Alberto Dainese (Team DSM) ha vinto la 19ª tappa della Vuelta davanti a Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) a Iscar, dopo un burrascoso sprint di gruppo che ha visto una caduta nell’ultimo chilometro.
Tappa di transizione molto piatta oggi tra La Baneza e Iscar (177,5 km), promessa ai velocisti. E la logica è stata rispettata visto che Alberto Dainese (Team DSM) ha alzato le braccia sul traguardo, più furbo del potente connazionale Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), che si è lanciato da lontano e ha esaurito lo slancio negli ultimi 100 metri.
La maglia verde Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), che ha già vinto due volte, è caduta nell’ultimo chilometro e non ha potuto partecipare alla volata finale. Dainese ne ha approfittato per conquistare la seconda vittoria in un grande giro della sua carriera, avendo già vinto una tappa al Giro 2022. Il corridore italiano, che si unirà alla squadra Tudor nel 2024, può sperare di raddoppiare il suo bottino domenica nella capitale spagnola.
Nel frattempo la classifica generale sarà probabilmente definita domani sera, al termine della tappa più lunga della Vuelta di quest’anno (208 km), su un percorso accidentato con oltre 4.000 metri di dislivello distribuiti su dieci salite di terza categoria. Anche se dall’andamento dell’ultima tappa di montagna Sepp Kuss dovrebbe essere al riparo da sorprese.
Una volata lunga, se non sei un velocista vero con picchi di potenza da capogiro e alla Vuelta 2023 non ci sono grandi velocisti, è persa in partenza.
Rimane un muccone da prove contro il tempo dove deve solo pedalare senza usare la testa, niente di più.
Tutto rispetto per le medaglie olimpiche...E' quello il suo contesto.