Adam Yates (UAE-Emirates) si è rivelato il protagonista di una grande prestazione nella seconda tappa di montagna della Vuelta di quest’anno e una delle più dure dell’evento, con 178,5 km e 4400mt di dislivello da percorrere tra Motril e Granada con la doppia salita dell’Alto de Hazallanas (1a categoria, 7,1 km al 9,6%).
Il 32enne britannico (UAE Team Emirates) è partito in solitaria a 58 km dall’arrivo per conquistare la vittoria con 1’40“ di vantaggio su Richard Carapaz, secondo dopo un’altra grande prestazione, e quasi 3’45” sui leader della classifica generale, Ben O’Connor (terzo) e il tre volte vincitore Primoz Roglic. Per il britannico si tratta della seconda vittoria di tappa in un Grande Giro, dopo la prima al Tour de France 2023 tra Bilbao e Bilbao. Una prestazione che lo vede salire al 7° posto in classifica generale, a 5’30” da O’Connor.
Roglic oggi ha lamentato mal di schiena: “Mi fa male la schiena. Faceva ancora caldo è stata davvero dura. Ma vedremo come andrà. Ho sofferto. La tappa era molto difficile, ma per fortuna è finita e domani avremo una giornata di riposo”.
Sfortuna per Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious), costretto al ritiro come il compagno di squadra Kleppinger, si attendono le motivazioni. Ritiro anche per Josh Tarling (Ineos) a causa di una caduta.
Ma sai, finché non capita un fattaccio non si farà mai nulla. Il limite tra le grandi imprese e le tragedie è sempre sottile, bravo è stato Tiberi a fermarsi, ma se uno con un pensiero celodurista provava a tenere di più, poteva anche finire male. Lui si è giocato uno dei più grandi risultati della carriera. Forse, dico forse, la vuelta potrebbe svolgersi un paio di settimane dopo.