Geraint Thomas (Ineos-Grenadiers) ha risposto ad alcune domande nella conferenza stampa nel primo giorno di riposo. Grande attenzione è stata posta ovviamente sul ritiro di Remco Evenepoel e sull’impatto che questo avrà sulla corsa. Di seguito alcune domande poste dai giornalisti e le sue risposte.
Thomas: “Poco prima che rilasciassero il comunicato mi ha scritto (Evenepoel -ndr-) un messaggio in cui mi avvertiva che si sarebbe ritirato e mi augurava buona fortuna. Pensavo fosse uno scherzo, sullo stile di quello di Roglic dei giorni scorsi. In realtà era serio e mi dispiace per lui. Penso in ogni caso che ne perda tutta la corsa. Gli auguro di riprendersi in fretta e tornare in gara al più presto“.
Visti i numerosi casi di covid come vi regolerete ora?
“La direzione di corsa ha implementato delle regole* che c’erano nell’anno della pandemia. Quindi ora staremo nella nostra bolla. Credo che ormai sia un po’ tardi…ma cercheremo di fare il possibile per isolarci ed evitare contagi“.
Cosa si aspetta ora? In particolare per la strategia della Ineos?
“Siamo in testa, abbiamo la maglia, io e Tao siamo separati da pochissimo, quindi vedremo come si svilupperà la corsa. In base a chi sarà il più forte l’altro si metterà al suo servizio. Se toccherà a me lo farò io, e contrario. Al momento la maglia ce l’ho io, quindi vediamo come si svilupperà la corsa. Il Giro è appena iniziato. In ogni caso siamo in una posizione di forza, in quanto tutta la squadra è in ottima condizione, compresi Thymen, Pavel e DePlussky (Arensman, Sivakov e De Plus -ndr-)”.
Quali sono le tappe che temi di più? O che pensi siano chiave?
“Quella della cronoscalata finale chiaramente. Ma anche quella del giorno prima che sarà una lunga giornata in sella. Ed anche la 13^tappa.”
Perché non hanno aiutato Roglic nel finale di tappa l’altro giorno?
“Lo abbiamo aiutato quando abbiamo potuto. La discesa era piuttosto tecnica e non c’era grande possibilità di passarlo. Poi raggiunto il piano avevo davanti Tao che non riusciva a passarlo perché (Roglic -ndr-) andava veramente forte. Onestamente lo abbiamo fatto quando c’è stata la possibilità“.
Cosa significherà vincere il giro per te a questo punto della tua carriera?
“Immagino tu intenda alla mia età (ride). Penso sarebbe il modo migliore per finire la mia carriera“.
Nel complesso Geraint sembrava molto rilassato e conscio che la strada per Roma è ancora lunga, quindi fare previsioni precise è difficile. Sicuramente l’avversario che teme di più è Roglic e la Jumbo. E’ anche conscio che l’obiettivo è vincere la gara per la Ineos, quindi la gerarchia all’interno della squadra dipenderà esclusivamente dai risultati sulla strada.
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Da oggi la direzione di corsa impone che in tutte le aree di contatto con i corridori sarà obbligatorio l’uso della mascherina. Le aree in cui vigerà l’obbligo sono:
• parcheggio bus delle squadre (partenza e arrivo);
• area podio firma;
• area podio premiazioni;
• mixed zone;
• area linea d’arrivo;
• area conferenza stampa;
• area antidoping.
Mi viene molto da pensare dopo questa affermazione di Sir Thomas.