Luke Durbridge positivo al covid al Tour

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Nella sorpresa generale ieri al Tour non si sono rilevati casi di positività al covid, dopo che l’organizzazione aveva testato tutti i ciclisti. Ma oggi un test interno della Bike-Exchange Jayco ha rilevato Luke Durbridge positivo, dopo che il corridore aveva lamentato sintomi lievi. Pertanto il cronoman austrlaiano e non prenderà il via alla 10^ tappa, come ha annunciato dal Team.

Dopo 9 tappe del Tour, Durbridge era 90° nella classifica generale, a 52’22” da Tadej Pogacar. Era al suo ottavo Tour.

Sabato scorso ci sono stati già test positivi al cornoavirus nel Tour: il francese Geoffrey Bouchard (AG2R Citroën) e il norvegese Vegard Stake Laengen (UAE Team Emirates). Domenica si è aggiunto anche il test positivo del francese Guillaume Martin, leader della Cofidis.

Prima dell’inizio del Tour erano risultati positivi, tra gli altri, Tim Declercq (Quick-Step Alpha Vinyl), Matteo Trentin (UAE Team Emirates) e Bryan Coquard (Cofidis). Inoltre sono risultati positivi ben 4 componenti dello staff della QuickStep-Alphavinyl.

Ieri i corridori hanno goduto di un secondo giorno di riposo. Oggi una tappa di montagna di 148,1 km li attende, con partenza da Morzine e arrivo su un passo di seconda categoria a Megève.

Commenti

  1. kekino:

    Posto che è teoricamente tecnicamente possibile che ieri fossero tutti negativi ai controlli ufficiali, e oggi tutti positivi (uno ok, due meh, ma tre?) non è un po' ridicola sta cosa?
    Per carità magari se lo son presi in gruppo tutti contemporaneamente e quindi scatta per tutti la positività da oggi, però boh... mi sembra quantomeno statisticamente curiosa come cosa...
    In pratica: Bennett lo hanno testato perché stava male. E si vedeva, direi....
  2. Ser pecora:

    ho già scritto: ipotizzo che abbiano fatto un tacito accordo per cui li hanno trovati tutti negativi, ma poi le squadre si impegnano a mandare a casa i positivi con sintomi. D'altronde è nel loro interesse, perché non sai come uno possa reagire al contagio, e far mangiare nella stessa ciotola uno positivo, anche se asintomatico, con il capitano negativo non è furbo perché il secondo potrebbe sviluppare sintomi. Che a questo livello, anche se blandi, possono comunque compromettere la corsa.

    Al limite posso capire corridori di secondo piano, che stanno in corsa a fondo gruppo anche con qualche sintomo sperando che gli passi e magari tra 10gg potranno combinare qualcosa. Eticamente una porcata, ma ci sta.
    Vanno a casa in base alla carica virale, a prescindere dal l’avere sintomi o meno.
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