Wout Van Aert (Jumbo-Visma) ha vinto l’ultima cronometro individuale del Tour de France. Il belga ha realizzato il miglior tempo tra Libourne e St.Émilion imponendosi in 35’53” a 51,3km/h di media. Ha battuto Kasper Asgreen (Deceuninck-Quick Step) di 21″ ed un eccellente Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) di 32″. 8° Tadej Pogacar che salvo imprevisti catastrofici vincerà domani il suo secondo Tour consecutivo in carriera a soli 22 anni.
Invariata la classifica generale.
Van Aert con questa vittoria si è aggiudicato al Tour una cronometro, una tappa di alta montagna (il doppio Ventoux alla 10^ tappa) oltre ad una tappa allo sprint nel 2020. Solo un altro corridore è riuscito ad aggiudicarsi tre tipologie di tappe differenti allo stesso modo nel 21° secolo: il norvegese Thor Hushovd.
la grande "emozione" è legata a quando uno scopre uno sport (anche solo televisivamente). Perché tutto è nuovo, tutto è entusiasmante, e proprio perché ci sono tanti dettagli che non si conoscono e che rendono più "passionale" seguire il tutto. Tanti dettagli e più conoscenza a volte, se non spesso, "mediano"le emozioni. Le cose diventano più ragionate e quindi meno intense.
Ma vale un po' per tutto credo. Dalla musica a cose più poetiche.
Per dire, mia nonna ricordava "l'emozione" di sentire le imprese di Coppi e Bartali alla radio. Dal '50 in poi non sapeva più il nome di un ciclista (forse Koblet e Magni).
Fine anni '90 c'è stata una mediatizzazione mai vista prima in Italia del ciclismo (il primo Giro sui canali Mediaset!). Ergo, oggi è pieno di "emozionati" di Pantani sulla 40ina. Già a quelli sotto i 30 non gliene frega niente.
Tra 20 anni i 40enni si ricorderanno con nostalgia le emozioni date da Bernal e Pogacar di qui e di la.
A mio avviso, se per rendere aperta a tutti una vittoria, bisogna tornare a 100 anni fa in cui nessuno sapeva nulla degli avversari in gara, o peggio fornire informazioni sbagliate, tanto vale buttare random un pò di puntine sulla strada e a chi capita amen. Nello sport, per me, deve vincere il più bravo in quella gara, non quello che pesca un jolly dal mazzo a caso. Ribadisco, per me.