Giro d’Italia 2023: un cast stellare

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Milano, 27 aprile 2023 – A poco più di una settimana dal via del 106^ Giro d’Italia, che partirà sabato 6 maggio dalla Costa dei Trabocchi, sono stati annunciati gli iscritti che si daranno battaglia lungo le 21 tappe della Corsa Rosa fino al traguardo finale di Roma, domenica 28 maggio.

L’ASSALTO ALLA MAGLIA ROSA
Tra i grandi favoriti per la Maglia Rosa ci sono il Campione del Mondo Remco Evenepoel, vincitore quest’anno di UAE Tour e Liegi-Bastogne-Liegi, e Primoz Roglic, Maglia Azzurra dell’ultima Tirreno-Adriatico con già 7 successi all’attivo in questo inizio di stagione. Sono tanti gli uomini che vorranno scrivere il loro nome sul Trofeo Senza Fine. L’unico ad esserci riuscito, tra gli iscritti, è Tao Geoghegan Hart (2020), recente vincitore del Tour of The Alps. Il britannico sarà una delle punte della Ineos Grenadiers che schiererà al via il vincitore del Tour de France del 2018 Geraint Thomas. Tra i pretendenti alla Maglia Rosa anche: João Almeida (15 giorni in Maglia Rosa nel 2020), Damiano Caruso (2° nel 2021), Thibaut Pinot (4° nel 2017), Alexsandr Vlasov (4° nel 2021) e Rigoberto Uran (2° nel 2013 e nel 2014).

LA SFIDA PER LA MAGLIA CICLAMINO
Parterre interessante anche tra i velocisti che hanno come grande obiettivo la Maglia Ciclamino. Uno dei favoriti è sicuramente Mark Cavendish, il corridore in attività con più successi al Giro (ben 16), vincitore della classifica a punti nel 2013. Nelle sue sei partecipazioni alla Corsa Rosa ha sempre vinto almeno una tappa. Tra i suoi rivali diretti ci saranno il debuttante Mads Pedersen, Campione del Mondo nel 2019, Pascal Ackermann, Maglia Ciclamino nel 2019, Fernando Gaviria, Maglia Ciclamino nel 2017, e Michael Matthews, che in passato ha vestito anche la Maglia Rosa. Tra i velocisti presenti anche Giacomo Nizzolo, Magnus Cort Nielsen e Kaden Groves.

Foto Fabio Ferrari/LaPresse

MAGLIA AZZURRA, OBIETTIVO PER GLI SCALATORI
Presente tra gli iscritti (ma ancora in forse) c’è Giulio Ciccone, vincitore di questa classifica nel 2019 e particolarmente motivato dalla Grande Partenza nel suo Abruzzo. Tra gli sfidanti il detentore Koen Bouwman, vincitore di due tappe nel 2022, Lennart Kämna, vincitore sull’Etna nel 2022, e gli esordienti Jay Vine e Warren Barguil.

I GIOVANI ALLA RICERCA DELLA MAGLIA BIANCA
La speciale classifica dedicata ai nati dopo l’1 gennaio 1998 vede come principale favorito Remco Evenepoel. A contendere la Maglia Bianca al belga ci saranno vecchie conoscenze come il già citato Joao Almeida, già sul podio in questa classifica nel 2020, e Santiago Buitrago, a segno in una frazione nel 2022. Attenzione anche a Thymen Arensman e ai debuttanti Ben Healy e Andreas Leknessund.

I CACCIATORI DI TAPPE
Stellare il parterre dei cronoman al via con il Campione del Mondo Tobias Foss che dovrà fare attenzione, tra gli altri, alla voglia di rivincita di rivali del calibro di Filippo Ganna, Stefan Küng, Matteo Sobrero e Edoardo Affini. Tra i corridori alla ricerca di successi parziali, con opzioni da outsider in classifica generale, saranno al via Hugh Carthy, Jack Haig, Pavel Sivakov, Lorenzo Fortunato, Bauke Mollema, Einer Rubio e il sempreverde Domenico Pozzovivo. Ampio anche il campo dei finisseurs con protagonisti come Fausto Masnada, Victor Lafay, Simone Consonni, Lorenzo Rota, Diego Ulissi, Vincenzo Albanese, Davide Formolo, Taco Van der Hoorn, Alessandro De Marchi, Andrea Vendrame, Stefano Oldani, Luis Leon Sanchez e Filippo Zana.

Commenti

  1. servarel:

    beh,
    i km a crono reali del giro sono i 52 del cronoprologo e di Cesena, non pochi, ma nemmeno tantissimi, 30 in piú che al tour, non mille, la crono del Monte Lussari é una dura cronoscalata, la cui prima parte sará ininfluente per scavare solchi vista la seconda parte.
    Vero é che al giro quei 52km sono praticamente piatti, mentre al tour i 22km sono mossi con anche la famigerata cote de Domancy.
    Stringi stringi secondo me chi viene al giro e non va al tour, e viceversa, non lo fa per le crono, non sono quello che fanno pendere l'ago della bilancia, anche perché al giro poi ci sono 3 tappe oltre i 5000m D+, ed altre 3 sui 4000, quindi gli scalatori non sono ingolositi dal tour per le salite, e poco attratti dal giro per le invece troppe crono, nonostante le dichiarazioni.
    Infatti Remco e QS avevano detto proprio questo,che alla fine non cambiava più di tanto come percorso con il Tour,anzi il Giro alla fine era anche piu' duro.
  2. Comunque per uno scalatore puro che non va una mazza a crono,perdere anche 7 o 8 minuti nelle crono,diventano difficili da recuperare poi nelle tappe in montagna,perche' Remco,ma anche Roglic e Thomas non e' che in salita vadano piano e che tutti e 3 abbiano crisi e problemi poi
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