Richard Carapaz (Ecuador) ha vinto l’oro olimpico ai giochi di Tokyo in solitaria, battendo Wout Van Aert (Belgio), argento, e Tadej Pogačar (Slovenia), bronzo.
Gara in cui hanno fatto la parte del leone le squadre più forti, Belgio in primis, che ha tenuto alto il ritmo e fatto selezione nell’impegnativo percorso, ma ai -25km è stato il duo composto dall’ecuadoriano Carapaz e dallo statunitense Brandon McNulty a lanciare l’attacco decisivo, distanziando il gruppetto di 11 inseguitori. Poi Carapaz ha attaccato nuovamente ai -5,8km sull’ultima corta salita prima del traguardo lasciando il compagno di fuga. Dietro gli inseguitori non sono riusciti ad organizzarsi, temendo probabilmente la volata con Van Aert o un attacco finale di Pogačar, ed hanno perso ulteriore tempo.
E cosi, 1’07” dopo il vittorioso passaggio di Carapaz sul traguardo si sono giocati il podio in volata gli inseguitori con Van Aert a battere di pochissimo Pogačar.
Un plauso a Carapaz che ha attaccato con perfetto tempismo regalando all’Ecuador un oro storico, il secondo dopo quello nella marcia 20km di Atlanta 1996, e che ne farà un eroe nazionale.
Ed ovviamente un plauso a Van Aert che ha fatto l’andatura e chiuso ogni buco possibile negli ultimi 30km in un gruppo composto praticamente solo di scalatori, dimostrando ancora una volta di essere il corridore più completo oggi. Per lui ancora un argento dopo i due del mondiale di Imola. Ed ovviamente tanto di cappello anche a Tadej Pogačar, anche lui a fare la corsa nel finale e pure con la forza di sprintare nel finale rischiando di battere uno specialista come il belga.
Migliore degli italiani Alberto Bettiol, 14° a +3’38”, vittima di crampi negli ultimi 20km.
Si dimentica anche di fare una analisi di quella che era la situazione all'epoca, cioè la crono la curava solo un certo tipo di Passista.
Intendo Posizione, materiali ecc, ecc..
Lo scultore che faceva classifica o mettevano in bici da crono una volta ogni anno e quel che saltava fuori, saltava fuori.
Forse il primo passista scalatore ad approvare crono in certo modo è stato Romingher con Testarossa...
Se poi si va al solito discorso di Indurain.. Probabilmente avrebbe vinto anche senza crono.... Visto che in salita non lo staccava nessuno e si staccava solo quando voleva lui...
Ma al DS della vini Zabu'.. Beppe Conti...:== chi glielo va a spiegare....:mrgreen:
Poi, nel discorso più complessivo, il problema non è che non abbiamo buoni ciclisti (che in generale ci sono), mancano però le punte; per quelle ci vuole talento e fortuna.
Sulla diagnosi delle cause per questa mancanza, credo che ognuno abbia le sue opinioni: secondo me, da una parte ci sono i 'cicli' storici che ogni nazione ha avuto (quanto tempo ha atteso la Francia prima di 'trovare' Alaphilippe?), dall'altra, probabilmente, la mancanza di multidisciplinarità nella formazione di base dei tecnici delle squadre giovanili.
Se guardiamo i corridori 'esplosi' negli ultimi anni, hanno un background molto differenziato e passano con disinvoltura dal ciclocross alla strada alla mtb, dalla crono alla salita, mentre da noi è tutto molto settorializzato, con mondi che non si parlano o, se lo fanno, lo fanno male (hai visto i percorsi degli ultimi campionati italiani di gimkana ciclopratistica... pardon, 'ciclocross'?).
E, ultima cosa ma forse la più importante: oggi andare in bici in Italia è diventata una cosa molto pericolosa, chi ha un figlio che vuole praticare questo sport se lo asseconda lo fa con tanti patemi d'animo. Io stesso, che pure amo il ciclismo e lo pratico fin da bambino, se le mie figlie avessero espresso il desiderio di praticarlo, avrei cercato di dissuaderle. Ricordo che a quindici anni giravo senza problemi e con tranquillità su strade che adesso evito per paura.
A questo proposito, ricordo che anche noi avevamo un talento che lasciava molto ben sperare per il futuro, che avrebbe potuto essere il nostro Pidcock o il nostro Evenepoel: Samuele Manfredi, che non si è ancora ripreso dal terribile incidente di due anni e mezzo fa.
E tutte queste sono cose su cui un CT, chiunque sia e per quanto bravo sia, può incidere ben poco, purtroppo.
Se proprio voleva fare una bella figura,era il siciliano che doveva farsi da parte,comunque non e' che con Formolo o anche Cattaneo sarebbe cambiata,purtroppo le punte erano Moscon ( che non era in giornata) e Bettiol ( che era in giornata) ma i crampi per chi ne soffre arrivano di colpo,senza dimenticare che comunque la parte piu' complicata era stata fatta,quindi dare contro a Bettiol o Cassani veramente non ha senso