Il ciclismo secondo ChatGPT

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Ormai le notizie riguardo il programma di intelligenza artificiale ChatGPT e simili sono all’ordine del giorno, accompagnati dalle solite divisioni di chi vede in questo tipo di strumenti un futuro di ozio e liberazione dalla schiavitù del lavoro e chi una minaccia mortale per l’umanità.

In attesa dell’apocalisse o di avere più tempo libero per pedalare ci siamo divertiti a fare un paio di domandoni al nostro AI, a voi!

 

Commenti

  1. marco:

    forse sei tu che dovresti informarti un po', perché di irreale c'è solo il tuo ossimoro: https://careers.google.com/jobs/results/?company=Google&company=Google Fiber&company=YouTube&employment_type=FULL_TIME&hl=en_US&jlo=en_US&q=ai&sort_by=relevance

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    Non avertene...., forse sono partito pure io per la tangente:roll: visto che sono temi che tratto un giorno si e uno no...
    E comunicazione fa danni irreparabili...

    Non so perchè hanno voluto chiamarla intelligenza... Che è una prerogativa umana e al concetto di intelligenza va associato quello di coscienza, altrimenti sarebbe istinto.... Ma anche qui già da 4 migliaia di anni si scervellano... Direi che sarebbe un appesantimento di troppo per il 3D :azz

    Sarebbe proprio definirli algortimi complessi che si autoprogrammano... Anche qui vado sulle bucce di banana :shock:

    Invece Analisi dei dati che hai in parte quotato.. se corrette portano a fare tanto Tantissimo.. Non Tutto ma Tantissimo equivale a qualcosa che non abbiamo mai avuto a disposizione...

    Per dirti tema che ho trattato di sfioro...
    Cit..: " Con Analisi corretta dei dati coretta un brocco su 30 minuti di crono puo' prendere anche 1 minuto ad un campione.."

    Applicazione che tu hai postato è qualcosa di banalotto...
    Un sapientino moderno....
    Ma mia opinione ( opinabile) che serva a raccogliere dati... Siamo sempre li.. I Dati sono i veri dollari del futuro...
    Infatti in comunicazione le domande diventano piu' importanti delle risposte.....
    A cosa servono...

    Neppure Philip. P dick probabilmente saprebbe dirtelo..:mrgreen:
  2. Il concetto di AI (o, più specificamente il suo sottoinsieme, ML – Machine Learning, con o senza supervisione e variazioni sui generis) non è nulla di particolarmente nuovo – rammento aver visto codice (parliamo della seconda metà degli anni 80*) per quelle che erano definite come reti neurali; con lo sviluppo esponenziale – e continua - della potenza di elaborazione, le prime applicazioni (riconoscimento vocale, video giochi, etc.) hanno fatto capolino. Negli anni 10, le cose si sono fatte interessanti, con l’introduzione delle GAN** in grado di adattare funzioni complesse ad un modello di apprendimento. Ora, prima di radunarsi in piazza con torce e forconi, non bisogna dimenticare che la differenza tra la mente umana e ChatGPT *** (per esempio) è che mentre la prima è (presumibilmente) noemica e – definitivamente - non algoritmica**** la seconda altro non è che una sofisticata (in termini di correlazioni) base dati la cui differenza, alla domanda “Dammi questo e quest’altro dato”, si avrà “Eccoti quest’altro ancora che è la somma di questo e quest’altro dato unita alle possibili e realistiche somme basate sui nessi a disposizione e quelli derivati”.

    A questo punto, per coloro non si siano assopiti alla lettura di questa mia divagazione (oltre ad essere enormemente incompleta ed insufficiente - il verecondo scrivente, pur essendo prolisso e logorroico, ha grandissimi ed ovvi limiti :))):), come lo vedete un prossimo Shimano DAi2 (o Campagnolo, o SRAM o quello che vi pare: ho usato Shimano per l'"evoluzione" Di2 -> DAi2... oppure e' meglio Shimano Ai2? :mrgreen:) a variazione continua***** (addio alle n velocità e buchi nella spaziatura cassetta), dove – correlando i dati di forma del ciclista, quelli dei sensori, la condizione meteorologica del terreno e del traffico nonché (importante) tutte le uscite precedenti – il controllo della trasmissione e del freno siano gestiti dal cambio stesso? A parte il fatto che ci ritroveremo con una sofisticatissima cyclette, sarebbe interessante compare come questa si comporti (dopo averla usata per un periodo sufficientemente lungo) in un’uscita in un posto dove non si è mai stati rispetto alla vostra vecchia (questa storia si svolge nel futuro prossimo, mentre la bici utilizzata come esempio è semplicemente la prima elencata nell’ottimo articolo “L’evoluzione delle bici da corsa 2013-2023”) Tarmac SL7? Eccovi il vostro (crudo) raffronto AI contro non-AI :-)xxxx

    *Un asserto che andava molto in quel periodo era che il computer era sì un imbecille, ma un imbecille molto veloce. Un postulato – che tuttora mi piace utilizzare – era che, dato l’asserto iniziale, è che un computer è fondamentalmente un amplificatore, ovvero un qualsiasi buon compito svolto con/da un computer diviene un lavoro eccellente mentre uno scarso diventa una grossa stupidaggine.

    **Niente a che vedere con l’omonima Pinarello, le Generative Adversarial Network (o Reti Generative Avversarie), che hanno origine nella Teoria dei Giochi, hanno origine dalla ricerca di un modello generativo per l’apprendimento senza supervisione: più semplicemente, dato un insieme di dati, se ne derivi un risultato (o quanto più vicino possibile: la qualità è data dal sopracitato insieme di dati e le sue correlazioni) mentre io vado a pranzo.

    ***Nessuno di voi ha provato – sempre di OpenAI – Midjourney? Un articolo interessante potrebbe essere “Ecco cosa mi ha tirato fuori Midjourney alla domanda “Una bici fighissima basata sulla Pinarello Dogma nello stile di Edgar Degas” – pensaci su, redazione di bdc-mag ;-)

    ****Non volendo sollevare un vespaio toccando – nemmeno con la canna da pesca - la nozione di “autoconsapevolezza”, Penrose ipotizza come la meccanica quantistica possa avere un ruolo determinante nella comprensione dell’intelligenza umana. ”La mente nuova dell’imperatore”, Roger Penrose https://bur.rizzolilibri.it/libri/la-mente-nuova-dellimperatore/

    *****Perché fantasticare oltre le cassette a 14 rapporti si può e si deve.
  3. sembola:

    Forse perche quella che viene chiamata "la media" è effettivamente la "verità" (tra virgolette)? Forse perché una risposta netta e definitiva a questioni con condizioni al contorno molto variabili non può esistere?
    gibo2007:

    Negli anni '50 la "media" poteva considerare che essere gay fosse una cosa spiacevole e riprovevole.
    Lasciamo – in questo contesto – da parte la statistica, spesso utilizzata allo stesso modo in cui un ubriaco utilizza un lampione (ovvero per supporto, piuttosto che per illuminazione :-x) e ricordiamo sempre che se voi fagocitate due piatti di spaghetti e io faccio la fame, mediamente abbiamo mangiato un piatto di spaghetti a testa ;-)
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