Il Bike Boom sta finendo

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Dopo un periodo di enorme crescita di tutto il settore del ciclismo ora si stanno avendo le prime e prevedibili avvisaglie di un rallentamento. A confermarlo sono le cifre rilasciate da Shimano al termine del primo trimestre di quest’anno, che vedono le vendite della divisione ciclismo di Shimano in aumento del 13,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tuttavia, la società ha affermato che il boom dovuto dalla pandemia “ha mostrato segni di raffreddamento”, ed in effetti il prezzo delle azioni dell’azienda giapponese sono scese del 14% dopo la pubblicazione del report trimestrale, che ha mostrato un guadagno netto dello 0,5% rispetto lo stesso periodo dello scorso anno.

La società ha affermato che in Nord America la domanda di biciclette è rimasta “ferma” mentre le scorte si sono riprese, in particolare per le biciclette di livello base e di livello medio. A fronte di una stabilizzazione della domanda di biciclette di bassa e media gamma resta invece alta la domanda per i prodotti di fascia alta ed altissima.

Sempre secondo l’azienda nipponica, il mercato nordamericano è in una situazione “stabile”. Stessa situazione di quello europeo, dove la forte incentivazione da parte dei governi alla transizione ecologica e verso una mobilità più sostenibile sta mantenendo alta l’attenzione verso le e-Bike, con anche scorte a magazzino di materiale entry-level e medio a livelli adeguati. Mentre nei mercati dell’Asia e dell’America meridionale e centrale il boom del ciclismo si è raffreddato e le scorte di mercato delle biciclette entry-level sono rimaste a un livello leggermente superiore. Più fredda la situazione sul mercato giapponese, con una domanda in leggero calo.

Shimano in leggero calo, ma comunque in crescita quindi, al contrario di altri giganti del settore ciclismo, come Garmin, che ha visto un calo del 28% su base annua per i propri prodotti Fitness, compresi GPS per uso ciclo ed il proprio brand Tacx. Questo calo è avvenuto ovviamente rispetto l’irripetibile (si spera, per certi versi) 2021, con un calo per la sola divisione Fitness del 99%. In questo contesto Garmin ha comunque realizzato un utile di 1,17 miliardi di dollari totale, con un 9% di crescita nelle entrate nel primo trimestre rispetto lo stesso trimestre 2021 (-8% di utile su base annua). La divisione Outdoor resta invece in crescita.

Al netto di differenze regionali il trend sembra essere lo stesso per molte aziende del settore, che sembra quindi normalizzarsi in parte dopo 2 anni sconvolti dalla pandemia. Restano però alti i costi della logistica (trasporti, stoccaggio) anche per via dei continui lockdown imposti dalle strategie zero-covid asiatiche, e dal costo delle materie prime. In particolare il costo dell’alluminio, che è letteralmente schizzato nell’ultimo anno.

Seguendo in pratica l’andamento del costo del petrolio e derivati.

 

Cosa attende il settore quindi? Difficile fare previsioni in un contesto instabile come quello attuale. Allo stato attuale si potrebbe ipotizzare almeno uno stop per i rincari su fascia bassa e media, ma non per la fascia alta, con un gap destinato a crescere.

 

Commenti

  1. Bertoglio:

    ....In Sicilia, per paradosso, il top è l'inverno per la bici !! ...e poi nessuno non direi.... Nibali e Caruso dove li metti !!! :-)xxxx
    Nibali a Viganello, da 10 anni.
  2. Bertoglio:

    ....Sarei Abruzzese anche a capo Nord o nel Sahara... Le origini sono un imprinting indelebile...anche se la vita ti porta altrove... o-o
    Giusto ma, si parlava di chi pedala in Sicilia, non di siciliani che pedalano altrove :-)xxxx
  3. 4x16:

    Hai pienamente ragione ma purtroppo servirebbe un cambio di mentalità totale da parte di quasi tutti....nel senso che l'Italiano medio (al di la di tutto) considera l'auto come un feticcio, infatti si dice che per l'uomo l'auto è un prolungamento del pene ......una cosa da possedere e ostentare, infatti a differenza dell'estero il car sharing è ancora molto meno diffuso.....tantissimi vanno in auto al lavoro e percorrere pochi km (io avevo un collega che abitava in paese e veniva in auto...) o, come ho già detto anche per portare i figli fin davanti al portone di scuola....e servirebbe un cambio di mentalità anche dei commercianti, io ricordo le proteste e anche tutt'ora dei commercianti quando si chiudono le città alle auto o si modifica e ampliano le ZTL.....
    Le Ztl andrebbero abbinate a parcheggi a pagamento su tutto il territorio urbano(i parcheggi gratis sono un furto di suolo pubblico), servizi di trasporto pubblico ben organizzati, smettere di concedere soldi pubblici e terreni da cementificare per nuovi centri commerciali, e tante altre cose del genere. Insomma, ci vorrebbero una serie di cambiamenti organici, che vadano a disincentivare l'abuso dell'automobile, e rendere più gradevoli e convenienti le alternative all'auto.
    Mentre spesso i nostri sindaci fanno cose in contraddizione tra loro, tipo nuovi parcheggi gratis, nuovi centri commerciali e supermercati auto-centrici(pensati solo per chi fa la spesa in auto, con mega parcheggi e minuscole rastrelliere inservibili), e contemporaneamente pezzi di ciclabili sconnessi tra loro(e dunque praticamente poco utili per chi usa la bici per spostarsi in città), e zone ZTL a minchia.
    Non c'è da stupirsi che questo modo di agire non porti alcun risultato(dal punto di vista della mobilità sostenibile), e scontenti più o meno tutti!
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