No, non era in bici, ma in automobile e pertanto Remco Evenepoel è stato multato e gli è stata ritirata la patente per 21 giorni per eccesso di velocità. Il corridore della QuickStep è stato beccato da un radar mentre transitava in Ninoofsesteenweg, una via di Scheepdal, in Belgio, dove risiede, a 125km/h, mentre il limite di velocità era fissato a 70km/h.
Il fatto risale al novembre 2020, ma il procedimento si è tenuto ieri, con Evenepoel evidentemente assente in quanto in corsa alla Tirreno-Adriatico. L’avvocato di Evenepoel si è così espresso: “Non stiamo contestando i fatti. In quel periodo il mio cliente era in piena riabilitazione per riprendere il suo livello dopo la grave caduta al Giro di Lombardia del 15 agosto di quell’anno. Ma tale riabilitazione non significa che gli obblighi di sponsorizzazione scompaiono. Ci si aspetta ancora che faccia le sue apparizioni, e quel giorno è stato così. Tutti volevano una foto con lui o un autografo, si sa come funziona. Ma quel giorno aveva anche appuntamento con il noto fisioterapista Lieven Maesschalck, che ha un programma fitto, pertanto è meglio non fare tardi con lui. Il mio cliente era partito un po’ in ritardo e aveva preso la decisione sbagliata di spingere l’acceleratore un po’ più a fondo“.
L’avvocato ha definito l’accaduto “un peccato giovanile”, considerando i 20 anni di età di Evenepoel all’epoca del fatto.
Il giudice ha comminato 400eu di multa e 21 giorni di sospensione della patente, ma siccome Evenepoel all’epoca aveva la patente da meno di due anni dovrà rifare l’esame di teoria, come prescritto dalla legge belga. Cosa a cui ha obiettato il suo avvocato: “Un esame di per sé non è un problema. Ma poi dovrà investire del tempo e raramente è a casa per via di stage e gare”.
Ma il giudice non ha sentito ragioni ed ha chiuso la questione con ironia. “Non posso permettere un’eccezione, perché in realtà ha una funzione esemplare. Altri giovani potrebbero pensare: se può guidare impunemente troppo veloce sulla strada, allora lo sono anch’io. Inoltre, un divieto di guida è perfetto per lui. Poi dovrà usare di più la bici e per lui sarà ancora meglio”.
Più che giusto invece, che non abbia indugiato in eccezioni alla regola, soprattutto perchè il farlo verso una persona conosciuta, sarebbe stato un pessimo segnale oltre che uno scomodo precedente per la regola che la legge è uguale per tutti.
Comunque secondo me e' proprio un brutto vedere, un ciclista che guida in maniera pericolosa. Certo, puo' capitare a tutti di sbagliare, mica dico di (ri)buttarlo giu' dal ponte. Pero' e' appunto un 'brutto vedere'