Il ciclismo professionistico sta vivendo un periodo cerniera, diviso tra un passato che si sta disgregando nelle faide interne tra federazioni, UCI, agenzie antidoping, associazioni corridori e organizzatori di corse, ed i tentativi dei corridori di organizzarsi per sfuggire a questo paradigma nel quale sono stati, più che altro, sempre un ingranaggio.
A movimentare le cose non è solo la recente creazione di un nuovo sindacato di corridori, The Riders Union, ma soprattutto l’interesse per i ciclisti degli agenti. Ormai è risaputo che pochi agenti si spartiscono il gruppo dei corridori, ed in parte si stanno sostituendo in qualità di talent scout e promotori alle categorie minori. Andando a scombinare equilibri consolidati, ed in alcuni casi ad infastidire i Team Manager delle squadre, come nel caso di Richard Carapaz tra Movistar e Ineos.
Ora però è sceso in campo un nome importante nel nome degli agenti, Jorge Mendes, che cura gli interessi (tra gli altri) dei connazionali Cristiano Ronaldo e José Mouriño in ambito calcistico, ma anche del pilota di F1 Charles Leclerc. Mendes da quest’anno curerà anche gli interessi di Joao Almeida (Deceuninck-QuickStep) e Ruben Guerrero (EF Education First- Nippo).
Mendes, o meglio, la sua agenzia Polaris Sports, è attiva soprattutto con atleti di lingua portoghese, quindi anche molti brasiliani, e soprattutto nel mondo del calcio, quindi con un notevole portfolio in termini finanziari. Questo potrebbe essere un elemento determinante nello scombinare le carte nel mondo del ciclismo facendo “pesare” molto di più l’immagine dei singoli corridori. Cosa questo porterà nella pratica sarà da vedere, ma potrebbe essere in ogni caso il vettore di unn deciso cambiamento nei rapporti di forza.
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