Sonny Colbrelli tornato a casa dall’ospedale

79

Sonny Colbrelli è tornato oggi a casa dopo essere stato dimesso dalla clinica di cardiologia dell’Università di Padova, dove è stato ricoverato sabato 26 marzo. Lo comunica la sua squadra, la Bahrain-Victorious in un comunicato:

L’atleta è stato sottoposto a valutazione clinica cardiovascolare coordinata dal Professor Domenico Corrado, Direttore dell’Unità di Cardiomiopatia Genetica e Cardiologia Sportiva dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova, centro di eccellenza italiano per la diagnosi e la cura delle malattie aritmogene del muscolo cardiaco, a seguito del suo cedimento dopo l’arrivo della tappa 1 della Volta a Catalunya due settimane fa.

Sulla base dei risultati della valutazione clinica, in accordo con il personale medico del team, giovedì Sonny Colbrelli è stato sottoposto con successo a un intervento di impianto di defibrillatore sottocutaneo (ICD).

Il professor Domenico Corrado ha dichiarato: “A Padova, l’atleta è stato sottoposto a una valutazione clinica, genetica e di imaging completa per identificare la causa dell’aritmia che ha portato all’arresto cardiaco e la terapia più appropriata. La decisione di impiantare un dispositivo salvavita è stata condivisa da Colbrelli che ha ricevuto un ICD sottocutaneo. Il dispositivo funziona per correggere il ritmo del cuore se è necessario in casi estremi”.

Sonny Colbrelli proseguirà la riabilitazione a casa per garantire privacy e tranquillità a lui e alla sua famiglia. Il Team Bahrain Victorious incoraggia tutti a rispettare la privacy del nostro atleta e gli augura una pronta guarigione.

 

Commenti

  1. Joe_T:

    Se davvero la Sua carriera dovesse chiudersi qua a 31 anni. Provo tanta amarezza.
    Figurarsi Lui..
    Il problema è che gli si stava per chiudere la vita.
    Io ci vedrei comunque il bicchiere mezzo pieno...
  2. sembola:

    Di per sè la presenza di un defibrillatore non comporta automaticamente l'inidoneità sportiva. Dipende dalla discplina, dall'impegno cardiovascolare, dal rischio intrinseco e da quello traumatico * . Detto questo dubito che ci siano spazi di manovra per un'idoneità nel ciclismo, dove c'è un impegno cardiovascolare molto alto e un rischio intrinseco non banale.

    * fonte: Protocolli cardiologici per il giudizio di idoneità allo sport agonistico 2017, pagg. 28 e 59.
    Praticamente può giocare professionalmente a golf, curling, bocce e altri sport dove la componente tecnica è nettamente preponderante sulla componente atletica. Per un ciclista (relativamente giovane e pure di successo) è un'inversione ad u ma la vita è una sola e meglio il golf della cassa da morto. Poi chissà, magari si prende una licenza olandese e punta tutto sul prosieguo della carriera, ma se è un azzardo ma ha un senso nel calcio (come faceva notare qualcuno nell'altra discussione su Colbrelli il calcio si svolge sempre, allenamenti e gare, in strutture dove sono presenti medici ed attrezzature adeguate e in caso di malore il soccorso è immediato) nel ciclismo lo vedo come giocare alla roulette un numero secco che a Colbrelli è pure già uscito, rischiare ancora non so se può valerne la pena.
    Comunque sia è la sua vita e qualunque cosa deciderà: FORZA COBRA!
  3. Non intendendomi in alcun modo di cardiologia, tutto quello che posso fare è augurare a Sonny il meglio del meglio!
Articolo precedente

Wout Van Aert positivo al Covid

Articolo successivo

Il Fiandre di Mathieu van der Poel

Gli ultimi articoli in News