Ormai il Giro d’Italia è alle porte, si scaldano i motori e le squadre sono pronte per l’avventura di tre settimane. Dopo un’edizione 2020 marchiata da pandemia e ritiri eccellenti a raffica (ma con finale thrilling tra giovani promesse) chi sarà il vincitore della maglia rosa 2021? Chi i favoriti e chi la sorpresa?
AG2R Citroën: La squadra francese punterà a qualche tappa, ma non sembra troppo attrezzata. Qualcosa potrebbero fare in tappe dal profilo misto con una fuga buona Tony Gallopin o Lawrence Naesen, ma le probabilità sembrano scarse.
Alpecin-Fenix: quella che viene sempre e solo menzionata come “la squadra di van der Poel” in realtà è una formazione competitiva (già 10 vittorie stagionali), in particolare negli sprint, con Tim Merlier e Gianni Vermeersch, quindi qualche tappa potrebbero portarla anche a casa.
Androni Giocatoli -Sidermec: la piccola wildcard ripescata dopo l’uscita della Vini Zabù potrebbe riservare qualche sorpresa con Simon Pellaud e Jefferson Cepeda. Siamo sicuri che dimostrerà di poter stare al Giro con merito.
Astana- PremierTech: la formazione kazaka quest’anno ha fatto poco finora, con 2 sole vittorie stagionali al giro dei Paesi Baschi. Al Giro si presenta con una formazione molto forte e completa, con capitano il 25enne Alexander Vlasov, sfortunato lo scorso anno, ma che punta almeno al podio in questa edizione. 3° al TotA, dovrebbe essere pronto a puntino ed è uno dei favoriti. Come gregari in salita un misto di giovani ed esperti con Tejada, Leon Sanchez, Gorka Izagirre. Felline potrebbe (finalmente) puntare a qualche tappa.
Bahrain-Victorious: La squadra c’è ed è forte: Pello Bilbao, Damiano Caruso, Gino Mäder, Matej Mohoric, Rafael Valls, Jan Tratnik e Arashiro. Tutti per capitan Mikel Landa, che questa volta, a 31 anni, ha l’occasione della vita. Però Landa è Landa…quindi, alle brutte, attenzione a Bilbao che potrebbe diventare l’uomo di punta in corso d’opera. Comunque tra i favoriti, almeno per un podio.
Bardiani CSF Faizané: difficile pensare a grandi exploit per questa formazione, ma ha pur sempre due vincitori di tappe al Giro (5 in 2), Visconti e Enrico Battaglin. Il secondo in particolare potrebbe tirar fuori il coniglio dal cilindro, dopo aver dato buoni segnali al TotA.
Bora-Hansgrohe: tutti aspettano Sagan, memori della tappa di Tortoreto dello scorso anno, ma la formazione tedesca si presenta con un uomo che può fare classifica eccome, ovvero Emanuel Buchman. Matteo Fabbro è il vice e potrebbe finalmente mostrare le sue capacità, che ci sono, come visto alla Tirreno con un 5° posto a pochi secondi da Bernal.
Cofidis: una squadra in disperato bisogno di risultati (2 vittorie quest’anno) e che si aggrappa ovviamente a Elia Viviani per ottenerle.
Deceunick-QuickStep: grande attesa per il debutto ad un grande giro per Remco Evenepoel, che rientra però alle corse dopo quasi un anno di stop dopo la caduta al Lombardia (la forma la si capirà già dal prologo). In realtà il capitano è Joao Almeida, 15gg in maglia rosa lo scorso anno (record portoghese) e che è deciso a ripetersi. Che non sia stato un fuoco di paglia lo ha fatto ben capire con i risultati di questa stagione (3° UAE-Tour, 6° Tirreno-Adriatico, 7° Catalunya). Fausto Masnada altro corridore “caldo” che potrebbe puntare a qualche tappa, così come gli altri, da tradizione Deceuninck. A cominciare da Remy Cavagna nel prologo.
EF Education-Nippo: altra squadra nell’ombra sin qui nella stagione, con 2 sole vittorie alla Paris-Nice. È una squadra che però negli anni ha sempre riservato sorprese. Hugh Carty sorpresa non dovrebbe essere, ma dovrebbe puntare alla classifica tra i favoriti dopo il 3° posto alla Vuelta dello scorso anno. Il resto della squadra c’è per supportarlo con Caicedo, TJ van Garderen e Guerreiro. Bettiol il jolly per qualche tappa.
Eolo-Kometa: formazione giovane con tutti italiani tranne lo spagnolo Ropero. Si potrebbero vedere in qualche sprint con Belletti e Wackerman.
Groupama-FdJ: quest’anno il treno di Démare, che l’anno scorso ha fatto razzia di tappe, ferma in Francia, quindi la formazione francese si presenta con una squadra più da classifica. Sebastian Reichenbach o Rudy Molard potrebbero fare bene in qualche tappa.
Intermarché-Wanty Gobert: la squadra belga, con il contatore fermo a zero vittorie in stagione, sembra decisa a provare qualche cosa in tappe da fuga. Nel parterre di sprinter presente Andrea Pasqualon potrebbe fare bene.
Ineos-Grenadiers: La corazzata britannica è al Giro per vincere, e sembra avere tutte le pedine per farlo. Il prologo di Torino sembra fatto apposta per mettere la maglia rosa sulle spalle di Filippo Ganna; per il resto ci dovrebbe pensare Egan Bernal, con l’aiuto dei fidati Sosa e Martinez. Mal che vada c’è Sivakov, con cui la Ineos potrebbe occupare comunque il podio. Moscon sembra in palla per tentare qualcosa di buono.
Israel Start-Up Nation: la squadra israeliana si presenta con Dan Martin capitano. Fin qui in stagione non ha mostrato niente di eclatante, ma il 34enne irlandese ha dalla sua esperienza e tenacia. Se la sua solita sfortuna sarà distratta è tra i favoriti. Sarà tuttavia poco supportato in salita, tranne con Alessandro De Marchi. In compenso in pianura nessun problema dietro Dowsett, Brändle, Bevin e Cimolai, che qualche tappa potrebbero puntarla.
JumboVisma: l’altro squadrone del WT porta una squadra meno titolata di quella che andrà al Tour. George Bennett l’uomo di punta. Dylan Groenewegen rientra alle corse dopo l’incidente del giro di Polonia. Se psicologicamente sarà integro potrebbe essere l’uomo da battere negli sprint.
Lotto-Soudal: dalla squadra belga tutti si aspettano gli sprint vincenti di Cale Ewan e le fughe di Thomas DeGendt.
Movistar: è il Giro di Marc Soler, el niño che dovrebbe rappresentare il dopo-Valverde (assieme a Mas) della formazione spagnola nei GT. La squadra c’è, con gli ottimi Vilella, Cataldo ed il giovanissimo talento Matteo Jorgenson.
Team Bike Exchange: la formazione australiana porta in dote il favorito n°1., Simon Yates. Il quale sembra in palla dopo la vittoria al TotA ed un percorso ottimale di avvicinamento.
Team DSM: Dalla ex-Sunweb ci si attende la conferma di Jai Hindley ed il risultato della carriera per Romain Bardet. In ogni caso la squadra ha necessità di un qualche risultato in una stagione in cui per ora hanno afferrato una sola vittoria con Bol alla Paris-Nice.
Team Qhubeka-Assos: una sola vittoria stagionale anche per la cenerentola del WT, con Giacomo Nizzolo che rappresenta l’uomo per ottenere vittorie di tappa allo sprint. Il resto della squadra è composta buoni uomini, ma manca il tenore. Pozzovivo a 38 anni però è ancora li col sorriso e potrebbe far da chioccia a Frankiny, che in salita potrebbe puntare a qualche buon risultato.
Trek-Segafredo: Vincenzo Nibali punta alla tripletta, ma la recente frattura al polso non è proprio il viatico ideale. Ad ogni modo non gli manca niente tra esperienza, doti e mentalità per fare bene. E pure la squadra, che con Brambilla, Ciccone e Mollema è tra le migliori. Ognuno di questi può tentare un acuto e dare pure un occhio alla classifica.
UAE-Emirates: Davide Formolo, dopo tre Top-Ten nei GT in carriera tenta di migliorarsi, con Conti, Dombrovsky e Ulissi a dargli manforte. L’altra metà della squadra è dedicata a Fernando Gaviria a caccia di tappe allo sprint. Ulissi sicuramente proverà ad incrementare il proprio bottino di tappe vinte al Giro, già 8 in bacheca.
La sicurezza: Yates. L’outsider: Dan Martin. Lo sprint: Ewan e Groenewegen. La sorpresa: Evenepoel.
non è la stessa cosa ma ci somiglia un pochino ;)
Yates più affidabile, Bernal secondo me più forte ma con punto interrogativo. Vlasov ancora giovane.
Evenepoel difficilmente può avere il colpo necessario addirittura per vincere già ora.