Tre su tre. Tadej Pogačar vince il suo terzo Il Lombardia presented by Crédit Agricole consecutivo, alla sua terza partecipazione, raggiungendo Alfredo Binda e Fausto Coppi nell’olimpo dei corridori capaci di centrare questa impresa. Il corridore sloveno ha lanciato l’attacco decisivo all’inizio della discesa del Passo di Ganda quando mancavano 30 km all’arrivo di Bergamo. Pogačar aveva forzato l’andatura già in salita, braccato in prima battuta da Alexsandr Vlasov e successivamente da un drappello comprendente Primož Roglič, Simon Yates e Andrea Bagioli. Nel tratto di avvicinamento allo strappo finale di Colle Aperto, il portacolori della UAE Team Emirates apriva un gap incolmabile nei confronti dei rivali che, nonostante un accenno di crampi dello sloveno, non riuscivano ad avvicinarsi. Bagioli, ancora protagonista dopo il successo di giovedì al GranPiemonte, si imponeva nella volata per il secondo posto su Roglič in una top 5 che comprende anche Vlasov e Simon Yates.
RISULTATO FINALE
1 – Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) 238 km in 5h55’33” alla media di 40.163km/h
2 – Andrea Bagioli (Soudal Quick-Step) a 51″
3 – Primož Roglič (Jumbo-Visma) s.t.
4 – Alexsandr Vlasov (Bora – Hansgrohe) s.t.
5 – Simon Yates (Team Jayco AlUla) s.t.
STATISTICHE
- Con 3 vittorie a Il Lombardia, Pogačar eguaglia i plurivincitori stranieri Henri Pélissier e Sean Kelly. Il plurivincitore assoluto è Fausto Coppi con 5 vittorie.
- Quinta vittoria in una Classica Monumento per il campione sloveno dopo Il Lombardia (2021, 2022), Liegi-Bastogne-Liegi (2021) e Giro delle Fiandre (2023).
- Pogačar è il primo atleta che vince Giro delle Fiandre, Freccia Vallone e Il Lombardia nella stessa stagione.
DICHIARAZIONI
Il vincitore de Il Lombardia presented by Crédit Agricole Tadej Pogačar ha dichiarato in conferenza stampa: “Nel complesso è stata una grande giornata. Il finale è stato davvero duro e sono molto felice ed emozionato di essere arrivato al traguardo in solitaria. Per vincere questo tipo di gara servono un gran fisico, un’ottima condizione, una buona mentalità e anche un pizzico di fortuna. È una gara da sogno per qualsiasi corridore, essendo l’ultimo grande appuntamento della stagione. Quando ho avuto i crampi, speravo che il gruppo inseguitore non collaborasse, poi sono riuscito a superare il momento difficile. Credo sia stata la più difficile delle mie tre vittorie a Il Lombardia. È stata una stagione strana per me, condizionata dall’infortunio alla Liegi, ma allo stesso tempo è stata piena di soddisfazioni come quella di oggi; inoltre la UAE Team Emirates è passata in testa alla classifica a squadre di quest’anno, uno dei grandi obiettivi che ci eravamo posti a inizio stagione”.
Il secondo classificato, Andrea Bagioli, ha detto: “Pogačar è stato il più forte e sono molto contento di come è andata questa settimana di gare. Essere lì oggi con i migliori corridori del mondo significa molto per me. Remco [Evenepoel] è caduto nella prima parte della gara. Aveva dolore al fianco sinistro. All’inizio del Passo di Ganda mi ha detto che potevo pensare a me stesso. Volevo vincere lo sprint perché so di essere molto veloce. Sono felice di lasciare la Soudal Quick-Step con un risultato così importante, due anni dopo il secondo posto di Fausto Masnada alle spalle dello stesso vincitore”.
Il terzo classificato, Primož Roglič, ha dichiarato: “Salire sul podio de Il Lombardia è qualcosa di nuovo per me. Dovrò migliorare in futuro se vorrò puntare al successo. Oggi non avevo la gamba migliore, ma ho comunque dato tutto. È stata una grande stagione e mi auguro di poter fare ancora meglio l’anno prossimo. Conserverò per sempre i ricordi che abbiamo creato insieme al fantastico gruppo della Jumbo-Visma ma da domani mi aspettano nuove sfide”.
Thibaut Pinot, al termine della sua ultima corsa in carriera, ha detto: “Sono molto emozionato e allo stesso tempo felice di aver chiuso qui la mia carriera perché è stata una grande festa e ricorderò per sempre questa giornata speciale. Non mi aspettavo così tanta gente in “curva”, soprattutto qui in Italia. Il tifo è stato caotico, proprio come piace a me. È stato un momento allo stesso tempo folle e intenso. La corsa è stata durissima. Anche le discese la rendono unica. Aver vinto Il Lombardia rimane ciò di cui sono più orgoglioso”.
Prima di correre per se stesso in una compagine con un big il buon Bagioli troppe patate deve mangiare. Sinora ha vinto nulla e dimostrato nulla. Almeno al confronto di un Evenepoel. Se poi va in una squadra di secondo piano magari il capitano glielo fanno pure fare. Ovviamente è giovane (1 anno più di Evenepoel comunque) e quindi strada davanti ne ha per ambire. Ma per ora molto deve dimostrare. Non è che tre giorni con la forma della vita vogliono dire molto. Anche Masnada lo scorso anno ha fatto 2 dietro a Pogacar e anche meglio di come lo ha fatto Bagioli visto che in teoria la gara se la è giocata fino all'ultimo ma poi è sparito. Per conquistarsi i gradi di capitano ci vuole continuità non un exploit estemporaneo secondo me.