Accuse ben precise vengono mosse dal Journal du Dimanche (JDD)a Chris Froome, alla Sky ed all’UCI.
Secondo il giornale francese l’UCI avrebbe permesso l’uso a Froome del prednisolone, un glucorticoide per il trattamento di un’influenza, dopo che il medico della Sky Alan Farrell ha ottenuto l’autorizzazione dal direttore sanitario dell’UCI Mario Zorzoli.
Nell’articolo non si risparmiano termini come “connivenza” e “complicità” evidenziando come Froome avrebbe avuto un trattamento favorevole da parte dell’UCI e del presidente Brian Cookson, il cui figlio Oli Cookson è impiegato nella stessa Sky come performance assistant.
L’UCI secondo il JDD non avrebbe seguito la corretta procedura per garantirgli l’esenzione terapeutica (TUE), come specificato dal Dottor. Gerard Guillaume (medico della FdJ.com) citato come esperto, che ha dichiarato: “Le regole dicono che l’assunzione di steroidi per via orale è proibita durante la competizione e che se il ciclista versa nella condizione di essere sottoposto a questo trattamento non è evidentemente nella condizione di correre, ed ogni richiesta di TUE deve essere considerata da un gruppo di esperti“.
L’esenzione terapeutica secondo le regole della WADA deve essere considerata da un comitato che comprenda almeno 3 fisiologi, anche se le regole dell’UCI permettono a questa di far prendere la decisone ad una sola persona.
La WADA ha dichiarato che sta investigando sulla questione.
L’utilizzo contestato sarebbe avvenuto durante il Tour di Romandia. Quindi non riguarda il noto caso dell’inalatore visto in diretta tv durante il Critérium du Dauphiné.
L’UCI invece ha affidato la propria risposta in un comunicato che recita: “L’esenzione terapeutica a Christopher Froome per l’uso di glucosteroidi è stata concessa il 29 Aprile 2014 sulla base di documenti sui suoi pregressi medicali e secondo le regole dell’UCI e dell WADA. La TUE è stata concessa per un periodo limitato seguendo le procedure abituali. Il procedimento è stato completamente trasparente dato che la TUE è stata registrata come di consueto nel sistema ADAMS,ed anche la WADA ne era informata. L’UCI vuole evidenziare che secondo le regole vigenti , consistenti con i regolamenti WADA in merito ogni corridore con gli stessi sintomi di Christopher Froome avrebbe ricevuto una TUE analoga“.
L’UCI risponde anche riguardo le accuse di favoritismi:
“L’UCI vuole esprimere profondo sdegno per le speculazioni secondo le quali il suo Presidente avrebbe avuto una qualunque influenza nel garatnire la TUE. Il presidente dell’UCI e l’amministrazione dell’UCI non hanno in alcun modo alcuna influenza nelle decisioni in merito alle TUE. Le insinuazioni secondo le quali il figlio del presidente Brian Cookson, impiegato con il Team Sky, avrebbero a che fare con la concessione della TUE sono infondate e verranno prese seriamente in considerazione“.
Ricordiamo che secondo i regolamenti un corridore può usare, tra i farmaci broncodilatatori utilizzati negli inalatori, fino a 1600mg di Salbutamolo al giorno senza TUE. Anche se il regolamento precisa di “prestare attenzione alle sostanze”. Infatti nella famiglia dei Beta2 agonisti ad azione breve (come il Salbutamolo) possono essere utilizzati solo 54mg di Formoterolo al giorno senza TUE, mentre la Terbutalina ed altri medicinali della stessa famiglia richiedono la TUE indipendentemente dalla quantità.
Chris Froome, ha già dichiarato di soffrire di asma da sforzo fin da bambino, e che “è assolutamente permesso e non serve la TUE (per l’inalatore-ndr-). E’ un po’ sorprendente che se ne parli proprio ora“.