Pogačar da forfait per le olimpiadi

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Tadej Pogačar non parteciperà alle olimpiadi di Parigi. Il motivo lo ha rivelato con un comunicato la federazione slovena:

L’allenatore della squadra maschile di ciclismo ha rivelato i nomi dei ciclisti che parteciperanno ai Giochi Olimpici di Parigi di quest’anno. Purtroppo Tadej Pogacar non parteciperà”. Il recente vincitore del Tour de France “ha annullato la sua partecipazione perché troppo stanco. Ci congratuliamo con il vincitore del Tour de France per la sua terza vittoria nella corsa ciclistica più prestigiosa del mondo e ci auguriamo che stia riposando bene e si stia preparando per le sue prossime performance”.

Nel 2021 alle Olimpiadi di Tokyo, Pogacar si è classificato terzo nella corsa su strada vinta dall’ecuadoriano Richard Carapaz, che è stato supercombattivo al Tour de France di quest’anno, ma non è stato selezionato per difendere il suo titolo a Parigi.

La squadra olimpica slovena passerà da un corridore dell’UAE Team Emirates a un altro: Domen Novak (29), incoronato campione nazionale su strada a giugno, sostituirà il leader della squadra e correrà insieme a Matej Mohoric, Luka Mezgec e Jan Tratnik.

Urska Zigart, compagna di Pogacar e autrice di una clamorosa doppietta ai Campionati sloveni, non è stata selezionata per le Olimpiadi del 2024, cosa che ha fatto arrabbiare il suo fidanzato (via social quantomeno).

Commenti

  1. navagiulio64:

    Non conosco il percorso della gara olimpica, quindi azzardo: non potrebbe essere poco adatto alle sue caratteristiche?
    Mah, ci sono un fracco di strappi e salitelle brevi, così male per lui non è.
  2. iban:

    Ovviamente nessuno sano di mente rinuncerebbe ad una vittoria ma per Bolt l'oro olimpico vale una carriera mentre per gli altri da te menzionati no. Bolt o qualsiasi altro praticante di atletica leggera baratterebbe ad occhi chiusi un mondiale per un oro olimpico, nel ciclismo non lo farebbe nessuno, come non penso che un Nadal o una delle sorelle Williams scambierebbe un Wimbedlon o un Roland Garros per un oro olimpico. Se Bolt non avesse vinto le olimpiadi sarebbe ricordato come il miglior velocista di tutti i tempi MA che non ha mai vinto un oro olimpico, cosa che non avviene invece per Cancellara Gilbert o Valverde.
    Anzi di Cancellara si dice che è stato un grande campione MA non ha mai vinto un mondiale in linea e quasi nessuno ricorda i due ori olimpici a cronometro e l'argento olimpico in linea e non penso baratterebbe uno dei suoi Fiandre o una delle sue Roubaix, ma nemmeno la sua Sanremo, per tramutare quell'argento in oro.
    Ni, nel senso che è tutto corretto e condivisibile, ma resta il fatto che alle Olimpiadi i sopra citati ci hanno tenuto a partecipare ed a vincere.
    Poi, dipende anche dal campione che prendiamo in considerazione: per uno che ha vinto un solo Wimbledon, molto probabilmente non lo scambierebbe con un oro olimpico (forse pesano qualcosina gli oltre tre milioni di premio...), ma per uno che di trofei sull'erba londinese ne ha vinti tre, magari uno di loro con un'Olimpiade lo scambierebbe volentieri.
    Anche perché il grande slam, la Streif o il Lauberhorn ci sono tutti gli anni, i giochi olimpici no.

    Insomma, anche per i grandi campioni non è che un'Olimpiade conti proprio poco (calciatori esclusi, ovviamente, ma per gli sport di squadra è tutto un altro discorso. Così come per gli specialisti di gare a tappe, che in questo discorso c'entrano zero: Contador e Froome non hanno nemmeno mai provato seriamente a vincere una Monumento, figuriamoci un'Olimpiade...)
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