La catena reinventata

16

La catena della bicicletta è uno dei pochi componenti a essere rimasto pressoché invariato da quando è stato inventato… almeno fino a oggi. La taiwanese Taya Chain ha presentato una catena rollerless, in pratica priva dei rullini di cui sono dotate tutte le catene attualmente in commercio. La maglia interna è infatti costituita da due singole parti che si interfacciano direttamente, unite da un pin-rivetto. Questa animazione 3D a cura di Gianluca Ricceri ci mostra nel dettaglio la tecnologia di Taya. Notare la forma familiare del braccio robot… geniale!

YouTube video

 

La costruzione rollerless, secondo quanto dichiara Taya, riduce drasticamente l’allungamento della catena, la cui causa principale sono i rullini stessi, riduce il peso complessivo e aumenta la rigidezza laterale della catena che diventa quindi più precisa.

L’accoppiamento delle due maglie interne prevede inoltre una sorta di piccolo interstizio che funge da serbatoio per il lubrificante, così da mantenere le prestazioni più a lungo.

In attesa che Taya diffonda maggiori notizie sulla catena Rollerless, compresi dettagli come prezzo di listino e peso, sappiamo che sarà disponibile sia in versione da 11 velocità che da 12 velocità.

Taya Chain

Testo di Francesco Mazza

 

Commenti

  1. interessante il trattamento di PFD con DLC, qualcosa si era già visto.
    Buona l'idea, il prezzo sarà folle e, come già asserito da @maxleran ci sarà più sforzo su corona/pignoni

    Perchè in MotoGP non la stanno già usando?
  2. marco:

    Leggi tutto...
    nel mio immaginario la catena non deve essere rigida lateralmente per aumentare la precisione. E' il cambio che deve essere preciso. La catena sta dove è il cambio, ma deve mantenere una certa flessibilità laterale per la cambiata, altrimenti è rumorosa. Inoltre per come sono atualmente le trasmissioni la catena ha sempre un certo angolo di uscita dal pignone posteriore (rispetto alla direzione di marcia), un angolo di ingresso superiore sulla corona, un agolo di uscita dalla corona e un angolo di ingresso sulla puleggia di raccolta. Una catena che si adatti e non rigida è fortemente raccomandata per ridurre attriti, rumore e consumo delle corone e della catena stessa.
    Forse questa taya ha una maggiore efficienza nei sistemi fixed
    C'è un punto che non ho capito. Con il sistema a rullino quando la catena ingaggia il pignone(o puleggia/corona), il rullino sta fermo e il seguente "girare" della catena per "abbracciare" il pignone genera un attrito che è solo interno alla catena tra rullino e guancette interne delle piastre interne. Non c'è attrito sull'incavo del pignone se non per il posizionamento del rullino sulla posizione di lavoro.
    Con il sistema rollersless è la piastra interna che ha una specie di estensione dimensionalmente simile a quella dei rullini, ma che è libera di ruotare (immagino la piasta interna abbia un foro più grande del rivetto). Quando questa ingaggia il pignone e ruota per abbracciarlo, genera per forza un attrito diretto a strusciamento metallo su metallo sul pignone/puleggia/corona che sia. mi sbaglio? se fosse cosi te credo che la catena dura di più essendo di acciao duro, ma i pignoni e le corone? A meno che la parte di piastra interna che fa la funzione di rullino non sia di un materiale più morbido. ma 'attrito ci sarebbe sempre. Boh, non chiarissimo.
  3. Zac36100:


    Nel complesso trovo che sia tutta una questione di marketing per vendere una catena in +
    Ne sono convinto.. ma stiamo a vedere se qualcuno le prova e cosa ne esce, sai mai che abbiano trovato la quadra all'annoso problema attriti.
Articolo precedente

La WADA approva sanzioni più leggere per cocaina e cannabis

Articolo successivo

Pogačar risponde alla Jumbo sulla prestazione alla crono del Tour

Gli ultimi articoli in News