Scott si dà alla musica e pubblica un singolo su Spotify, intitolato “Il tuo Suv inquina“.
[Comunicato stampa] SCOTT Italia sorprende la bike industry con un’iniziativa musicale unica nel panorama sportivo: “La MIA SCOTT é una Queen, il tuo SUV inquina”, il singolo che unisce ironia, tecnologia e passione per il ciclismo. Un brano nato dalla creatività del team di marketing e comunicazione, con il supporto dell’intelligenza artificiale, che promette di diventare l’inno alternativo delle festività natalizie.
Il pezzo, disponibile su Spotify e su tutte le piattaforme di ascolto dalla mezzanotte dell’8 dicembre, innesca un divertente dissing tra biciclette muscolari ed e-bike, scardinando i pregiudizi più comuni del mondo cycling. Un mix di note provocatorie e messaggio green che strizzano l’occhio a tutti gli appassionati delle due ruote.
“La MIA SCOTT é una Queen, il tuo SUV inquina” vuole essere più di un semplice brano: è un manifesto culturale che celebra lo stile di vita su due ruote, lanciando una frecciatina ironica ai mezzi inquinanti.
Un esperimento di comunicazione che dimostra come SCOTT voglia sempre di più parlare e confrontarsi con i propri consumatori attraverso linguaggi innovativi e coinvolgenti. Questo nuovo progetto segue la scia del party “Leoni da Tastiera“ organizzato da SCOTT all’Italian Bike Festival 2024. Un evento che ha coinvolto tutti gli appassionati del settore in una festa a tema dedicata ai pregiudizi che circolano sui social media nei confronti della bike industry..
Poi che ci sia chi fa passare mezzi inadatti alla circolazione è dovuto principalmente al fatto che siamo italiani ;)
Quello su cui c’e’ maggiore discussione (si fa per dire visto che oggi e’ stigmatizzata la discussione su certe verita’) è sul legame tra co2 nell’aria e innalzamento della temperatura, perche’ quando la co2 nell’aria era maggiore di oggi la terra non è sempre stata piu’ calda ma ha anche passato delle ere di glaciazione. I sostenitori della dottrina del “cambiamento climatico causato dall’uomo” sostengono pero’ che a quei tempi l’irraggiamento solare fosse inferiore, e i loro modelli spiegano questa cosa bene.
L’idea che mi sono fatto io pero’ è che ci vorrebbe maggior dibattito (scientifico, non politico) e meno ideologia, soprattutto se le scelte che prendi hanno impatto negativo immediatisulla vita delle persone (chiusura di fabbriche, perdita di posti di lavoro e di ricchezza) a fronte di benefici incerti molto dilatati nel futuro.
Il problema è che il livello di errore nella stima di alcune grandezze risalenti a milioni di anni fa è piuttosto alto, e i modelli ipotizzano invece dei range di certezza su queste grandezze che in realta’ non abbiamo.