Nuova Merida Silex, la bici che ha vinto il mondiale gravel

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Fresca vincitrice del mondiale gravel, la nuova Merida Silex presenta una geometria che abbina la capacità di tenere alta velocità e controllo in fuoristrada con la comodità e resistenza di una bici da bikepacking.

[Comunicato stampa] “Non aveva ancora visto la luce che già si fregiava del titolo iridato”. Così passerà alla storia l’esordio della nuova Silex che Merida ha sviluppato come seconda generazione della propria offerta gravel. La bici è stata “consegnata” al Team Bahrain Victorious pochi giorni prima del Campionato Mondiale dell’8 ottobre in Veneto e Matej Mohorič, alla sua ‘prima’ nella disciplina, l’ha condotta sul gradino più alto del podio.

La nuova SILEX mantiene intatte alcune caratteristiche che hanno fatto della prima versione un modello di riferimento per stabilità e controllo nella guida, e a queste ha aggiunto un ulteriore sviluppo. Infatti, un primo intervento ha visto l’aumento dello spazio per gli pneumatici portato a ospitare copertoni 700×45 mm, una opzione che migliora ulteriormente il comfort e la possibilità di percorrere con maggiore facilità strade sterrate e sentieri di montagna.

«E’ una bici che mi ricorda un coltellino svizzero: ci puoi fare molte cose ed è estremamente duttile – ha commentato così Matej Mohorič in occasione della presentazione mondiale nella sede Merida Italy a Reggio Emilia – e, come professionista su strada ma con i primi passi mossi nell’off-road, mi sono trovato a mio agio sin dalle prime pedalate. Insomma, bella e divertente».

Le parole del neocampione del mondo gravel trovano un riscontro nella descrizione tecnica della nuova Silex. La geometria aggiornata è caratterizzata da un maggiore reach, ovvero un incremento della distanza orizzontale tra l’asse della serie sterzo e la proiezione in altezza del movimento centrale, e da un angolo di sterzo più aperto rispetto alla precedente versione (si passa da 71° a 69,5°) per migliorare la stabilità sulle discese tecniche e quando si attrezza la bici per trasformarla in una compagna di viaggio: infatti la nuova Silex conferma non solo le ottime prestazioni che le ha fatto vincere il titolo iridato, ma anche quella più avventurosa del bikepacking. In tal senso, anche il tubo sterzo più corto e la forcella leggermente più lunga conferiscono un look molto più sportivo confermando la stessa altezza dell’avantreno e la posizione di guida comoda e sicura, molto apprezzata nella precedente versione.

Non solo performance

La Silex rimane spiritualmente vicina al mondo del touring, pronta per affrontare la sfida di un viaggio autosufficiente su lunghe distanze, ed è per questo che sono state massimizzate le prestazioni off-road. Ovunque la si utilizzi, è fondamentale poter trasportare tutto ciò di cui si ha bisogno: i punti di fissaggio sul telaio e sulla forcella consentono di montare borracce, borse, attrezzi, parafanghi e accessori, mentre i supporti in stile “anything cage” sugli steli della forcella aumentano la capacità di carico. A questo si aggiunga la predisposizione per il passaggio interno dei cavi per un mozzo con dinamo.

Il risultato è una bici estremamente versatile, adatta alla guida di tutti i giorni: sia che si tratti di pendolarismo in città, o che si voglia affrontare una delle tante salite epiche delle nostre montagne, il futuro di Silex sembra disegnato su un percorso di successo.

 

Silex in Italia

La nuova SILEX sarà disponibile sia con telaio in fibra di carbonio CF che in alluminio LITE, entrambi accomunati dalla stessa forcella in carbonio. La geometria dei telai è identica, ma la versione CF è più votata al mondo performance grazie al risparmio di 680 grammi rispetto al modello in alluminio, oltre a prevedere un attacco per il freno posteriore con dissipatore di calore Disc Cooler e un attacco Fidlock per le borracce integrato nel tubo obliquo. Le Silex con telaio in alluminio LITE sono più indicate per un utilizzo “commuting” in quanto, oltre ad avere tutti i supporti previsti sulla versione carbon, ha la predisposizione per trasportare il rimorchio da bici.

Per il mercato italiano, la nuova SILEX sarà disponibile da novembre 2023 in cinque modelli – SILEX 200, 400, 700, 4000 e 7000 – con prezzi a partire da 1.490 Euro.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

– Maggiore spazio per gli pneumatici, fino a 700×45 mm o 700×42 mm con i parafanghi

– Angolo di sterzo di 69,5° per una maggiore stabilità e capacità in fuoristrada

– Stessa posizione di guida con un tubo sterzo più corto e una forcella allungata

– In caso di installazione di una forcella ammortizzata, la geometria della bici non cambia

– Il foderi posteriori asimmetrici consentono la compatibilità con le trasmissioni 1x (max. 46 denti) o 2x (max. 50/34)

– Freni a disco da 180 mm di serie

– Passaggio cavi integrato Wire Port

– Possibilità di utilizzare il passaggio cavi completamente integrato nel cockpit FSA ACR/SMR

– Morsetto reggisella integrato

– Compatibilità con il reggisella

– Forcella in carbonio (540 g) con attacchi “anything cage”

– Forcella con predisposizione cavo dinamo interno al mozzo su tutti i modelli

– Capacità di trasporto bagagli elevata, pensata per borse da bikepacking

OPZIONE TELAIO IN FIBRA DI CARBONIO CF

– I telai in fibra di carbonio CF (1.220 g) sono dotati di attacchi per i parafanghi e di molteplici punti di montaggio sul telaio e la forcella, compreso attacchi per portapacchi posteriore e supporto Fidlock integrato sul tubo obliquo

– Dissipatore di calore per freni DISC COOLER montato sul telaio


OPZIONE TELAIO IN ALLUMINIO LITE

– I telai LITE (1.900 g) sono dotati di supporti per parafanghi, portapacchi posteriore, punti di montaggio multipli su telaio e forcella, e aggancio per rimorchio da bici.

Per maggiori informazioni www.merida-bikes.com/it-it

 

Commenti

  1. fabiopon:

    Mi sembrano prezzi "ragionevoli"...
    Io ho avuto una silex in alluminio, forse era la primissima versione della silex, mi pare montata rival 1x. ottima bici che ho maltrattato tante volte, pagata pero' meno della meta' del prezzo di lancio del nuovo modello sora. Purtroppo questa e' la realta' del mercato attuale, pochi anni dopo.

    Per mettere la cosa in prospettiva, io guadagno meno di allora, mentre una bici simile a quel prezzo (anche modello vecchio, non dico quelli nuovi che sono di fatto bici diverse e migliori) non si trova piu'. Quello che era uno sfizio che potevo comprare per provare il gravel solo perche' l'ho vista un giorno in negozio e che ho regalato qualche anno dopo, ora diventerebbe un acquisto che non farei cosi' a caso.


    bicilook:

    È bella ma sull'obliquo avrei messo la scritta SILEX...io quella scritta Merida la leggo Mer.a e mi passa ogni fantasia.
    nel 2008 avevo giant e merida parcheggiate in casa

    in teoria me-ri-da vuol dire qualcosa tipo 'spostarsi con passione'. ma forse per il mercato italiano non e' il nome ideale. Poi ci sono pure quelli che vendono il 'tonno consorcio' quindi si puo' fare di peggio.
  2. Mich974:

    Dipende dai giri che vuoi fare ! ...anti gravel , permettimi , non ha molto senso . Ogni bike è piu adatra a certe esigenze . Te lo dico da ex possessore di mtb , front e full ...ed ora gravel . Tornando alla Silent , bruttina esteticamente .
    Dipende troppo dai percorsi e da come vuoi affrontarli, sono due modi diversi di pedalare e di scendere
    Lanfi:

    Questa silex mi piace proprio un sacco....bici che bada al sodo con geometrie e caratteristiche da vera gravel, non da bdc che può montare gomme un po' più grandi. Passaggio ruota di 45 mm, movimento centrale bsa, dischi da 180 (che magari non serviranno a tutti ma a noi cinghialozzi non dispiacciono), geometrie fatte per viaggiare anche in fuoristrada.....poi anche alcune chicche come l'attacco fidlock che pure non dispiacciono (a me sarebbe piaciuto più sul tubo sella ma vabbè). E poi discorso prezzi molto, molto interessante.

    A tal proposito stavo guardando la silex 7000 (qui), tutta allestita con shimano grx 800 12v (attualmente il top shimano in ambito gravel), dotata anche di ruotine non pessime, che come avete detto viene 3.500 di listino (immagino un minimo trattabile). Davvero niente male....a tal proposito leggendo la scheda tecnica scrivono che monta pacco pignoni diciamo "wide" a 51 denti (altra cosa che gradisco molto), però indicano "11-51". Se non sbaglio non esiste un pacco pignoni 11-51 di shimano, mi sa che è un errore perché dovrebbe essere o 10-45 o 10-51 giusto?
    Geometria interessante, sarei curioso di provare una gravel con quell'angolo di sterzo e reach lungo, sicuramente aiuta in alcune occasioni ma dall'altra parte devo dire che la mia aspero con geometrie praticamente da bdc è divertentissima sui suoi terreni e resta abbastanza guidabile un po' ovunque, paga ovviamente un po' di scomodità

    Ho provato poco una BMC urs con sterzo a 70° e sinceramente in piedi sui pedali dava sensazioni non così piacevoli e sicuramente molto lontane dalla bdc
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