Turgis conquista la ghiaia del Tour

49

Anthony Turgis (Total Energies) ha regalato la 3^ vittoria di tappa in questo Tour alla Francia, vincendo la Tryes-Troyes di 199km in volata davanti Tom Pidcock (Ineos) e Derek Gee (Israel).

La 9ª tappa del Tour de France e i suoi 32 chilometri di strade sterrate, suddivise in 14 settori, hanno offerto uno spettacolo costante alla vigilia del primo giorno di riposo. Alla fine è stato Anthony Turgis (TotalEnergies) a vincere lo sprint al termine di una lunga fuga, davanti a Tom Pidcock e Derek Gee. Jasper Stuyven (Lidl-Trek) ha attaccato dalla fuga a 10 km dall’arrivo ed è stato ripreso nell’ultimo chilometro.

Tadej Pogacar (UAE Emirates) ha infiammato ancora una volta la gara con diversi attacchi nel finale. A 21 km dall’arrivo lo sloveno ha creato problemi a Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep), che era da solo, e a Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike) lanciandosi in un attacco furioso. Tuttavia la rimonta del danese è stata possibile grazie al duro lavoro del suo compagno di squadra Matteo Jorgenson.

Il primo brivido è arrivato a 77 km dall’arrivo quando Evenepoel si è alzato sui pedali per staccarsi dal gruppo della Maglia Gialla. Pogacar lo ha seguito pochi istanti dopo e Vingegaard lo ha seguito, senza però dargli il cambio. I due uomini hanno raggiunto il belga, costringendolo poi a malincuore a rialzarsi. I “Fantastici Quattro”, che comprendevano anche Primoz Roglic (Red Bull-Bora Hansgrohe) hanno infine terminato il percorso assieme, a 1’46” dal leader della corsa.

Critico Evenepoel su Vingegaard: Evenepoel: “Peccato che Jonas non abbia lavorato con noi perché avremmo potuto chiudere la gara, avremmo potuto prendere 3-4 minuti. È la loro tattica (della Visma-LAB -ndr-)  non possiamo farci nulla… Una buona giornata, mi sono divertito, ho dimostrato che posso correre sulle strade bianche“.

Un commosso Turgis ha dedicato la vittoria ai suoi due fratelli, Tanguy e Jimmy, i quali hanno ambedue chiuso la loro carriera da professionisti a causa di problemi cardiaci: “Hanno fatto fatica a vivere certi momenti. Ora li vivono attraverso di me. Avevo un fratello per ogni gamba oggi“.

 

 

 

 

Commenti

  1. Tony 96:

    Idem quando Remco si è ritrovato nelle retrovie dopo una curva presa male, di nuovo la Visma in testa a tirare :roll:
    Va be', se non attaccano nemmeno quando uno sbaglia una curva che corrono a fare? Mi pare che col fair play si stia esagerando.
  2. Shinkansen:

    La tappa di ieri si può sintetizzare così: tanto rumore per nulla, ma quello che è successo in mezzo da leccarsi i baffi.
    Non so quanta fatica accumulerà Pogacar con tutti quegli scatti, non è il Giro, qualcuno dovrebbe ricordarglielo.
    Vingegaard non è quello dell'anno scorso, la ferita ai polmoni lo sta penalizzando e non ci sarebbe niente di male se perdesse il Tour.
    Evenepoel non so dove potrebbe arrivare, è inferiore ai primi due, ma ha grinta da vendere. Vedremo sulle grandi salite.
    Su Roglic e Martinez sospendo il giudizio, al momento chiaramente inferiori.
    Rodriguez…
  3. VECCHIA:

    Ci capirai tanto tu allora , io ho espresso una mia opinione e la ribadisco , se agganci il treno dei due per me gli devi dare almeno due te cambi e non stare li a ruota e rifiutare le richieste di cambio .
    tralasciando la prima parte (roba vostra o-o )

    perchè avrebbe dovuto collaborare?
    perchè si chiama Vingo e perchè ha il numero 1 sulla schiena?
    sapendo che collaborare (anche poco) avrebbe probabilmente arrecato solo svantaggi per lui (era alla frutta) e vantaggi per gli altri
Articolo precedente

Longo Borghini leonessa Rosa

Articolo successivo

Ancora Italia al Giro Women: Chiara Consonni vince la seconda tappa

Gli ultimi articoli in Gare