle gambe anche contro avversari che potrebbe battere in volata 9 volte su 10 normalmente (Ciolek e Kwiatkowski ad es.).
    questo dice solo una cosa,che comunque sia Sagan c'e' sempre,probabilmente sbaglia pure qualcosa ma comunque lui c'e' sempre,anche in questi ultimi 2 anni difficili.
    Poi che oggi non sia il Sagan di 3-4 anni fa' e' certo,ma comunque al Giro lo vedo meglio che al Tour,ok che non sono neppure le stesse corse,ma a me sembra meglio
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