Fabio Jakobsen si ritira dal Tour de France

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Fabio Jakobsen, (Soudal-QuickStep) vincitore di una tappa del Tour de France 2022, non porterà a termine il suo secondo Tour de France. Il velocista della Soudal Quick-Step ha deciso di non prendere il via alla dodicesima tappa, in quanto sta ancora recuperando dalla caduta nella quarta tappa tra Dax e il circuito di Nogaro.

“Dopo aver discusso con la squadra abbiamo deciso che sarebbe stato meglio per me interrompere il mio Tour de France in questo momento“, ha dichiarato il 26enne in un comunicato della squadra. Il campione europeo in carica, che conta un quarto posto a Bayonne come suo miglior risultato nel Tour di quest’anno, ha continuato: “Sono molto dispiaciuto di lasciare la Grand Boucle perché avevo grandi obiettivi per questa corsa. Ora mi prenderò del tempo per recuperare e spero di tornare al meglio nel corso della stagione”.

Difficile però prevedere una sua apparizione alla Vuelta España, in quanto lo sprinter designato della Soudal, Tim Merlier, già ieri ha annunciato un cambio di programma in modo da favorire una squadra totalmente dedicata a Remco Evenepoel per il GT spagnolo.

Commenti

  1. Luca38:

    Se erano furbi dicevano si ritira perché positivo e la priorità è la sua salute, zero polemiche e 5 minuti di applausi da parte di tutti...
    Ottima idea ... ah no, aspetta :==
  2. Faccio una domandina semplice.
    Ok, lui si ritira per le montagne e perchè Parigi è troppo lontana.
    Ma gli altri poveri gregari che gli tirano le volate sono "amatori della domenica" che devono rimanere in gara?
    Capisco che sono gregari e lui è il capitano, ma arrivare a Parigi non è arrivare in fondo alla granfondo del paesello.
    Ma sono legato ancora ad un ciclismo antico e romantico, dove portare a termine un GT era qualcosa di importante.
    Il tutto ovviamente se non ha realmente qualche serio problema fisico. In quel caso fa bene a ritirarsi.
  3. albertissimo:

    Faccio una domandina semplice.
    Ok, lui si ritira per le montagne e perchè Parigi è troppo lontana.
    Ma gli altri poveri gregari che gli tirano le volate sono "amatori della domenica" che devono rimanere in gara?
    Capisco che sono gregari e lui è il capitano, ma arrivare a Parigi non è arrivare in fondo alla granfondo del paesello.
    Ma sono legato ancora ad un ciclismo antico e romantico, dove portare a termine un GT era qualcosa di importante.
    Il tutto ovviamente se non ha realmente qualche serio problema fisico. In quel caso fa bene a ritirarsi.
    Gli altri poveri gregari che gli tirano le volate sono pagati per fare quello che fanno. Non sono poveri. E quindi possono tentare a loro volta una sortita se ne hanno, oppure infilarsi in qualche fuga, liberi da impegni di gregariato o magari finire sul podio del combattivo di giornata o semplicemente pascolare per far vedere la maglia. Uno che può vincere invece deve tornare quanto prima in condizione di farlo non perdere tempo per riprendere la condizione col risultato di ricominciare a vincere più tardi.
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