Il titolo sembra uno di quelli da film comici anni ’70, ma in realtà riassume l’ennesima pazzia nel variegato mondo del ciclismo. Più in dettaglio: prima della 4^tappa della gara amatoriale les Routes de l’Oise, con 182 corridori impegnati, i commissari di gara, in seguito a svariate segnalazioni di “uno strano rumore” proveniente dalla bici di Giovambattista Iera, dorsale 88, corridore della AC Bellaingeoise, nella tappa precedente, hanno deciso di fermarlo per un controllo, sospettando doping meccanico.
Oltre al rumore sospetto dalla bici di Iera i commissari avevano anche notato che nella tappa precedente in circuito questi aveva recuperato una fuga portando a termine un giro in un tempo incredibilmente breve.
Una volta diretti verso la vettura del corridore sospettato questo però si è dato alla fuga. Il presidente della società organizzatrice, Frédéric Lenormand, si è anche interposto tra il corridore e la sua auto per impedirgli la fuga, ma, scena da film, lo Iera ha tirato dritto investendolo, con Lenormand che si è ritrovato aggrappato al cofano dell’auto per un centinaio di metri. Alla fine ha mollato la presa senza farsi male e Iera è riuscito a fuggire.
Ovviamente Lenormand ha fatto denuncia alla polizia grazie anche ai numerosi testimoni presenti, ma ha commentato: “avrebbe potuto finire in modo drammatico, ma è veramente triste arrivare a tanto“.
Uno dei testimoni ha commentato: “La cosa più grave di questa storia è che un direttore di gara volontario si è ritrovato sul cofano di un’auto. Dicono che i soldi rovinano tutto, ma questa è solo una storia di infima gloria personale.”
Trattandosi di una corsa amatoriale Lenormand ha fatto presente che in effetti il vincitore della corsa si aggiudica una maglia, un trofeo, un mazzo di fiori e un cesto regalo alimentare….
Alla squadra AC Bellaingeoise è stato chiesto di ritirarsi dalla corsa.
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