Sepp Kuss (Jumbo-Visma) ha vinto in solitaria la sesta tappa della Vuelta. L’americano ha staccato gli altri membri di una fuga molto ampia, formatasi all’inizio della tappa, negli ultimi chilometri per conquistare la vittoria sulla cima del Pico del Buitre.
Il francese Lenny Martinez (Groupama-FDJ), anch’egli parte di questa grande fuga di una quarantina di corridori, ha conquistato il secondo posto in questa tappa davanti a Romain Bardet (Team DSM), conquistando la maglia rossa e la testa della classifica generale nel suo primo Grande Giro, a soli 20 anni. Il francese figlio d’arte ha ora 8″ di vantaggio proprio su Kuss e 31″su Bardet.
L’americano, staccatosi dal gruppo di testa a poco più di tre chilometri dall’arrivo, ha ripreso facilmente i corridori francesi prima di ritrovarsi da solo in testa, sulla strada della vittoria di tappa. Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), leader della maglia rossa prima della sesta tappa, ha avuto una giornata difficile, perdendo la maglia di leader della classifica generale. Presente nel gruppo dei favoriti con Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), non è riuscito a tenere il ritmo sul Pico del Buitre, concludendo la tappa a 3’24” da Sepp Kuss e a 30″ dai due leader della Jumbo-Visma.
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"Quello che aveva con sè nell'ultima Liegi" che se lo è cavato di ruota senza che manco ne avesse per stargli in scia era Pidcock che se non è uno dei big 5 è il 6 o 7. Not too bad direbbe Djokovic. Se non ricordi Pidcock il ciclismo lo segui poco. Ora se per avere i crismi di un campione bisogna solo battere Pogacar allora io dico che se ci fosse Merckx nessuno vincerebbe nulla e il discorso lo chiudiamo. Al mondiale di Wollogong Pogacar c'era. Così come c'era alla San Sebastian 2022. Questa Vuelta forse la vince e forse no. Del resto la vincerà uno solo ma tutti gli altri non sono antipatici sbruffoncelli eppure perderanno o se preferiamo non vinceranno. E chi vincerà lo farà con merito e onore anche se "non c'è Pogacar".