Oberteuringen-Bitzenhofen è l’agreste cornice della presentazione di Lightweight (LW). A pochi kilometri da Friedrichshafen, dove si tiene Eurobike e dove c’è uno dei siti produttivi della LW.
Questa non è una normale presentazione prodotti, ma un vero e proprio meeting come lo chiamano in Lightweight, destinato non solo a presentare alcune novità a livello di prodotti, ma anche a fare il punto su alcune novità logistiche con i rivenditori presenti.
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Rivenditori che ora fanno parte di una rete vendita ridotta e selezionata, e soprattutto preparata sia dal punto di vista della conoscenza del prodotto che delle tematiche dell’assistenza. Un punto questo che in passato ha avuto sicuramente dei problemi come ammesso onestamente, dovuti a più fattori, ma che ora vuole non solo risolverli, ma farne il punto di una nuova partenza.
Per fare questo LW parte dalle basi, ricordando a tutti la storia del marchio e la sua genesi.
Storia
La storia è ovviamente Heinz Obermayer. Il quale all’età di 60 anni, nel 1993, decide di raccogliere la sfida di alcuni colleghi: fare delle ruote da bici. Lui però non ne aveva mai fatte in vita sua, dato che costruiva ruote per sulky, i carrozzini usati nel trotto.
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Ebbene Obermayer raccoglie la sfida e sforna la prima LW: una lenticolare con raggi in carbonio misto kevlar
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peccato non sapesse che le posteriori da bici sono asimmetriche e così deve continuare i tentativi. Tentativi che proseguono con le prime basso profilo con cerchio in carbonio, le antenate delle Ventoux/Gipfelsturm, ma che davano problemi dato che non riusciva ad incollare i raggi su cerchi con profilo così basso. Fino a che, tra il 1994 ed il 1995 sforna la prima Standard. Con i famosi raggi marroni in carbon-kevlar incollati ad un cerchio alto profilo in carbonio laminato a mano a casa sua. Anzi, in una stalla per cavalli riconvertita
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Nel 1996 la svolta: Johan Musseuw vince il campionato del mondo ed in quell’anno viene visto correre con delle strane ruote nere. Obermayer a tutt oggi non sa come Musseuw se le sia procurate, dato che non gliene ha mai vendute. Fatto sta che la gente se ne accorge e soprattutto viene a sapere che Musseuw le ha comprate.
Nel 1997 l’esplosione: Jan Ullrich vince il Tour de France e centinaia di milioni di telespettatori vedono che usa le strane ruote nere. La consacrazione arriva dalla televisione tedesca RTL che fa un servizio sulla stalla convertita a laboratorio per il carbonio nel Baden-Wurttemberg
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Ora tutti vogliono le Lightweight.
Il punto però è che Obermayer ed il suo socio riescono a sfornare 2 ruote al giorno non di più. Ed i tempi di consegna diventano rapidamente di 1 anno. Obermayer in più è un pensionato di 60 anni e non ha nessuna voglia di lanciarsi in un lavoro full-time quindi comincia a sondare il terreno per trovare socio o vendere la neonata azienda. Si fa avanti una nota casa Italiana, ma poi tentenna ed infine salta tutto. Infine arriva Gerhard Wissler, patron della CarbonSports, una ditta che, anche attualmente, lavora nel campo del carbonio per usi aeronautici (Airbus, Dornier) il quale compra la Lightweight, ma con lungimiranza tiene come socio attivo Obermayer.
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Intanto i professionisti continuano a comprare Lightweight di tasca loro, dato che l’imperativo di Obermayer è di non sponsorizzare nessuno e non regalare niente. Cosa che fa indispettire Mario Cipollini che ne acquista 2 coppie nel 2003 (e poi ne presta un paio a Marco Pantani), e si fa attirare l’epiteto di “stronzo” (letteralmente) da Rudy Pevenage che ne voleva 2 coppie al più presto (e gratis) per Jan Ullrich. Obermayer non cede e gliene vende un paio solo dato che ha disponibili solo quelle.
Oggi numerosi Pro continuano ad utilizzare LW “mascherate” per svariati utilizzi, ma sempre comprandosele, secondo la regola d’oro di Heinz Obermayer.
Oggi
L’attualità di LW è che sotto l’ala di CarbonSports la produzione è affidata a 65 persone divise su due siti, per una produzione che si aggira attorno alle 20 coppie al giorno. Tutto fatto a mano in Germania. Il tempo medio per sfornare una ruota è di 20h, ma alcuni modelli ne richiedono anche il doppio.
La gamma si è allargata, fino a comprendere numerosi modelli, di cui il più recente è il Fernweg Clincher da 80mm (Il 60% dei modelli clincher finisce nei mercati USA ed Australiano).
Ma soprattutto i prodotti sono stati migliorati cambiandoli a fondo in quello che era il loro punto debole: le piste frenanti. Così la nuova Meilenstein è dichiarata essere una ruota migliore delle sue precedenti fino ad essere la “ruota perfetta”. Vedremo.
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In casa LW le novità non si fermano qui, nuovi prodotti saranno presentati a breve (tra Marzo e Maggio/Giugno) ed altri più a lungo termine, come il famoso progetto Urgestalt. Di cui però niente si può dire.
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Altra novità una linea di abbigliamento denominata Edelstoff prodotta da Assos. Praticamente degli indumenti Assos personalizzati Lightweight.
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Le novità non finiscono qui dato che alcune verranno presentate domani, tra cui soprattutto la visita alla produzione.
I curiosi restino sintonizzati.
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