Il governo federale svizzero ed i cantoni di Vaud e Valais, dove si trovano Aigle e Martigny in cui si sarebbero dovuti tenere i campionati mondiali annullati a causa della pandemia, hanno richiesto indietro all’UCI i 10,9 milioni di euro versati per organizzare l’evento.
Il consigliere nazionale Aline Trede alla Neue Zürcher Zeitung ha dichiarato che “sarebbe assurdo per un’associazione sportiva mondiale ottenere milioni di denaro pubblico per un evento che non si è svolto. Chiediamo quindi all’UCI il rimborso immediato del denaro ricevuto dal governo federale, dai cantoni e dai comuni, una volta dedotte le spese sostenute“.
I campionati mondiali di Aigle-Martigny sono stati annullati in ragione delle misure prese dal governo svizzero per contrastare la pandemia di coronavirus. Campionati mondiali che si sono poi tenuti ad Imola, in Italia. Per l’organizzazione dell’evento il solo governo federale svizzero ha versato 5 milioni di euro all’UCI, che come spiega sempre il consigliere Trede: “Si tratta di denaro ottenuto tramite imposte. È una questione urgente per noi“.
1. a metà agosto il governo federale ha limitato le manifestazioni sportive (e non solo) a 1000 spettatori
2. a questo punto gli organizzatori rinunciano (e i denari sono già in cassa all’UCI)
giuridicamente il governo federale non ha proibito l’evento = non risponde dei danni verso nessuno
gli organizzatori, i cantoni e il gov.federale dovranno capire se possono ottenere il rimborso da UCI dei soldi versati andando a leggersi il contratto (se vogliamo stile granfondo annullate dove non vige l’obbligo giuridico, ma che MDD insegna in una qualche maniera risarcisce chi aveva pagato la quota)