Van Aert, Pogačar: due mari, due re

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[comunicato stampa] San Benedetto del Tronto, 16 marzo 2021 –  Wout van Aert conclude la 56esima edizione della Tirreno-Adriatico Eolo sulla costa adriatica nello stesso modo in cui l’ha iniziata sulla costa tirrenica. Pedalando contro il tempo, ha battuto il campione europeo a cronometro Stefan Küng e il campione del mondo a cronometro Filippo Ganna. Quarto in classifica nella tappa conclusiva, Tadej Pogačar vince la Corsa dei due Mari. Una corsa ricca di campioni, la Tirreno-Adriatico Eolo di quest’anno è stata segnata dalle vittorie di tappa di Julian Alaphilippe (Tappa 2), Mathieu van der Poel (Tappa 3 e 5), Pogačar (la tappa regina con arrivo a Prati di Tivo) e Mads Würtz Schmidt (Tappa 6). Van der Poel si è aggiudicato il premio di corridore più combattivo. E Mikel Landa è salito sul podio finale, assieme a Pogačar e van Aert, come terzo nella Generale. 

CLASSIFICA GENERALE
1 – Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates)
2 – Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) a 1’03”
3 – Mikel Landa (Bahrain – Victorious) a 3’57”

LE MAGLIE

  • Maglia Azzurra, leader della classifica generale, sponsorizzata da Sara AssicurazioniTadej Pogačar (UAE-Team Emirates)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo ZanettiWout van Aert (Team Jumbo-Visma)
  • Maglia Verde, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Enel Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Sportful Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates)

RISULTATO TAPPA 7
1 – Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) – 10.1 km in 11’06″13, media 54.595 km/h
2 – Stefan Küng (Groupama – FDJ) a 06″32
3 – Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) a 11″31
STATISTICHE

  • Tadej Pogačar ha vinto la Tirreno-Adriatico più veloce della storia: velocità media di 41.681 km/h. Wout van Aert ha vinto la terza cronometro individuale più veloce nella storia della Corsa dei due Mari, a 54,595 km/h (dopo Filippo Ganna, 56,636 km/h nel 2020, e Giuseppe Saronni, 55,067 km/h nel 1978).
  • Stesso podio ma diversa classifica ai mondiali 2020 a cronometro e alla 7a tappa della Tirreno-Adriatico: Ganna, van Aert, Küng.
  • Tadej Pogačar è il secondo sloveno a vincere la Tirreno-Adriatico dopo Primož Roglič nel 2019. A 22 anni, è il quinto vincitore assoluto più giovane dopo Giuseppe Saronni (20 anni) nel 1978, Thomas Dekker nel 2006, Filippo Pozzato nel 2003 e Rolf Sorensen nel 1987.

CONFERENZA STAMPA

Il vincitore della Tirreno Adriatico Eolo, Tadej Pogačar, ha dichiarato in conferenza stampa: “Ho iniziato la mia stagione con grande ambizione allo UAE Tour: il mio primo obiettivo. Già lì mi sentivo in ottima forma, e lo sono ancora. Le aspettative per la mia vittoria erano tante. Volevo vincere”.

Il secondo classificato, Maglia Ciclamino, e vincitore della crono conclusiva, Wout van Aert, ha detto: “Questa vittoria mi rende fiducioso. Ho lavorato molto con la mia squadra per questa crono conclusiva e ieri ho avuto modo di risparmiare tutte le mie energie per questa tappa. Date le mie prestazioni di questa settimana, penso di non essermi mai sentito così in forma. Sono contento del mio secondo posto, battuto solo dal vincitore del Tour de France. Ora è importante recuperare per la Milano-Sanremo”.

Il terzo classificato, Mikel Landa, ha commentato: “In passato, proprio a causa della crono conclusiva, ho perso il podio sia al Tour de France che al Giro d’Italia. Sono molto contento del mio terzo posto quest’oggi. Prima della gara abbiamo esaminato la lista dei partenti e ci siamo resi conto che c’erano dai dieci ai venti top-riders in lizza per la Classifica Generale. Essere arrivato tra i primi tre è un buon risultato e un segnale incoraggiante per le prossime gare della stagione”.

Mathieu Van der Poel, premiato come il corridore più combattivo della corsa, ha detto: “Sono molto felice delle mie due vittorie di tappa alla Tirreno-Adriatico e sono pronto per la Milano – Sanremo. Ho usato le ultime due giornate per riprendermi dalla vittoria della quinta tappa, in cui sono andato oltre i miei limiti. La corsa di sabato sarà tutta un’altra storia”.

Commenti

  1. van aert e' veramente un campione completo , capace di vincere dal cx alle classiche , alle crono , a un tour di 2 settimane
    pogaciar un bambino prodigio , quando si toglie il casco sembra che sia sceso dalle giostre e dica ... andiamo gia' a casa?
    MVP un ragazzo col turbo incorporato.
    APhilippe tiene alto l'onore del resto del mondo.
  2. La crono di SanBenedetto si ripete uguale dal 2015 (7 volte). Il percorso di 10056 metri parte con un paio di curve, e dopo 500 metri c'e' un rettilineo di oltre 5km lungo il mare dove si fanno grandi velocita'. Quindi curva ad U dove si frena molto, ed un rettilineo di ritorno interrotto solo da dolci curve su cui non si frena. E' un percorso su cui sono passato varie volte d'estate, ma non ci si puo' sfrecciare ai 60 causa pedoni ed auto (altrimenti le gambe ce le avrei eh eh ). Il fatto che si vada e torni praticamente in versi opposti mitiga l'effetto che il vento puo' avere in momenti diversi, ed e' un percorso su cui e' possibile confrontare le performance di annate diverse. Certo, meteo, periodo dell'anno (!), fatiche fatte in precedenza etc cambiano, ma difficilmente si puo' trovare di meglio per un tale confronto.

    Misurare i distacchi in 'secondi al km' e' pero' poco indicativo su un percorso cosi' breve dove si fanno grandi velocita'. Per capirsi, se fate un km a 50 all'ora, dovete andare a 50.7 per migliorare il tempo di un secondo. Se andate a 56.4 (media di Ganna nel 2020), dovete fare quasi 57.3 per guadagnare un secondo al km. Nel secondo caso, la differenza di incremento di watt sara' quasi il doppio del primo caso (se per dire vi servivano 15watt extra per andare da 50 a 50.7, ve ne serviranno almeno 25 per passare da 56.4 a 57.3). Se ci mettete che nei primi 500m e nella curva ad U la media e' ben piu' bassa, capite quanto sia in realta' ampio un margine di 20 secondi sul percorso.

    Riporto allora i tempi su questo tracciato di alcune delle locomotive che hanno segnato il decennio:

    2015
    1. Fabian Cancellara 11'23"
    3. Vasil Kiryienka 11'32"

    2016
    1. Fabian Cancellara 11'08"
    3. Tony Martin (GER) 11'23"

    2017
    1. Rohan Dennis 11'18"
    5. Primož Roglič 11'29"
    8. Geraint Thomas 11'34"

    2018
    1. Rohan Dennis 11'14"
    9. Primož Roglič 11'32"
    10. Vasil Kiryienka 11'32"

    2019
    1. V. Campenaerts 11'23"
    7. Tom Dumoulin 11'31"
    8. Rohan Dennis 11'32"
    10. Filippo Ganna 11'35"

    2020
    1. Filippo Ganna 10'42"
    2. V. Campenaerts 11'02"
    3. Rohan Dennis 11'08"
    4. Geraint Thomas 11'10"

    2021
    1. Wout van Aert 11'06"
    2. Stefan Küng 11'12"
    3. Filippo Ganna 11'17"
    4. Tadej Pogačar 11'18"


    Ovviamente il 2020 e' un anno particolare, la Tirreno si e' disputata a settembre, ma comunque sia per tempo che per distacchi la prestazione di Ganna resta di un'altra categoria rispetto a tutte le altre (per altro erano 8 tappe), indipendentemente dai fattori meteo etc.

    Escludendo il 2020, la prestazione di van Aert resta impressionante. Soprattutto se si pensa che tutti gli altri in questa lista hanno riposato e preparato la crono nei giorni precedenti, mentre van Aert non solo era in classifica, ma ha fatto fatiche indicibili quasi tutti i giorni. Fa eccezione Dennis nel 2017, che e' arrivato secondo dietro Quintana, ma comunque l'unica tappa dura con distacchi era stata la quarta (Terminillo).
  3. La Tirreno Adriatico non mi ha mai particolarmente entusiasmato ma questa edizione è stata veramente molto bella, con le Strade Bianche sono state quelle più avvincenti. Serviva un ricambio generazionale improvviso e violento per valorizzarle come meritano almeno sicuramente dal punto di vista spettacolare per quanto riguarda la T.A.
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