Remco Evenepoel straccia il record di salita del Teide

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Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) in questi giorni è in ritiro a Tenerife, nelle isole Canarie, e pare abbia quasi voluto rispondere in qualche modo, seppur fuori competizione, ai risultati di Tadej Pogačar, facendo segnare un nuovo record sulla salite del Teide. Il Teide è il vulcano che troneggia coi suoi 3300mt di altitudine al centro dell’isola, e che offre ormai da anni un campo di allenamento privilegiato per molti professionisti grazie  a vari versanti di scalata che portano dal livello del mare sino ad almeno 2100mt di altitudine in maniera continua.

Uno di questi versanti, con partenza da Chio, offre una salita con relativo segmento Strava della lunghezza di 24,55km con una pendenza media, e molto costante, del 5,5%, per un guadagno di 1347mt di dislivello. Una salita che è sempre stata un banco di prova favorito dai vari pro in ritiro a Tenerife. Chris Froome è stato il primo a stabilire un record che scendesse sotto il muro dell’ora, con il tempo di 59’20”,  ottenuto pochi mesi prima del disastroso incidente al Dauphiné che ne ha segnato la carriera. Il record di Froome è stato battuto l’anno successivo da Jonas Hjort della Bahrain Cycling Academy, squadra continental dell’emirato (da notare che Hjorth è un cronoman).

Ebbene, ieri Remco ha stracciato il record di Hjorth di ben 2’04”, coprendo la salita alla velocità media di 26,1 km/h per una VAM di di 1433. Da notare che Evenepoel ha affrontato questa salita dopo 100km di strada già coperta, in un giro di complessivi 165km e 4435mt di dislivello (a 30,5km/h di media). Ed in una precedente salita di 6,3km ha preso un altro KOM, a spese di Romain Bardet, dandogli 1′ secco.

Chiaramente non è paragonabile a vincere una Paris-Nice o una Tirreno, ma sembra quasi che dal lontano ritiro vicino le coste africane il campione belga abbia voluto ricordare a tutti un “ci sono anche io”.

 

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Commenti

  1. longjnes:

    anche sul piano sa fare velocità. lo ha dimostrato al mondiale. ogni campione del WT (e remco lo è) ha le gambe per frantumare il gruppo e lasciare indietro gregari anche forti su asperita anche relativamente piccole. Una volta fatto questo Remco ha doti cronomen e wattaggi tali che per riprenderlo ci vuole collaborazione. Pogacar secondo me ha doti meno velocistiche di remco e farebbe piu fatica a portare a termine una fuga su un terreno veloce. Pogacar ha dimostrato eccezionali doti di recupero, cosa che forse remco deve dimostrare su una corsa a tappe.
    ustia, a veder la Vuelta dello scorso anno non mi è sembrato
  2. sembola:

    Fermo restando che la "base statistica" è molto scarsa (2021 e 2022, nel 2020 la stagione delle classiche di primavera non c'è stata), in effetti è così: Pogacar nel 2021 ha corso solo la Liegi (rivincendola) e nel 2022 Dwars door Vlandereen, la Ronde e la Freccia Vallona.
    In verità nel 2022 ha corso anche la Sanremo e pure bene. Ma non la Roubaix e nemmeno la Liegi che è piuttosto nelle sue corde e nonostante che il suo obiettivo non fosse come è nel caso di Evenepoel il Giro. Giusto per ribadire che nessuno nemmeno il tanto giustamente decantato Pogacar corre tutte le gare importanti della stagione ma fa una scelta. Una scelta sulla base dei suoi obiettivi prioritari e di quelli della squadra come giusto che sia e come tutti. Unica differenza è che tanto sei più forte tanto più le tue scelte hanno la meglio su quelle della squadra ma come per tutti se questa ti chiede il Tour che tu abbia voglia o meno di farlo lo fai. Nel suo caso la voglia c'è quest'anno più che mai. Ha qualcosa da dimostrare e già ora non si sta facendo mancare l'occasione di porre le premesse della dimostrazione.
  3. Skardy:

    In verità nel 2022 ha corso anche la Sanremo e pure bene. Ma non la Roubaix e nemmeno la Liegi che è piuttosto nelle sue corde e nonostante che il suo obiettivo non fosse come è nel caso di Evenepoel il Giro. Giusto per ribadire che nessuno nemmeno il tanto giustamente decantato Pogacar corre tutte le gare importanti della stagione ma fa una scelta. Una scelta sulla base dei suoi obiettivi prioritari e di quelli della squadra come giusto che sia e come tutti. Unica differenza è che tanto sei più forte tanto più le tue scelte hanno la meglio su quelle della squadra ma come per tutti se questa ti chiede il Tour che tu abbia voglia o meno di farlo lo fai. Nel suo caso la voglia c'è quest'anno più che mai. Ha qualcosa da dimostrare e già ora non si sta facendo mancare l'occasione di porre le premesse della dimostrazione.
    Nel 2022 Pogacar non ha corso la Liegi per un lutto familiare.
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