Vingegaard al Giro? “Irrealistico”

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Nelle scorse settimane si era cominciato a parlare di un’eventuale presenza di Jonas Vingegaard (Visma-LAB) al prossimo Giro d’Italia. Il tutto era partito da un articolo del quotidiano belga Het Laatse Nieuws. Secondo il HLN Vingegaard avrebbe confidato internamente alla squadra che vorrebbe correre il Giro d’Italia il prossimo anno.

Evidentemente la cosa ha portato i quotidiani danesi ad indagare la cosa, e l’Ekstra Bladet ha contattato il responsabile della comunicazione della Visma, Sander Kleikers, il quale ha risposto: “Siete già il terzo media che chiama. Non so davvero da dove provenga questa voce. Sicuramente non viene dalla nostra squadra. Non abbiamo nemmeno iniziato la valutazione finanziaria di questa stagione. Non so da dove provenga. È molto sorprendente”.

Altro media danese, BT, ha contattato Frans Maassen, uno dei direttori sportivi della squadra olandese, a riguardo, e Maassens ha dato la sua opinione: “Mi aspetto di vederlo al Tour, ma valuteremo a ottobre e poi faremo nuovi piani per il prossimo anno. Questa è solo la mia opinione, ma non vedo uno scenario in cui non sia al Tour. Non so da dove venga questa storia. Al momento non la considero realistica. Ma questa è solo la mia opinione”.

Le possibilità quindi che Vingegaard corra il Giro d’Italia non sono cosi alte, e forse lo confermano le considerazioni che Maassen fa riguardo le possibilità di Vingegaard di vincere un terzo Tour de France, piuttosto franche:

Deve spingersi ancora più in là. A Jonas non piace l’idea di tornare al Tour e arrivare secondo. Vuole essere il migliore e deve lavorare duramente per migliorare e questa sarà una sfida, perché se rimane allo stesso livello probabilmente non potrà più battere Tadej Pogacar. Deve trovare un modo per migliorare. Mentalmente è cresciuto molto dopo questi anni ed è davvero forte. Ora il suo motore è tornato a posto dopo l’incidente ed è un ragazzo difficile da battere”.

Vedremo quindi. Nel frattempo Jonas, chiusa la stagione 2024 e diventato da poco padre per la seconda volta, sembra essere concentrato su altro.

 

 

Commenti

  1. TheLordofBike:

    Quest'anno Tadej era di un livello mai visto prima...non era nemmeno paragonabile a quello visto fino a fine 2023...è letteralmente una versione 2.0 di se stesso.

    Anche con la Jumbo al top non credo avrebbe mai potuto realmente impensierire lo sloveno.
    Tutta la Visma di quest'anno non era manco lontana parente di quella precedente, lo stesso Kuss che l'anno scorso sembrava non fermarsi mai alla vuelta non ha centrato nemmeno la top 10. Direi che qualcosa non ha funzionato al di là degli incidenti. o-o
  2. Skardy:

    Io posso pure essere onesto e anche io tenderei a pensare che quell'infortunio lo ha penalizzato ma dovrebbe essere onesto prima lui. E' lui (e il suo entourage) che ha detto che i suoi valori erano ok e pure meglio dello scorso anno.
    Credo siano parole di circostanza….dai a quei livelli stare 12 gg sdraiato in terapia intensiva…almeno altrettanti senza toccare la bici, dolori vari etc etc..nn puoi essere al top come gli anni scorsi è scientificamente impossibile….poi basta guardare come andava Vingo al Tour 2023 e quest anno, io vedo una bella differenza….senza nulla togliere a Tadei e alla sua evidente crescita rispetto all anno prima, con un infortunio meno grave ma pur sempre un intoppo nella preparazione…
  3. mlv:

    Ma secondo voi ... perché fa così poche corse e chiude la stagione 2 mesi prima?

    Che abbia ragione Hinault quando dice che non gli piace correre?
    Alla fine non è che non corre mai, ha 44 giorni di corsa ad oggi, contro 54 di Pogi e 55 di RE, è che tour a parte sceglie corse ”minori” principalmente.
    Ha cominciato una settimana prima di Pogi al Gran Camino, Pogi alle strade bianche.
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