Come farsi le barrette proteiche in casa

14

Parliamo di barrette proteiche. Avete mai provato a leggere la lista ingredienti di una barretta proteica industriale? Se ci fate caso, contengono parecchi ingredienti. Alcuni esempi? Miscela di proteine in polvere, zucchero, burro di cacao, lecitina di soia o di girasole, sciroppo di fruttosio, sciroppo di glucosio-fruttosio, maltitolo, glicerolo, sorbitolo, olio di colza, mono e digliceridi degli acidi grassi, olio di palma, sucralosio… e la lista potrebbe continuare!

Con questo non vogliamo dire che le barrette industriali vanno assolutamente evitate per non fare danni alla salute, anche perché poi ci sono alcuni produttori che sono più attenti di altri ad usare ingredienti più salutari ma, come per le barrette energetiche, vogliamo proporvi un’alternativa più sana e con pochi ingredienti che potete fare voi in casa, in modo da sapere cosa mettete dentro e poter anche personalizzare le barrette sulla base dei vostri gusti o esigenze alimentari!

Ricetta

80 g farina d’avena (farina di riso per chi è celiaco)
150 g albume d’uovo – banana schiacciata per vegani
40 g cacao amaro in polvere
50 g miele – sciroppo d’agave per vegani
30 g burro di arachidi – o altra crema di frutta secca o nulla
200 g proteine del siero di latte gusto cioccolato – proteine vegane in polvere per vegani
Scorza di 2 arance
Cannella
Latte o bevanda vegetale q.b. per regolare la consistenza

In una ciotola versare tutti gli ingredienti e mescolare bene con un cucchiaio. Regolare la consistenza con bevanda vegetale o latte di vacca per ottenere una crema. Versare il composto in una teglia foderata con carta da forno ed appiattire per dare lo spessore di 1 dito in altezza. Infornare per 10-15 minuti a 180 °C.
Le barrette proteiche fatte in casa si conservano in frigorifero per una settimana: meglio incartarle singolarmente e conservarle in un contenitore ermetico. Per conservarle di più (un paio di mesi), si possono congelare.

Se volete invece fare in casa delle barrette energetiche, qui trovate ricetta e video tutorial.

Qui trovate il sito di Gaia dove poter chiedere programmi personalizzati.
Seguiteli anche su IG.

 

Commenti

  1. Ottimo e' risaputo che lo sciroppo di fruttosio sia cancerogeno, e la feccia chimica industriale si meglio evitarla:
    sciroppo di glucosio-fruttosio, maltitolo, , sorbitolo, colza, mono e digliceridi degli acidi grassi, olio di palma, sucralosio.
    Per quanto riguarda la chitogenica solo per brevi periodi altrimenti andiamo ad intossicare l'organismo
  2. il fruttosio sarebbe cancerogeno? in quale universo?
    L'olio di colza è provato che faccia male, in generale gli olii fanno male ed i grassi idrogenati pure, ma dire che fruttosio, maltitolo e sorbitolo siano cancerogeni è falso
  3. Il Trattore:

    Così, pour parler:

    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22922366/

    Whereas glucose favors overall growth kinetics, fructose enhances protein synthesis and appears to promote a more aggressive cancer phenotype.

    Ovvero, non è cancerogeno, ma in presenza di una situazione di cancerogenicità, potrebbe favorirne il peggioramento.
    mah, una pubblicazione di 10 anni fa con tanti, troppi, condizionali e con determinati limiti che bisognere approfondire nella pubblicazione completa (oltre ad averne la capacità)
    per me troppo poco per dire "e' risaputo che lo sciroppo di fruttosio sia cancerogeno"
Articolo precedente

Cresce il mondo della bici, ma crescono anche i prezzi

Articolo successivo

Ciclomercato: Jakub Mareczko alla Alpecin-Fenix

Gli ultimi articoli in Allenamento e preparazione

Alcool e bici

Alcool e bici: quanti ciclisti riescono a resistere al fascino di una birra in compagnia appena…