Seconda Liegi per Pogačar, che arriva a 6 monumento vinte

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Si sapeva dove, si sapeva come e si sapeva chi: sulla salita della Rédoute, con un attacco in progressione Tadej Pogačar (UAE-Emirates) ha salutato il gruppo e si è involato verso la seconda vittoria alla Liége-Bastogne-Liége in carriera.

La gara è stata movimentata da una caduta ai -95km in cui è rimasto coinvolto Mathieu van der Poel (Alpecin), ma in realtà non ha prodotto grandi danni ed il ritardo preso è stato poi colmato senza grandi problemi.

Molto atteso il momento della scalata della mitica Rédoute, dove Pogačar non si è fatto attendere. L’unico a seguirlo per un po’ è stato un arrembante Richard Carapaz (EF), che però nell’ultima parte ha dovuto cedere il passo. Dalla cima della Rédoute in poi è stata la solita cavalcata solitaria a cui ci siamo abituati in questi ultimi anni, con lo sloveno che è andato via regolare incrementando km dopo km il proprio vantaggi. Dietro si sono susseguiti degli attacchi non troppo convinti, ma quello buono lo ha messo a segno Romain Bardet (Team DSM), che poi è riuscito a mantenere il proprio vantaggio sino al traguardo dove ha ottenuto un ottimo 2° posto a 33 anni. Il francese, per al forma vista, si candida anche a fare bene al Giro d’Italia.

Dietro il francese il gruppo degli inseguitori è arrivato compatto giocandosi il terzo gradino del podio in volata. Volata vinta da Mathieu van der Poel su Maxim van Gils e Aurelièn Paret-Peintre (Decathlon), quest’ultimo altro corridore da tenere d’occhio per il Giro, viste le belle prestazioni degli ultimi giorni.

Sesta vittoria in una classica monumento per Tadej Pogačar. Van der Poel è salito sul podio quest’anno in 3 classiche monumento (Fiandre, Roubaix e Liegi). L’ultimo corridore a farlo in una stagione è stato suo padre Adrie nel 1986 (a Fiandre, vinto, Liegi e Lombardia).

 

Commenti

  1. bicilook:

    Secondo me,deve provarci nel pieno delle forze,a fine carriera potrebbe essere tardi.
    Ma non saprei, a mia idea ha davanti 4-5 anni a pieno regime(ed in questi anni ha la possibilita' di arricchire il palmares come desidera).
    Anzi, non è escluso che MVDP ed anche Pogacar raggiungano il top della maturita' atletica entro un paio d'anni.
    Poi c'è da dire che nell'arco dell'anno corrono molto meno che in passato, quindi si consumano meno.
    Se non scoppia di testa, Mathieu non credo avrebbe apprezzabili cali. Certo ,se parlassimo di atleti che si vogliono trascinare per altri 10 anni ,a partire da adesso, allora si'
  2. A me pare che Mvdp abbia una volonta' d'acciaio e lo vedo piu' solido nel tempo rispetto a Pogacar.
    Margini di miglioramento bassi, ma secondo me non nulli.
    Un pizzico di resistenza in piu', qualche chiletto in meno , ancora piu' concentrato su pochi obiettivi al top di forma e potremmo vederlo andare in salita piu' forte di adesso,che forse, gli permetterebbe di andare vicino al gradino piu alto del podio di Liegi o Lombardia
    D'altronde stiamo parlando di un cazzone che ha preso la maglia gialla al tour su un cavalcavia, ha una precedente LbL dove è arrivato 6° a ben 15" da Roglic e Pogacar.
    Un morto in salita ,che in tutte le monumento che ha fatto (ben diciannove, trA cui 2 Liegi ed 1 Lombardia) è arrivato una sola volta oltre il 10 posto (Sanremo 2020).
    Tra l'altro, se le cose gli andassero bene , gia' tra 3 anni potrebbe aver raggiunto i suoi principali traguardi (plurivittorioso alfiandre e Roubaix). ed a 30-31 anni lo vedo tutto fuor che bollito ed in calo atletico.
    Poi ci sono sempre i simpaticoni che stravolgono quello che si scrive, prendendoti per idiota ed estremizzando all'inverosimile
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